Vitti: «Cinema passione mia. Lo dimostro in tv» di Simonetta Robiony

Vitti: «Cinema passione mia. Lo dimostro in tv» Incontro con l'attrice, che ha ideato e realizzato il programma in onda il venerdì su Raiuno dal 22 marzo Vitti: «Cinema passione mia. Lo dimostro in tv» Dice: «E' una trasmissione in diretta, anomala: né di rievocazione personale, né di nostalgia collettiva» - Con lei SO ragazzi appena usciti dall'Accademia ROMA — Al cinema Monica Vitti ha deciso di dedicare il suo primo programma immaginato, girato e realizzato fer la televisione italiana, asslone mia, pe£ mprfÈmw raccontare tutto quello che In venticinque anni di lavoro 1) cinema le ha dato e lei ha tentato di restituirgli. La faccia stanca, gli occhi chiari, più chiari senza un filo di trucco, ma teneri, pieni di tenerezza, Monica Vitti racconta: «Abbiamo girato per tre notti di seguito: in piazza di Spagna, all'Eur, alla Fontana di Trevi, quella che tara la sigla del programma: quattordici ore, dal tramonto fino alle otto del mattino, per aspettare che le luci della città fossero spente e sulla pellicola si potesse riprodurre l'effetto dell'alba. E' strano: com'è diversa una platea quando diventa un set». •Divisa dalla folla da quel filo invisibile che è lo stare in meteo alla troupe — continua la Vitti — ho scoperto una Roma che non conoscevo. Davanti alla Fontana di Trevi c'è stato come un gioco di specchi. Da un lato noi: i giocolieri, il mangiafuoco, l'uomo coi trampoli, le ballerine; .claìl'sUroJoro. la gente in maWiafa^jpr carnevale: suore, pagliacci, fantasmi, sceicchi. a scrutarci e fingere insieme la magia dello spettacolo: Pensato da Monica Vitti, dal suo compagno Roberto Russo all'inizio di quest'estate, lei interprete e lui regista; offerto alla prima rete di Emanuele Milano come programma specificamente televisivo; scritto con l'aiuto della coppia Bernardi e Benvenuto In stile cinematografico Passione mia ha avuto un lunghissimo tempo di preparazione: trafile burocratiche, intoppi di corridoio, ostacoli amministrativi e poi attese, rinvìi imprevisti, difficoltà. Ovvio. Passione mia è un programma anomalo: né di rievocazione personale né di nostalgia collettiva. 'Potevo fare — spiega Monica Vitti — uno dei tanti special che pure la televisione produce, desti¬ nato a ripercorrere le tappe della mia carriera di attrice: uno spezzone dietro l'altro, una inquadratura dietro l'altra un KrsqnmioifidieJro l'altro. ÓpfifUk,jfoiei>o Jm una rubrica giornalistica: interviste ai grondinomi del cinema, opinioni, pareri, ricordi, commozioni». Monica Vitti, invece, ha scelto di fare un programma In diretta un'ora tutti 1 venerdì, immediatamente dopo il telegiornale e immediata.wnt^prjma deJj'Uro. a.paj-Mcflcdal.Wdi.nHwso. Con.lei* fare spottacolo,• ballare, cantare, recitare,- mimare, cinquanta ragazzi,, gli. alunni che ha incontrato nel, suol anni di insegnamento all'Accademia Silvio D'Amico e al Centro sperimentale di cinematografia. Dice: 'Quando io sono uscita dall'Accademia ho trovato ad aiutarmi il mio maestro Sergio Tofano: in un anno, con la sua compagnia, mi ha fatto fare Brecht, Molière, Machiavelli e per finire un suo testo comico. Ma loro, questi ragazzi, chi lianno a dargli una mano? Nessuno. E la paura di uscire dalla scuola, di dover affrontare il mondo del lavorò, Hit doversi misurare con le denteimi diventa sulle loro facce il terrore di crescere». i{ Non è per generosità, però, che Monica Vitti ha deciso di tentare la realizzazione di un programma tanto inconsueto per un'attrice di cinema: è per bisogno di fare cose che riescano a comunicarle emo- scenegina4ure.'-ho dovuto sedermi a tavolino, mettermi a scrivere e imparare. Non avevo mai fatto televisione in diretta: ho voluto immaginare una situazione dove fossi costretta a farlo. Non avevo mai inciso una canzone: ho imparato a memoria Io cerco la Titilla e sono andata a registrarla per farne la sigla del programma e un disco». Un cilindro col pennacchio, una giacchetta di velluto striminzita, una gonnella con lo spacco. Monica Vitti nel panni di una guitta di provincia, recita, nella sigla registrata di Passione mia 11 suo amore inesauribile per il cinema: «Venghino ssiori vanghino, non c'è trucco non c'è inganno: questo è l'unico apparecchio al mondo capace di riprodurre gesti e parole, l'unica scoperta del progresso al servizio della vostra fantasia». Simonetta Robiony Monica Vitti su Raiuno

Luoghi citati: Roma, Trevi