Sodoma e Camorra di Stefano Reggiani

Sodoma e Camorra Fantacronache di Stefano Reggiani Sodoma e Camorra Venerdì 15, un incubo di Scaifaro. — L'altro giorno il ministro dell'Interno Scaifaro, così gentile anche nelle situazioni di emergenza, ha ricevuto la visita di un mago. cSiamo a Carnevale — ha pensato il ministro —, Ho anch'io una lingua di donna e alcune stelle filanti nel cassetto per il gran ballo della polizia:/. Poi ha proseguito a voce alta: «S'accomodi, dia il cappello a cono all'usciere». Mago: <* Vorrei venire subito al dunque. Qui c'è una noce magica, lei può lanciarla in alto, a nome del governo, e vedrà esaudita la sua scelta». Scaifaro: (Rapido sistema. Ma la scelta tra che cosa?». Mago: cTra Sodoma e Camorra». Scaifaro: «Tra vizio e crimine. E' un vecchio gioco di parole». Mago: « E adesso la scelta è reale. Mettiamo che lei scelga Sodoma: sparirà la Camorra, ma i cittadini resteranno sempre in rischio di essere sodomizzati dal governo. Lei mi capisce, in senso politico, secondo un'espressione rude, ma efficace». Scaifaro: ('Purtroppo, è una metafora corrente. Ma se scelgo Camorra? Non sarà sempre una, diciamo, sconfìtta per i cittadini?». Mago: ci cittadini non sentiranno nulla, una cosa indolore, gli sembrerà che niente sia cambiato, in apparenza tutto andrà come prima, uguale». Scaifaro: «Mi ci lasci pensare fino in Quaresima. Ne parlerò con Craxi». (I tempi stringono. Voi, cosa credeic che abbia scelto? Scommettiamo?). Sabato 16, Mucdoli. — E' vero, Muccioli non è simpatico, con quell'aria da droghiere prepotente e la convinzione- di essere sempre nel giusto, ma la maggioranza della gente, che s'è indignata contro la sentenza di condanna al fondatore di San Patrignano, lo ha eletto uomo di fiducia. In un Paese che ha buttato anche l'intossicazione da droga sul piano dei principi (se uno vuole drogarsi, impedirglielo non è una violenza?) l'apparizione di Muccioli se rivelata agli indecisi, ai pavidi, ai dubbiosi come salvatrice, una liberazione. Ma come? Bastavano due schiaffi e una notte sottochiave per salvare quelli che parevano perduti? Domenica 17, riva Salieri. ■— Una lezione di prontezza e duttilità ci viene dai cittadini di Legnago nel Basso Veronese. Mentre tutti i mozartiani si mostrano perplessi per come Forman ha trattato il loro genio in Amadeus (incontentabili) i legnaghesi esultano per il rilievo dato a Salieri. Non importa, dicono, che Salieri faccia la figura di un perfido invidioso e quasi omicida, il film è l'occasione giusta per riabili- ' tarlo almeno in patria. A Salieri (nato a Legnago nel 1750) è dedicato un programma densissimo di celebrazioni ed esecuzioni musicali. Tutta la pagina di cronaca legnaghese del quotidiano L'Arena è giustamente occupata dalla riscoperta collettiva di Salieri, con questa sfida sottintesa: «Vuoi vedere che era un genio, anche lui?». Lunedi 18, la discussione degli scrittori. — E' inutile, bisogna scegliere: o l'Accademia o l'Unione degli scrittori, o il modello che piacque al fascismo o l'istituzione che piace ai sovietici. Sennò, ci troveremo sempre al punto che un anziano scrittore, sia Bocchelli sia la Morante, non avrà i denari sufficienti a pagarsi la degenza in clinica per gli ultimi, più lunghi acciacchi. In Italia possono magari concederti la gloria, ma non l'assistenza malattie, se non sei iscritto a una corporazione. Martedì 19, Rambaldi. — Anche gli organizzatori dell'annuale convegno sull'immagine elettronica di Bologna hanno decretato un premio a Rambaldi, il grande costruttore italiano di mostri per il cinema internazionale. Non è solo un gesto di gratitudine per un emiliano che s'è fatto onore, è una indicazione di prospettive: il cinema potrà abbandonare l'uso della pellicola c della sala pubblica, ma non potrà mai fare a meno dei mostri. 1 tempi saranno sempre più propizi e di una nuova attrice si dirà: «Bruttissima, sembra un autentico Rambaldi». Mercoledì 20, i giornali di Biàgi. — Nella sua trasmissione della notte Enzo Biagi legge in tv le prime pagine dei giornali dell'indomani. Si vedono articoli vuoti, titoli bianchi, colonne nude. Per forza, sono pagine ancora in fattura, ma ogni volta per i più distratti e meno giovani è un sobbalzo: «Oddio, la censura è tornata». E ci si aspetta che Biagi, ultimo a cedere, interroghi sul video un signore dallo sguardo aggrondato: «Generale, vuol dirci il perché dello stato d'assedio? É dove avete portalo Spadolini?». Giovedì 21, i giornali di sempre. — Diceva Stanislaw Lec, grande autore di aforismi: «La finestra sul mondo può essere coperta anche con un giornale». E viceversa, speriamo. m %

Luoghi citati: Bologna, Italia, Legnago