Armistizio tra Potetti e il pei sul diritto a parlare di Roma

Armistizio tra Potetti e il pei sul diritto a parlare di Roma Il Vicariato: «Cessiamo la polemica». L'Unità: «Dialoghiamo» Armistizio tra Potetti e il pei sul diritto a parlare di Roma Il segnale distensivo è venuto dalla diocesi della capitale - Un corsivo del quotidiano comunista prende atto del nuovo atteggiamento - Il contrasto durava dal primo febbraio ROMA — Armistizio fra 11 card. Potetti, vicario di Giovanni Paolo II per la diocesi di Roma, e i comunisti cittadini, dopo gli scontri polemici del giorni scorsi. Armistizio: ma con le armi al piede, pronti a riprendere, da una parte e dall'altra, un confronto sul problemi della capitale in termini certo meno distesi che in passato. Il primo segnale di «cessate il fuoco» è venuto dal Vicariato. In un comunicato, diffuso dalle agenzie nel primo pomeriggio di ieri e intitolato «A modo di conclusione provvisoria'. Potetti sostiene due punti. Primo: non è sua competenza, né convenienza, entrare o lasciarsi trascinare in polemiche di partito con l'Uniti. Secondo: ritiene suo diritto condividere attese, successi e sofferenze della sua città, parlandone nelle op¬ portune sedi e'collaborando per la loro migliore soluzione. Il comunicato si chiude ribadendo, per essere certi di essere capiti, 1 due concetti: il cardinale «mantiene la sua parola, non intende continuare ora in una polemica inutile, che rischia di diventare solo strumentale. Su problemi vivi, veri e scottanti della città, evidenziati anche dalle recenti note di stampa, si riserva di intervenire quando e nel modo che riterrà opportuno, come precisamente si conviene a persona Ubera, rispettosa della verità, che non intende lasciarsi strumentalizzare.. L'Unità, grande protagonista dello scontro con il Vicariato, lancia subito dopo il segnale di «ricevuto». In un corsivo di Enzo Roggi si parla del diritto di Poletti di condividere attese, successi e sof- ferenze della sua città. .Questo diritto, da nessuno contestato, è stato esercitato nell'ultimo decennio in modo che abbiamo sempre ritenuto non solo legittimo, ma anche positivo ed equanime. La polemica di questi giorni — sottolinea però 11 quotidiano comunista — ha investito altro, e precisamente parole da lui pronunciate, che obiettivamente contraddicevano quell'atteggiamento.. Se invece si vuole parlare dei problemi di Roma senza strumentalizzazioni — è questa In sintesi la conclusione del corsivo — slamo pronti a dialogare. Il primo sasso di quella che doveva diventare una lunga polemica — con accuse, controaccuse, editoriali e comunicati — è stato un discorso del card. Poletti nell'incontro con 1 religiosi di Roma, svoltosi 11 1° febbraio scorso. In quell'occasione, 11 vicario del Papa — che è 11 vescovo di Roma — avrebbe criticato la giunta di sinistra e avrebbe affermato che «un allineamento al partito di chiara ispirazione cristiana è la nostra unica speranza.. In quest'esortazione — se l'ha fatta — Poletti non è solo: la Conferenza episcopale italiana, sia pure in maniera sfumata, si è- espressa a favore dello scudocroclato per le elezioni amministrative del 12 maggio prossimo; e qua e là in Italia — in particolare l'arcivescovo di Bari e 1 presuli dell'EmiliaRomagna — hanno ripetuto, accentuandolo, l'invito. La paura del «sorpasso» ha un suo peso, in questi interventi; e lo stesso Poletti, nel '76, prima che a Roma vincessero le sinistre, si era appellato al fedeli perché la città sacra non cadesse in mani atee. Il discorso al religiosi è passato inosservato, fino a quando, con quasi due settimane di ritardo, un'agenzia di stampa ne ha rivelato i contenuti. Il 15 febbraio l'Unità titolava in prima pagina: «/I cardinale Poletti ai parroci: £a$£ votare dj& *«bft$t|| il giorno seguente, non negava 1 contenuti del discorso, ma rivendicava 11 diritto di Interessarsi alle vicende del Paese, anche sotto elezioni. La polemica a quel punto acquistava ritmi febbrili e toni pesanti. A margine, ma non senza una sua influenza sul clima generale, usciva la notizia di un Incontro, a gennaio, fra il Papa e De Mita, per decidere — insinuavano 1 giornali di sinistra — il nuovo sindacò de di Roma. Con grande soddisfazione di coloro che auspicano un legame più stretto fra Chiesa e democrazia cristiana. Marco Tosattl

Persone citate: De Mita, Enzo Roggi, Giovanni Paolo Ii, Poletti