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In una lettera a Peritai spiegati tatti gli «equivoci» sai V*Pay Chiusa la polemica: il Presidente andrà a Strasburgo tra il 10 e il 14 giugno In una lettera a Peritai spiegati tatti gli «equivoci» sai V*Pay n messaggio personale di Pflimlin è stato consegnato da Andreotti - «La sua visita è quella che ha la priorità per noi» - La fine della guerra sarà ricordata T8 maggio in una riunione a porte chiuse ROMA — Il caso Pertinl-Europarlamento, nato dall'equivoco delle celebrazioni del «V-Day», condito da «gaffes. diplomatiche e ingigantito da mancate cautele, si è avviato verso la soluzione. Pettini andrà a Strasburgo in giugno, un mese dopo le celebrazioni dell'8 maggio per i 40 anni dell'Europa Ubera e la fine della seconda guerra mondiale. 81 recherà nel capoluogo alsaziano durante la sessione del lavori tra li 10 e 11 14 giugno, in una data da concordare con la presidenza del Parlamento. Ad annunciarlo è stato Ieri un comunicato del Quirinale. Una nota di poche righe diffusa al termine dell'incontro tra Pertinl e Andreotti. Oltre mezz'ora di colloquio che è servita a dissipare in buona parte i malintesi sorti nel giorni scorsi. Andreotti, che ha consegnato al Capo dello Stato un messaggio personale di Pierre Pflimlin, ha riferito a Pertinl quanto aveva appreso, lunedi scorso a Bruxelles, dal presidente dell'Assemblea europea e ha ribadito quanto aveva dichiarato nella capitale belga. Le fragorose polemiche innescate sulla presenza di Beagan e Pertinl alle celebrazioni della vittoria alleata sono state provocate da errori e soprattutto dalia mancanza di tatto che chiamano in causa la diplomazia americana, per non aver avvertito tempestivamente Roma della richiesta di Reagan di celebrare il «V-Day» davanti al Parlamento Cee. Tirano In ballo lo stesso Pflimlin il quale, preso in contropiede dalla proposta americana, ha scavalcato 1 canali diplomatici parlando direttamente al te¬ lefono con Pertinl, e lo stesso partito socialista tedesco che aveva sollecitato a suo tempo l'intervento di Pertinl senza consultarsi con gli altri gruppi del Parlamento. A Strasburgo, ha chiarito Andreotti. attribuiscono una grande importanza alla visita di un europeista convinto come Pertinl. -La sua visita — ha detto Pflimlin — è quella che ha la priorità per noU. Nella crisi dell'Europa comunitaria e durante il semestre di presidenza italiana, la presenza di Pertinl in giugno a Strasburgo assume un significato particolare, soprattut* to alla vigilia del Consiglio europeo di Milano che dovrebbe rilanciare, con la successiva Conferenza intergovernativa, il «progetto Spinelli». Per chiarire l'equivoco che ha provocato il caso è stata introdotta, secondo le assicurazioni di Pflimlin, una distinzione formale tra l'intervento di Reagan e la celebrazione del «V-Day- da parte dell'assemblea. L'Europarlamento commemorerà la fine della seconda guerra mondiale i'8 maggio, all'inizio di una seduta a porte chiuse, senza la partecipazione del presidente americano che invece parlerà o prima o dopo. E" quanto è trapelato da Strasburgo, dove l'argomento verrà discusso 11 25 febbraio dall'ufficio di presidenza del Parlamento. E non è escluso che lunedi prossimo venga anche sciolto l'interrogativo sulla data della visita di Pertinl, che verrà definitivamente stabilita di comune accordo tra il Quirinale e l'ufficio di presidenza. Del futuro dell'Europa e di quanto la Comunità può of¬ frire ai Paesi meridionali del vecchio continente si « parlato Ieri durante 1 lavori della presidenza del gruppo socialista del Parlamento europeo. Un «confronto» col governo italiano, durante 11 quale Carlo Ripa di Meana ha sottolineato 11 rischio che il semestre Italiano .s'impantani tra le difficoltà dell'allargamento a 12 della Cee e il varo del programmi integrati mediterranei'. Questa minaccia, se non verrà sventata dalla maratona dei ministri degli Esteri del 17-20 marzo, ha concluso Ripa di Meana, 'potrebbe compromettere il calendario della Conferenza intergovernativa prevista dal vertice di giugno. Naufragherebbero COSÌ le ambizioni Istituzionali, alle quali sono affidate le speranze di un rilancio dell'Europa-. Giuseppe Fedi