Ora il giudice Palermo promette «Continuerò a cercare la verità» di Antonio Di Rosa

Ora il giudice Palermo promette «Continuerò a cercare la verità» Da Trento trasferito a Trapani nell'ufficio che fu di Ciaccio Montalto Ora il giudice Palermo promette «Continuerò a cercare la verità» «Mi spiace di non essere riuscito ad andare a fondo nell'inchiesta sulle armi e la droga» - «Punti in comune con la mafia» TRAPANI — E' quasi una sfida. Da Trento, dove ha indagato sul traffico di armi e droga, a Trapani dove indagherà sugli affari della mafia. E proprio nella Procura In cui un giudice (Giaccio Montalto) è stato ucciso dal killer mafiosi e un altro (Antonio Costa) è stato arrestato per collusione con alcuni boss. Carlo Palermo, 37 anni, origine Irpina, da tre giorni si è Insediato negli uffici del palazzo di giustizia di Trapani nella nuova veste di sostituto procuratore (era giudice Istruttore). Ma perché a Trapani? E perché ha scelto un ruolo diverso? Qualcuno dice che Palermo ha voluto indossare 1 panni del sostituto per capire come si lavora In quell'ufficio che, più volte (In sedi differenti), ha contrastato la sua inchiesta sulla vendita di armi e di stupefacenti. Lui non si sofferma mille motivazioni. Ma a Trapani ricomincia 11 suo viaggio nell'arcipelago della giustizia. .Cercherò di lavorare col massimo impegno, ci ha detto prima di partire verso la nuova destinazione. Ho chiesto il trasferimento quando ho capito che dovevo assumermi in prima persona ogni responsabilità, quando la solidarietà espressa dai miei colleghi poteva provocare conseguenze sfavorevoli anche per loro». E tre mesi fa, davanti alla •rosa» di uffici giudiziari disponibili, il magistrato optò per Trapani. «Se avessi puntato su altre città, potevo finire nel settore civile o in tribunale, ci ha spiegato Palermo. Invece io desidero continuare nella ricerca della verità: La scelta di Trapani ha una sua logica: quasi un filo sottile che unisce il vecchio col nuovo impegno. «Ho conosciuto il collega Ciaccio Montalto durante la mia inchiesta, ci ha ricordato Palermo. Abbiamo avuto due occasioni processuali per scambiarci una serie di informaeionl. Non posso dire di essere diventato un suo amico ma avevamo stabilito ottimi rapporti. Poi la mafia lo fece uccidere. Questo episodio mi ha rattristato moltissimo: Il magistrato si rende conto che Trapani è un'area difficile. II caso Costa ha sconvolto il Palazzo di giustizia. Le gravi accuse contestate al sostituto procuratore e 11 suo arresto hanno lasciato il segno. Ma la prospettiva non ha Intimorito Palermo. .E' importante non essere considerato un intruso o un estraneo, ci ha detto 11 giudice. Spero che i miei colleglli vincano tutte le prevenzioni. In linea di principio non è negativo questo interscambio Nord-Sud: Certo, questo trasferimento al Sud non è avvenuto senza strascichi. La polemica con 11 presidente del Consiglio Craxi, la denuncia degli avvocati arrestati durante l'inchiesta sulle armi, 11 recente rinvio a giudizio dello stesso giudice per Interesse privato in atti di ufficio, hanno lasciato il segno. Amarezze? mUna: non essere riuscito a concludere l'indagine cosi come si attendeva la gente, ci ha detto Palermo. Non sono riuscito ad andare fino in fondo: speriamo che l'inchiesta sia proseguita da altri». Rifarebbe tutto quello che ha fatto? Non ritiene di aver commesso qualche errore? •Errori? No, non mi pento di nulla. Credo di aver agito nell'interesse della collettività. Ami, rifarei tutto ciò che ho fatto ma con maggiore impegno». Il giudice non ha dimenticato 1 gesti di solidarietà da parte della gente né quelli del colleglli franche se tardivi»). Né lo spaventa 11 nuovo impegno. Alle minacce ormai è abituato (.anche se le misure di sicurezza si erano progressivamente affievolite»). Trapani è una tappa Importante. «La solitudine del giudice non ha confini o aree ben definite. Dipende dal tipo di rapporto che s'instaura con l'ambiente in cui si lavora. La Sicilia non può essere peggiore o migliore di altre zone del Paese». Da quando è arrivato In Sicilia, Carlo Palermo rifiuta contatti con chiunque. Non parla. Lavora con Impegno per svolgere in modo adeguato il nuovo incarico. Dicono che abbia già cominciato a Indagare su questioni delicate. In poche parole: 11 neosostituto non vuole perdere tempo. Prima di lasciare Trento (la moglie e le due figlie rimarranno li, almeno in questa prima fase) Palermo ha detto con, chiarezza che andava a Trapani .per coerenza con l'impegno assunto a Trento. Tra le armi e la mafia ci sono tanti punti in comune». Antonio DI Rosa Il giudice Carlo Palermo

Persone citate: Antonio Costa, Carlo Palermo, Ciaccio Montalto, Montalto