Il Volitano può eseguire lavori abusivi sui palazzi assegnali dal Concordato

Il Volitano può eseguire lavori abusivi sui palazzi assegnali dal Concordato L'Alta Corte: il giudice italiano non ha competenza su edifici extràterjrijtqriali Il Volitano può eseguire lavori abusivi sui palazzi assegnali dal Concordato ROMA — La magistratura italiana non può bloccare 1 lavori edilizi abusivi negli edifici appartenenti alla Santa Sede che godono del beneficio della extraterritorialità In base al Patti Lateranensl. E' la diretta conseguenza della decisione con cui la Corte Costituzionale ha respinto un'eccezione sollevata otto anni fa dal- pretore di Roma. Sotto accusa era una sopraelevazione sul tetto dello storico palazzo di Propaganda Fide a piazza di Spagnarealizzato dal Bernini e dal BorromlnL I vigili urbani se-' gnalarono l'abuso al pretore Albamente, ma il magistrato, trovandosi nell'Impossibilità di intervenire poiché l'edificio godeva della extraterritorialità, Inviò gli atti all'Alta Corte. Motivo: la presunta Illegittimità della legge del 27 maggio 1929, relativamente alla facoltà concessa al Vaticano di dare agli immobili • l'assetto che creda senza autorizzazione o consensi da parte di autorità governative Secondo il giudice romano la facoltà concessa alla Santa Sede di compiere interventi edilizi di qualsiasi entità e natura senza autorizzazioni, controlli e consensi dell'autorità amministrativa Italiana violerebbe quattro articoli della Costituzione e costituirebbe un •pregiudizio irreversibile per il patrimonio ambientale, culturale, sociale, economico e politico del Paese». Tale facoltà consentirebbe inoltre una disparità di trattamento penale nel confronti degli esecutori materiali dell'abuso (progettista e direttore dei lavori) che sul suolo Italiano possono essere perseguiti mentre in un fabbricato extraterrltorlale godrebbero Invece dell'impunità. Per di più 11 Comune sarebbe costretto a subire le conseguenze soclourbanlstiche della trasformazione o ampliamento di un edificio senza avere la possibilità di Intervenire In alcun modo. L'Avvocatola generale dello Stato, costituitasi per conto della presidenza del Consiglio, aveva sostenuto che l'eccezione del pretore doveva essere respinta perché la Santa Sede sarebbe comunque tenuta ad osservare tutte le prescrizioni che •disciplinano concretamente l'attività edilizia: La Corte Costituzionale ha Invece dichiarato la •manifesta infondatezza della questione di legittimità» solleva¬ ta dal pretore di Roma. Motivo: la valutazione di costituzionalità dei Patti Lateranensl è limitata alla loro conformità o meno al «prin-J clpi supremi» dell'ordinamento fra 1 quali non rientrano 1 parametri Invocati dal giudice Albamonte, (eguaglianza, tutela dell'ambiente, normativa sugli enti locali). Mentre il privilegio di extraterritorialità previsto nel Trattato tra la Santa Sede e l'Italia «non offende di per sé il patrimonio storico e artistico della Nazione». Si ricorda che in base alla legge del 1929 godono del beneficio della extraterritorialità: a Roma le basiliche di San Giovanni in Laterano, di Santa Maria Maggiore e di San Paolo con gli edifici annessi; 11 palazzo di San Callisto presso Santa Maria in Trastevere*; gli immobili siti nel lato nord dell Colle Glanicolense appartenenti alla Sacra Congregazione di Propaganda Fide e ad altri Istituti ecclesiastici e prospicienti verso 1 palazzi vaticani'; 1 palazzi della Cancelleria, di Propaganda Fide a piazza di Spagna, del Sant'Uffizio, della Congregazione per la Chiesa Orientale e del Vicariato; l'immobile adibito a sede del Pontificio Seminarlo Romano minore in via Aurelia; e il palazzo pontificio e la villa Barberini a Castelgandolfo con fabbricati e terreni annessi. Il palazzo della Datarla che godeva anch'esso della extraterritorialità è invece tornato italiano una decina d'anni la quando fu acquistato dall'agenzia di stampa Ansa. n Pierluigi Franz

Persone citate: Albamonte, Barberini, Bernini, Pierluigi Franz

Luoghi citati: Italia, Roma, San Paolo