Muccioli: «Lamia violenza? Chi ne parla fa demagogia» di Ruggero Conteduca

Muccioli: «Lamia violenza? Chi ne parla fa demagogia» Il capo di San Patrignano ad un convegno sulla droga a Roma Muccioli: «Lamia violenza? Chi ne parla fa demagogia» «Il tossicodipendente da solo non ce la farà mai: bisogna aiutarlo nella volontà» La tutela del lavoratore che si droga: «Licenziarlo non serve» - Gli altri interventi ROMA — «Se un operalo, un lavoratore si trova in difficoltà non demoralizziamolo. Cerchiamo di aiutarlo. Non emarginiamolo, né tanto meno pensiamo a licenziarlo. Altrimenti la nostra non sarà più una società, ma una giungla»: l'Intervento piti atteso, senza dubbio, era 11 suo e ieri mattina al convegno organizzato dal sindacati degli istituti di previdenza sulla tutela del tossicodipendente nel pubblico impiego, lui, Vincenzo Muccioli, non è voluto mancare. E' ripartito subito dopo, nella stessa mattinata, per tornare a San Patrignano ad accogliere il ministro della Sanità Degan, in visita alla comunità. E motivi polemici per tornare sulla sentenza di condanna a Muccioli non sono certo mancati. »Non sono un dotto — ha esordito — né un uomo di scienza. Ma solo un uomo che vede i problemi dei suol simili. Non c'è peggtor cieco di chi non vuole vedere, per cui mi domando: si vuole davvero stroncare la piaga della droga o si preferisce invece sfruttare la situazione creata dall'annullamento di tante personalità? Un tosstco- dipendente, si sa, non scenderà mal in piazza, non rivendicherà mai un posto di lavoro. E cosi un po' per volta si finisce per uccidere la società perché ogni tossicodipendente è come una cellula che si distaccò di volta in volta da, essa». « Quando si parla di violenza — ha aggiunto poi, facendo riferimento più esplicito all'accusa che gli è stata rivolta durante 11 processo e per la quale è stato condannato — si fa della demagogia, se non si conosce il problema. Si bara. Tutti blaterano di lotta alla droga. Ma come? Certamente non leggendo sui libri ma avvicinando le persone che ne sono afflitte. Il tossicodipendente va aiutato nella volontà. Non riuscirà mai da solo ad uscire dal tunnel. E' inutile nasconderselo». •Bisogna dunque prevenire — ha osservato — e preven- zlone è anche informazione. Non possiamo rimanere un,, gregge belante». La seconda parte del suo intervento Muccioli l'ha cen-" trata più sull'oggetto del con-' vegno. organizzato dai sindacati dopo che un dipendente' degli istituti di previdenza/; un commesso di trent'annj^ con due figli, separato dalla moglie, era stato licenziato nel dicembre scorso con la.' motivazione tscarso rendi-' mento» quando tutti sapeva-»;, no che era un tossicodipen-,; dente. Di qui la mobilitazione e la volontà di affrontare l'argomento alla presenza di studiosi ed esperti. Con Muccioli, al tavolo del-, la presidenza, sledevano il dottor Alberto Bucci, presi-., dente di una sezione del tri-.] bunale di Roma specializzata ' nelle tossicodipendenze, liprofessor Luigi Cancrini, docente universitario e consi-■ gliere regionale del pel, 11 dot-'tor Giuseppe Meco, ricerca-,, tore del dipartimento di neu-, ro-sclenze. Per 11 sindacato (Cgil-CisKUll e autonomi) ha preso là ' parola Salina, della Clsl, che" In chiusura ha un po' riassunto le posizioni emerse dal dibattito confermando la vo-. lontà delle organizzazioni del lavoratori di continuare ad assistere lo sfortunato colle- •ga. Salina, che ha annuncia- ' to un ricorso al Tar per il ' reintegro del commesso tossi- : codipendente (11 primo nella:, storia del pubblico impiego),., ha concluso auspicando che.. In futuro non ci siano «più li- . cenziamenti per legge, ma'1 aiuto per legge e per amore à'" chi soffre». ...j Ruggero Conteduca .

Persone citate: Alberto Bucci, Degan, Giuseppe Meco, Luigi Cancrini, Muccioli, Vincenzo Muccioli

Luoghi citati: Roma