Secca risposta di La Malfa a Crani «E' lui che deve cambiar mestiere» di Luca Giurato

Secca risposta di La Malfa a Crani «E' lui che deve cambiar mestiere» Repubblicani e democristiani replicano alle dichiarazioni del presidente Secca risposta di La Malfa a Crani «E' lui che deve cambiar mestiere» La «Voce»: «E' un attacco che colpisce i repubblicani ma anche i socialisti» - Critiche anche dai de Rognoni e Cabras ROMA — Spadolini e La Malfa hanno subito risposto agli attacchi di Craxi, ed anche dalla de con Rognoni e Cabras, sono partite ieri dure critiche al presidente del Consiglio. A pochi giorni dal «vertice» dove ci si è sforzati di trovare un accordo che dovrebbe far approvare in Parlamento ben 7 decreti in solo 20-25 sedute, i rapporti nella maggioranza sono di nuovo tesi. Al pri, però, è stato ieri deciso che Craxi, con 11 discorso di domenica a Milano, aveva esagerato e si è subito deciso di rispondere per le rime. Il presidente del Consiglio aveva detto che «settori ed esponenti di partiti della maggioranza hanno condotto una opposizione chi silenziosa chi parlata nei confronti del governo, agendo indisturbati contro le regole e lo spirito della coalizione-. Per Craxi, questi «settori» sono tra i repubblicani e tra i de del gruppo parlamentare. Per rendere più chiare ed incisive le critiche in particolare verso 11 pri, Craxi ha sfoderato la sua cultura cinematografica e, parafrasando il titolo di un vecchio film di Pier Paolo Pasolini, ha definito .uccellacci e uccellini del malaugurio' quel repubblicani che continuano ad affermare che le cose, In economia, vanno male anziché bene. Secondo Craxi, chi avrebbe sbagliato tutto è La Malfa, che sarebbe stato me gllo «licenziare* dal Bilancio quando ricopriva quell'importante incarico. -L'attacco del presidente del Consiglio all'ex ministro del Bilancio La Malfa è del tutto inaccettabile e inammissibile: e nello stile e nella sostanza — ha scritto il segretario repubblicano Spadolini sulla Voce —. E' un attacco che colpisce i repubblicani ed anche i socialisti. Perché di quel governo facevano parte ben sette -ministri sociaUr sti, e uno in una posizione chiave nella guida economica del Paese. Che l'obbiettivo dell'on. Craxi sia quello di fare terra bruciata?: Per Spadolini, «ci vuole quindi una dose di cattivo gusto, assolutamente fuori dalla norma, per contrapporre, quale sbagliato argomento di aggressione polemico,-il periodo attuale — che vede centomila miliardi di deficit — a periodi in cui, con un tasso di inflazione più aito, il deficit stesso si aggirava intorno a 65-70 mila miliardi: All'Invito di cambiar mestiere rivoltogli dal presidente del Consiglio, La Malfa risponde: «Questo sarebbe il momento di mostrare, avendoli, calma e stile. Date queste circostanze, l'invito a cambiare mestiere mi sembra abbia un ovvio destinatario». Per 11 vicesegretario del pri e presidente della commissione Esteri della Camera, se qualcuno merita il licenziamento è Craxi e non lui: mComprenr do che, per chi ha proclamato a destra e a manca di aver risanato il Paese, il momento non sia dei più sereni, dovendo registrare un record di disavanzo commerciale con l'estero, dovendo ammettere di non essere capace di controllare il deficit pubblico, dovendo affrontare conflitti istituzionali a ripetizione e che traggono origine da Palazzo Chigi e dal partito del presidente del Consiglio: Dalla de, un altro avversarlo «istituzionale» del presidente del Consiglio, il capogruppo alla Camera Rognoni osserva, andando Indietro nel tempo, che l'Incarico a Craxi fu «una decisione presa in fretta, sostanzialmente per ragioni difensive, risultato, comunque, di una cattiva miscela». Guardando ai fatti d'oggi, Rognoni afferma che la responsabilità delle tensioni tra potere esecutivo e legislativo è del governo, per •l'uso sempre più frequente del decreto legge, e il ricorso alla fiducia: viviamo tutti questo malessere tstttuztonale». Per un altro de, l'on. Cabras, molto vicino a De Mita, «la vite è sogno e qualche volta il presidente del Consiglio può immaginare se stesso come il cancelliere di un sistema bipartito». A tarda sera il vicesegretario del psl Martelli ha ridimensionato la polemica verso il pri e Spadolini, ma ha tenuto «calda» quella con La Malfa: «La sola cosa che era inammissibile, e che di conseguenza non è stata ammessa, era che il vicesegretario del partito repubblicano ed ex ministro del Bilancio La Malfa, insistesse in una polemica sguaiata da più di un aiuto, senza die vi fosse alcuna reazione ufficiale a cominciare da quella del suo partito». Luca Giurato

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