Le lettere della

Le lettere della Però se questa Iniziativa da una parte mi rallegra, dall'altra mi carica di polemica nel confronti del ministero della Difesa. E' Ingiusto che i singoli Comuni debbano sopperire alle disfunzioni di questo ministero al quale spetta il compito di pubblicizzare opportunamente il servizio civile e l'obiezione di coscienza, poiché anche questi sono da ritenersi diritti del cittadino e non delle concessioni discrezionali da parte dello 8tat0' Giovarmi Qhllardi Montagnana, Padova Scala, biglietti e cantanti A noi milanesi piace molto la lirica. Potevamo andare ad ascoltare le opere che venivano rappresentate alla Piccola Scala: ora questo teatro è chiuso e non se ne capisce la ragione. Forse che si vuole epurare 11 maestro Toscanlnl. visto che prima gli si dedica un teatro e poi lo si chiude? D'altra parte i cantanti che vengono alla Scala non sono un granché. Sarebbe ora di trovarne degli altri, magari •creandoli», come si fece con la Callas che poi diede lustro all'Italia In tutto il mondo. Che si aspetta a farlo? Ricordiamoci che l'Italia è sempre stata la culla del bel canto. Ma la Scala non ne propone di nuovi. Mi sembra che sia ora che il massimo tempio della lirica si muova in questa direzione. E che diminuisca il prezzo dei biglietti, perché è inaccessibile a molti di coloro che amano l'opera. Oreste Cerradotti Ludovlsi, Milano Le pensioni d'annata I mali della società sono tanti e spesso non sappiamo guarirli. Uno di essi è quello delle leggi sbagliate, perché provocano sperequazioni di trattamento. E' Il caso di quella norma che ha introdotto le «pensioni d'annata»: penso ad esemplo ad una categoria discriminata da questa legge, quella degli appartenenti alle forze di polizia, che hanno servito lo Stato per lunghi anni, con innumerevoli sacrifici. Sembra che nessuno sia capace di rimediare a quello che ritengo un errore. Rina Formiconi, Perugia Quel ricovero «proibito» II presidente dell'Ussl di Reggio Emilia, Giovanni Chierici (socialista), ha deciso di rimandare in manicomio (nel famoso Ospedale San Lazzaro, roccaforte della riforma basagliana) una donna di 73 anni, inferma di mente, che per due volte ha Incendiato la propria casa. Con questa decisione, il presidente Chierici ha violato deliberatamente la legge 180, la quale prescrive tassativamente che 1 malati, 1 quali non fossero degenti in un ospedale psichiatrico, nel momento di entrata in vigore della famigerata legge, non possano, per nessun motivo, essere nuovamente ricoverati in un ospedale neuropsichiatrico. E' ben vero che esistono presso le Ussl 1 centri di Diagnosi e Cura, organizzati come reparti ospedalieri. Infatti la signora di cui si parla fu sottoposta a frequenti ricoveri nei centri di Diagnosi e Cura, e le furono somministrati i cosiddetti trattamenti obbligatori. Ma ciò avvenne senza apprezzabili esiti, tanto è vero che l'inutilità dei provvedimenti, eseguiti secondo legge, ha indotto l'onesto presidente Chierici ad adottare il vietato internamento nell'ospedale. Lo stesso Giovanni Chierici ha dichiarato: «Mi rendo conto che ho compiuto una violazione di legge e, per questo, ho già provveduto a segnalare al competente magistrato 11 mio provvedimento. Credo che ogni persona sensibile non possa fare a meno di esprimere plauso al coraggioso presidente dell'Ussl di Reggio Emilia. Io gli manifesto tutta la mia solidarietà, come Cristiano e come Parlamentare. Ho già predisposto un'interpellanza rivolta al Presidente del Consiglio del Ministri e al Ministro della Sanità, per sapere cosa intenda fare 11 Ooverno in merito ad un parziale ripristino degli ospedale neuropslchiatrlci. Sen. Carlo Bogglo (de), Roma Le lettere della Il magistrato che parla Il franco articolo del prof. Barosio apparso su La Stampa di venerdì merita una sot- ' tollneatura nella parte in cui ci ha ricordato che troppe volte notizie giornalistiche relative ad inchieste giudiziarie denotano chiaramente la provenienza da un magistrato e. aggiungo io, vengono divulgate ancor prima che l'inquisito ne abbia conoscenza attraverso i canali giudiziari previsti dalla legge allo scopo. Siccome il magistrato non è il maffre du secret, che ha il potere di sciogliere 11 giornalista dal vincolo del segreto, ma con 11 giornalista ha il dovere di rispettare 11 segreto istruttorio, sarebbe molto opportuno, a mio avviso, che l ;. magistrati instaurassero il -costume di evitare rapporti personali con i giornalisti su questioni riguardanti le funzioni giudiziarie. . L'indispensabile informazione dell'opinione pubblica sarebbe assai meglio assolta dalla costituzione presso le grandi sedi giudiziarie di un ufficio stampa da cui tutti 1 giornalisti interessati rice- • vesserò le notizie richieste, le quali proverranno cosi da una fonte nota e individuabile, con l'assunzione di paternità da parte di chi le fornlisce, evitando gli incerti confini tra la confidenza personale e là notizia ufficiale. '. Sergio Vinciguerra Ordinarlo di diritto penale nell'Università di Genova Chi conosce l'obiezione? Con questa lettera voglio esprimere solidarietà e plauso al sindaco di Rubano, un Comune della provincia di Padova, che nel dicembre seprso si è fatto protagonista di una singolare Iniziativa. Cosciente delle gravi carenze nell'Informazione e nella pubblicizzazione sulla possibilità per 1 giovani di svolgere il servizio civile, in sostituzione di quello militare, e ritenendolo «espressione di adempimento del doveri Inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale» (art. 2 Cost.), ha pensato di risolvere 11 problema offrendo la sua disponibilità e quella degli uffici comunali per la consulenza sull'obiezione di coscienza. Egli inoltre ha in l'iato, ad ogni giovane in attesa di fare la visita di leva, una lettera contenente lnfor inazioni e dettagli sul servizio civile. Poveri odontoiatri ancora abbandonati Non si potrebbe definire diversamente l'assurda situazione nella quale si trovano i laureati in odontoiatrìa e protesi dentarla di tutta Italia che. in possesso di un diploma di laurea che attesta la loro preparazione, non possono comunque esercitare per mancanza dell'esame di Stato e dell'albo professionale. Il corso di laurea, istituito in conformità alle direttive Cee presso le facoltà mediche universitarie Italiane con D.p.r. 28 febbraio 1980. n. 135. rettificato e modificato in seguito, è caratterizzato da alcune innovazioni degne di nota: 11 numero chiuso (a Torino gli studenti sono 40 per anno), l'Iscrizione subordinata al superamento di un concorso di ammissione, l'obbligo della frequenza (i corsi d'insegnamento da seguire sono in totale 29) e. quel che più conta, il tirocinio pratico legalmente autorizzato, che consente di espletare le esercitazioni cliniche sotto il controllo e le direttive del personale docente (legge del 20-31984 n. 47). A tutt'oggi però 1 dottori in odontoiatrìa non possono essere abilitati alla professione per i motivi suddetti. Alla Camera dei deputati 11 problema è noto: in data 15 giugno '84 è stato presentato dal ministro della Sanità Degan, un disegno di legge relativo alla Istituzione della professione sanitaria di odontoiatria. Purtroppo questo disegno di legge langue ormai da molti mesi nella Commissione parlamentare e 1 tempi di approvazione sembrano essere molto lunghi. Carla Abaldo, Torino Associazione italiana studenti in odontoiatria La fermata di Santhià A partire dal 2 giugno, se si è capito bene dalle frammentarie notizie pubblicate recentemente, sulla Torlno-Ml lano entreranno In funzione 1 cosiddetti treni «intercity». A parte il nome, faranno risparmiare alcuni minuti e non da tutte le stazioni, ma costeranno piti cari. Ma non è questo che mi interessa sottolineare. E' la soppressione della fermata di Santhià. una stazione che serve una vastissima area del Piemonte (vi confluiscono infatti persone residenti nel Canavese, nel Verbano, nella Valsesia. nel Blellese). Renzo Chiassi, Verbania Ecologia a scuola Se il problema della casa è sempre di grande attualità, altrettanto dovrebbe essere quello della casa di tutti: 11 pianeta su cui viviamo. Ai primi segnali di perìcolo del degrado ambientale, non pochi sono stati coloro che si sono fatti carico di questo problema. Da almeno dieci anni, singoli cittadini o associazioni, attraverso la stampa o altri mezzi di Informazione, denunciano 11 problema. Trattandosi di un tema di vitale Importanza, ho motivo di ritenere che dovrebbe essere oggetto di insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado, anche a costo di sacrificare qualche spazio ora riservato ad altre materie. Arturo Levi, Torino In difesa del Dams Vorrei protestarle tutta la mia amarezza per il tono con cui alcuni giornali hanno tratteggiato l'immagine del Dams, durante 11 processo contro Francesco Ciancabllla per l'omicidio Alinovi. Sono iscritto al IV anno del corso di laurea in musica e non accetto che si faccia di ogni erba un fascio, accomunando in un unico destino le tre sezioni. Non conosco la situazione nel settore arte e non mi Interessa: desidero specificarle che da noi procede un Insegnamento serio e Intelligente, affidato a persone In gamba (Lorenzo Bianconi, Roberto Leydi, Franco Donatoni, Gino Stefani, Renato Di Benedetto). Non un «titolo astratto, (poiché l'inserimento finale è garantito al pari di altre fa colta con eguali rischi), né una «laurea per artisti» (non è questo che noi cerchiamo), né «avanguardie di periferia»: solo giovani (ncn »ribel li» né «Illusi') che credono nella musica. Marcello Manuali Ellera Umbra (Perugia) ; eludici che il lettore aUri bulsce alla stampa In realtà erano contenuti nell'arringa di uno dei difensori di Ciancabilla, che, per guanto ci riguarda, abbiamo riportato cosi come abbiamo riportato i fatti salienti del processo. (p.sap.) Insalaco non era commissario Ens A proposito del processo contro l'ex sindaco di Palermo. Giuseppe Insalaco, l'Ente Nazionale Sordomuti precisa: 1) l'Ente Nazionale Sordomuti è l'Associazione Italiana del minorati dell'udito e della favella, ente morale di diritto privato e nulla ha mai avuto a che fare con 11 sig. Insalaco. 2) L'ex sindaco di Palermo non ha mal ricoperto la carica di Commissario Straordinario dell'Ente Nazionale Sordomuti. 3) Il sig. Insalaco era Invece Commissario straordinario dell'Istituto Statale per Sordomuti di Palermo, dipendente dal Ministero della Pubblica Istruzione, istituto che non ha niente a che fare con l'Ens. 4) Il terreno oggetto della contestazione èra di proprietà del suddetto Istituto di Palermo. Furio Bonora Presidente dell'Ens