Ora il mondo si cambia con il rock di Furio Colombo

Ora il mondo si cambia con il rock NEGLI STATI UNITI LA MUSICA DIVENTA MILITANZA POLITICA? Ora il mondo si cambia con il rock «C'è più politica nei "video-rock" che in tutti i telegiornali» • Una straordinaria capacità di aggregazione dei giovani contro l'apartheid, il militarismo, l'establishment visto con corrosivo sarcasmo; per le insurrezioni sudamericane e i movimenti ecologici - Per l'Etiopia un disco di Geldof e Bowie ha raccolto sei milioni di dollari; sui 40 si prevede l'incasso di un concerto a Los Angeles per lo stesso scopo NEW YORK — Ce chi in questi giorni si domanda se il rock — musica e personaggi — non stia diventando movimento politico. Altri, più audacemente, stanno disegnando una nuova mappa. Su questa mappa si vede la regione del rock come una guida capace di mobilitare masse, suggerire idee, porre problemi, sventolare bandiere, creare tenitori e 'nazioni-. Accanto alla nazione musicale vi sarebbero altri militantismi, ciascuno tinto di tolleranza e di estremismo, di moderazione e di impeti. Il fatto nuovo è che una vasta regione di astensionismo giovanile, che sembrava destinata a non toccare in alcun punto gli schieramenti politici normali sembra intenzionata invece a uscire dall'esilio musicale o ecologico, a scendere verso la valle del mllltantlsmo politico. Con i «verdi» Il fenomeno 'musica» come movimento sembra tipico del mondo anglosassone, dall'Inghilterra (con la sua Immensa Influenza sulla musica di tutti i giovani) agli Stati Uniti, che plU di tutti ricevono e Ingigantiscono II modo giovane di far musica degli Inglesi e ad esso rispondono. Questo movimento fa da ponte, da tratto di congiunzione fra l 'Verdi- già politicizzati e le masse giovanili che sembrano risvegliarsi al politico, do che unisce è ti tema del pacifismo, l'atteggiamento antinucleare tn tutte le sue sfumature, dall'astensione all'aggressione, dalla non violenza a nuclei più militanti forse esposti a Influenze ancora sconosciute. Ma II movimento del rock and roll come azione politica cos'è, come funziona? Proviamo a elencare alcuni segnali che l ragazzini della I 'music television» e del mt>i- t ^ y^ffitf conoscono bene. «C'è più politica nei "video-rock" che In tutti i telegiornali», ha scritto il mese scorso la rivista Rolling Stone che, nonostante il suo titolo frivolo, ha un certo peso nell'analisi politica del fenomeni americani. Un primo messaggio viene dall'Infiltrazione Irlandese nel maggiori gruppi musicali Inglesi. E' quasi sempre *antt-brlttsh', ostile alla presenza inglese a Belfast e nell'Ulster. SI vedono bambini con l'elmetto, cariche di polizia, armi che sparano, edifici che saltano tn aria. Ci sono anche dichiarazioni, interviste. Bob Geldof, un personaggio della canzone che t più giovani conoscono bene, ne è Il portavoce. Il suo è un messaggio equilibrato e umano, più anti-violenza che antitnglese. Ma mostra che uno stendardo di indiscutibile se¬ gno politico sventola sulla terra svagata e festosa del rock and roll e che non tutto ciò che sembra vacanza lo è davvero. Un secondo messaggio, anche questo soprattutto inglese ma esaltato dal fervore che provoca nei giovanissimi americani, è anti-apartheld, antl-segregaztone, antt-Sudafrica e in generale prende posizione sul problema 'razzismo'. St esprime tn moltt modi e anche tn questo caso gli uomini del rock raramente usano la dichiarazione tradizionale. Meglio cantare. Alcuni gruppi, come II General Public, sono composti di due 'leading vocalistS', uno bianco e uno nero. E affidano la sottolineatura di questo fatto visivo al refrain, a parole chiave o a espressioni di gergo che possono sfuggire al pubblico tradizionale ma non al ragazzi, specialmente quelli di Itngua Inglese. Inoltre t 'Video clipssono il solo genere di spettacolo al mondo nel quale donne nere vengono toccate da giovani bianchi oppure ti contrarlo. Pensateci bene. E' una situazione che non si, ritrova in alcun film. Il terzo messaggio, clamo- ' roso e ampio abbastanza da occupare — secondo la valutazione della rivista Manhattan — un terzo di tutta la produzione visiva del rock, è quello antl-mtlitare e antiguerra. OH ingredienti sono l'uso di bambini vestiti da soldati, quello di soldati con uno scheletro dipinto sulla divisa (Boy George e ti Sud Culture Club;, Quello del giovane ardito e indifeso che sventola una bandiera bianca al sommo di una barricata semtdtstrutta fra i fumi di una città come Beirut, come Belfast, come Dresda, in un misto di passato mitico e di futuro mitico, con citazioni di tragedie d'attualità. Questo genere di suggerì- mento visivo opera dentro una sola cultura — quella del mondo democratico-industriale —, perciò la chiave di lettura del pubblico giovane è univoca. Tutto appare come un appello contro i propri apparati militari, non quelli degli altri. Anche le divise sono imitate da quelle che i registi del rock conoscono, quelle europee e americane, non quelle russe. Un messaggio pacifista più generico ma universale deriva dall'uso di scene di distruzione o neomedievali che, ci dice Tv Qulde, compaiono in più del cinquanta per cento del «video clips», anche se per ragtoni di 'avventura- e non di politica. Questi -video- sono ambientati sempre in un 'dopo- che si presume sarà guerra, distruzione, sopravvivenza di pochi, giovani e coraggiosi, che dovrebbero essere i campioni di qualche cosa di nuovo. Il nuovo si contrappone al vecchio. Il vecchio è tutto ciò che esiste adesso e le sue conseguenze sono viste come inevitabili e tragiche. I lettori adulti non si detono meravigliare di apprendere che un quarto e importante filone della video-musica è la guerriglia. Il Salvador è identificato chiaramente In un celebre «clip» dei fio/lino Stones. In esso ,si assiste a una esecuzione in scena con un realismo raro nel cinema. Altri Paesi sudamericani o genericamente 'esotici' compaiono con frequenza e con due accenti. Il primo è la suggestione di ribellione. Il giovane o i giovani che cantano stanno resistendo a qualche oppressione, radunando l bambini e le ragazze di un gruppo minacciato, e il fatto che questi resistenti siano belli e giovanissimi guadagna subito simpatie a una causa non identificata ma immaginabile come -giusta-. La seconda, più rara ma non Infrequente, è ti modello -Insurrezione-, tn cui è a volte Inserito anche il colore. Chi insorge è negro o indio, e ciò implica una ingiustizia non più tollerabile come causa di ciò che accade e sempre la figura del corpo giovane, vulnerabile ma deciso a battersi, legittima la rivolta prima di ogni ragione politica. Infine c'è un ampio gruppo di -video- in cui tutto ciò che può essere immaginato come -establishment-, -status quo- o -autorità- appare ridicolo e da sconfiggere. L'arco va dall'effetto comico al sarcasmo, dal -processodi Billy Jocl che dopo avere strizzato l'occhio al bambino negro sfida il giudice e vince, fino alle presentazione di -nemici- che sono più anziani, vestiti da Impiegati, da bancari, da funzionari, cioè il peggio per un pubblico che usa solo indumenti di Benetton. Questa parte della suggestione musicale e visiva è certo la più Innocente, spesso uno scherzo giovanile. Però si lega alle altre. Raramente, almeno In America, t giovani utenti vedono ufi 'Video clip- alla volta. Ogni segmento di una o due ore mostra di solito tutti t messaggi del nuovo militantismo. Giustamente si dice che tra il dire e il fare c'è di mezzo una differenza grandissima. Questa volta di mezzo c'è stata l'Etiopia. Non egoista Ecco due esempi. Prima di Natale i cantanti Bob Geldof e David Bowie hanno messo insieme Duran Duran, Billy Idol, Boy George, Wham, Bono, gli U2, Phil Collins, Sting, Bananarama, Marilyn, dunque i grandi e i piccoli del rock inglese per comporre un disco, Do They Know U's Christmas?, che ha finora raccolto sei milioni di dollari contro la fame in Etiopia. Negli stessi giorni, hanno notato i giornali di Londra, il governo inglese aveva invano cercato un accordo con l'opposizione e un . filo con l'opinione pubblica. Nessuna iniziativa di governo — in Inghilterra o In Europa — ha mobilitato un simtle contributo popolare, con la stessa passione, da parte di un pubblico che di solito non è disponibile al segnali politici, e presso una platea che finora la sociologia (in Italia con la sola eccezione di Francesco Alberonl) aveva definito 'egoista e Isolata: A mezzanotte di lunedi 27 gennaio in uno studio di registrazione di Los Angeles sono cominciati ad arrivare Michael Jackson, con tutti i suoi fratelli e sorelle, Bob Dylan, Ltonel Richle, Diana Ross, Willie Nelson, Bruce Springsteen, Paul Simon, Kenny Rogers, Tina Turner, Dionne Wanotck, Cindy Lauper, Al Jarreau, Ltndsay Buckingham, e con loro il grande arrangiatore Qutncy Jones, l'-anziano- Harry Belafonte. Steve Wonder, Ray Charles. Ma l'elenco, fra giovani e meno giovani, fra celebrità di un'altra epoca (gli Anni Cinquanta, gli Anni Sessanta) e quelle di oggi, fra Il rock più audace e la musica folk, 'Country-, blues e di grande orchestra, è mollo più lungo. Come simbolo dell'impegno non commerciale, questo senato della musica non solo ha sviato l'attenzione di giornalisti e troupes televisive. Ha chiuso fuori anche t propri press-agents, t direttori artìstici, i managers e t responsabili della pubblicità, per evitare ogni sospetto di promozione. Lo scopo è di nuovo la fame in Etiopia. Dato il mercato americano e la risonanza di questi divi sul mercato del mondo, si prevede un incasso da trenta a cinquanta milioni. Riflette 11 corsivista di Rolling Stone; «U avete visti, 11 avete sentiti cantare insieme? C'è il senso di una causa e l'atmosfera di una mobilitazione. E' ci si può domandare se c'è qualcuno oggi in politica o in ogni altro campo di attività pubblica capace di creare una simile emozione, provocare il richiamo e ottenere risposta, come questo gruppo di cantanti può fare». •Una cosa è sicura — ha detto il cantante Paul Simon —. Scendono in campo da soli, alleati con nessuno, e per ragioni che non si possono neppure vedere con chiarezza». «E' appena un brusio sul fondo di un bosco pacifico — ha scritto il Los Angeles Times — ma sarà bene prestare attenzione al quel brusio. AUe voci che si sentono da angoli lontani della foresta. Farebbero bene a farlo i sociologi, dovrebbero farlo 1 politici». Furio Colombo : ■ V" • Hk :.• fa. Un'altra stella della musica «impegnata», Tina Turner Ijos Angeles. Michael Jackson, superslar del rock, fotografalo con l'attrice Brooke Shiclds