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Milano, in isolamento il cronista arrestato Oggi sarà interrogato il direttore Montanelli Milano, in isolamento il cronista arrestato DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MILANO — Paolo Longanesi, il cronista de il Giornale arrestalo sotto l'accusa di •favoreggiamento personale, per avere scritto un articolo in cui si annunciava il coinvolgimene In una inchiesta antimafia di magistrati e funzionari di polizia, è In isolamento nel carcami idi.<San Vittore. Neppure alla moglie del giornalista è stato concesso un permesso di colloquio. In questo modo Longanesi non ha potuto avere notizia delle reazioni del mondo dell'informazione, tutte a suo favore soprattutto per la natura del reato contestatogli che sottintenderebbe, secondo i giudici, la volontà di aiutare presunti mafiosi a sottrarsi alle indagini. 1 sostituti procuratori che hanno firmato l'ordine di cattura nei confronti del cronista non hanno preso ieri nessuna iniziativa, neppure contro i quotidiani clic hanno ripetuto quanto Longanesi aveva scritto lunedi e che, peraltro, era noto da tempo e non era stato pubblicato solo per non intralciare l'inchiesta. Oggi pomeriggio interrogheranno gli altri due indiziati In questa vicenda: Indro Montanelli, che de II Giornale è direttore, e il capo cronista Enzo Passanlst. Entrambi hanno ricevuto un mandato di comparizione, ma mentre in quello del direttore si fa riferimento solo alla pubblicazione arbitraria di notizie destinate a rimanere segrete, in quello del capo cronista si Ipotizza anche il «concorso in favoreggiamento». Le previsioni sono clic Lon¬ ganesi venga scarcerato non appenji saranno sentiti i suoi superiori gerarchici polche a quel p|into cadrebbe qualsiasi esigenza di tipo istruttorio. Ma in' questa vicenda nulla può essere dato per scontato e quindi non 6 possibile escludere clic la detenzione del cronista possa prolungarsi. ' ■ «ajA«? h In modo Indiretto, i provvedimenti presi contro i giornalisti confermano che le indiscrezioni uscite da mesi su questa vicenda erano in massima parte esatte. Secondo queste notizie Angelo Epaminonda, boss della malavita milanese arrestato in ottobre dopo quattro anni di latitan¬ za, avrebbe collaborato con la giustizia indicando tutta una serie di persone clic con l'organizzazione a delinquere avrebbero avuto rapporti di collaborazione, organici o saltuari. Di qui l'apertura di una imponente Inchiesta che starebbe per tradursi in numerosi ordini di cattura. Non è da escludere che, dopo l'uscita anche sul giornali delle indiscrezioni che pure già erano a conoscenza dei diretti interessati, l'indagine subisca una brusca accellerazlone rispetto al tempi previsti in origine e che, quindi, scattino gli arresti entro poco tempo. ra.f.