1957, battaglio di Algeri «Così Le Pen ci torturava»

1957, battaglio di Algeri «Così Le Pen ci torturava» Liberation pubblica le testimonianze di 5 resistenti 1957, battaglio di Algeri «Così Le Pen ci torturava» PARIGI — Jean-Marie Le Pen, l'eurodeputato del Fronte Nazionale francese, ha torturato e ucciso dei prigionieri durante la guerra d'Algeria? Le prime accuse erano state lanciate dal Canard Enchalné, e il leader dell'estrema destra aveva querelato il settimanale (un processo die è ancora in corso); ma ieri un altro giornale, Liberation, ha pubblicato nuove testimonianze. Cinque uomini che raccontano — con date, luoghi e particolari atroci — quello che l'allora tenente del Primo battaglione dei paracadutisti della Legione Straniera avrebbe fatto nel tre mesi più duri della battaglia di Algeri: dal gennaio al marzo del '57. Le testimonianze occupano otto pagine di giornale. Due inviati di Liberation le hanno raccolte in Algeria intervistando persone che furono arrestate come «sospetti terroristi» del Fui (il Fronte di liberazione), e che passarono giorni dinfemo nel centri di interrogatorio (Villa des Roses. Villa Sesinl, Villa des Sources). Mahfgud Abdelbakt, die oggi ha. 50 anni, fu arrestato il 22 febbraio '57 e interrogato da Le Pen: «Mi attaccarono alle orecchie due fili elettrici collegati a una dinamo che lanciava scariche. E lui, il tenente,.urlava di confessare 1 nomi del miei amici». . >•• Afa AbdelbaM lancia un'accusa ancora'più pesante. Racconta che, per spingerlo a parlare, Le Pen lo costrinse ad assistere a un'esecuzione. Erano le dieci di sera, un altro prigioniero-fu portato nella stanza: si chiamava Moussa. Le Pen camminò a lungo davanti all'uomo, costretto in ginocchio, poi prese la pistola e gridò: «Moussa. tu hai tirato le bombe», e gli sparò alla tempia. Ali Cherki Rotte hai, 53 anni, anch'egU arrestato il 22 febbraio, dopo tre giorni di scosse elettriche e di botte tentò di uccidersi: ruppe una bottiglia che era nella sua cella e si tagliò la gola. Rimase un mese in ospedale, poi di nuovo la prigione. Mohammed Lottlt racconta che Le Pen interrogò di fronte a lui un giovane, Abdel Wahab Redjtni. «Non aveva neppure vertt'annl, fu torturato e poi li tenente lo gettò dalla finestra del primo plano». A questa nuova pioggia di accuse, Jean-Marie Le Pen ha già reagito. Ieri mattina ha convocato una conferenza stampa a casa sua. Ha negato: «Le testimonianze sono false»,• ma non ha rinnegato •l'onore di avere fatto la guerra, di avere lottato contro terroristi che uccidevano donne e bambini» con «1 metodi che si usano In guerra». L'esecuzione sommarla, il giovane gettato dalla finestra? Invenzioni, montature. Comunque, tutto questo non è più perseguibile per legge: il 22 novembre del '62 sono stati amnistiati i reati commessi durante la guerra d'Algeria. e. s.

Luoghi citati: Algeri, Algeria