Pensioni, scontro nel pentapartito di Eugenio Palmieri

Pensioni, scontro nel pentapartito D pad insiste per aumenti subito, prima della riforma; i repubblicani si oppongono Pensioni, scontro nel pentapartito ROMA — Sulle pensioni sta per aprirsi un braccio di ferro che l'atmosfera preelettorale potrebbe trasformare in un vero e proprio scontro all'interno del pentapartito. Ancora una volta si fronteggiano 1 socialdemocratici, i quali chiedono miglioramenti per statali e privati subito indipendentemente dalla riforma del sistema pensionistico, e 1 repubblicani che temono nuovi colpi di mano sulla spesa pubblica. Eli costo degli aumenti per quest'anno e quelli futuri rimane un mistero, cosi come gU effetti reali della riforma che lo speciale comitato ristretto dovrebbe definire fra oggi e domani. E' certo che esiste un documento della Ragioneria generale dello Stato (di cui abbiamo dato ampia sintesi nelle scorse settimane) che mette In guardia dai facili ottimismi: se molte richieste del partiti dovessero essere accolte per il bilancio dello Stato vi sarebbe un aggravio di migliala di miliardi. Un risultato opposto a quello che la riforma di De Michells, stravolta strada facendo, pi proponeva. Per Craxi non sarà facile dare una risposta e mettere d'accordo le forze della maggioranza che ne discuteranno già nel Consiglio di Gabinetto di oggi e nel super vertice di dòmani. Il partito comunista — ci ha confermato 11 responsabile dell'ufficio che si occupa della materia, Adriana Lodi — insiste perché Giumenti e riforma marcino di pari passo e perché 1 ritocchi vengano riconosciuti soprattutto alle categorie veramente bisognose. Qual è 11 pericolo che si profila? Che 1 partiti, con le amministrative alle porte, chiudano gli occhi sulle compatibilità e sullo stato drammatico dell'Inps. In altre parole che lascino via libera agli aumenti senza riforma. Ma in questo caso l'Inps. 11 cui consiglio di amministrazione venerdì probabilmente rendere ufficiale il «buco» di 3900 miliardi per l'84 superiore alle previsioni, si ritroverebbe con l'acqua alla gola. Il disavanzo di 12. 000 miliardi programmato per l'85 dovrebbe essere corretto in peggio. In altre parole a giugno si dovrebbero operare ulteriori «ta¬ gli» e cosi, senza una riforma del sistema, per il futuro gli stessi aumenti appena concessi tornerebbero In pericolo. -Molti partiti — ha dichiarato il vicesegretario del pri, Giorgio La Malfa — avanzano richieste di nuovi e ingenti impegni per la finanza pubblica. Il pri intende sapere entro quale quadro si pongono le questioni da affrontare nei prossimi mesi, e quindi quale ordine di priorità assegnare alle diverse questioni. Il psdl taglia corto: 'La materia pensionistica deve trovare una soluzione nel vertice di mercoledì», afferma un corsivo dell'Umanità. Oorla ha Inserito nella legge finanziarla 11.700 miliardi In tre anni per migliorare le pensioni e ha precisato più volte che non ci sarà una lira in più. A conti fatti per la grande massa (5 milioni) del pensionati al minimo Inps e per 1 titolari delle pensioni sociali 1 fondi non ci sono». La logica del tutto a tutti senza equilibrate scelte si rivelerebbe esiziale. I socialdemocratici sostengono la necessità di uno sforzo straordinario. 'Non si può far pagare la crisi al pensionati», aggiunge Adriana Lodi. Ma la preoccupazione del ministro del Tesoro è diversa dovendo far quadrare 1 conti globali e non di una parte, sia pure particolarmente colpita In questi anni, dei pensionati. In assenza di una riforma del sistema previdenziale {'die' richiederebbe qualche ulteriore riflessione», ha detto ieri il ministro del Bilancio Romita) assistenza e previdènza continuerebbero a marciare perversamente a braccetto e lo Stato, attraverso l'Inps, continuerebbe a pagare e pie' di lista cassa integrazione, indennità di disoccupazione, sgravi degli oneri sociali, il disavanzo della gestione dei coltivatori diretti. Il democristiano Cristoforl, che ha seguito passo passo 1 lavori del Comitato ristretto come presidente della Commissione parlamentare per le pensioni, sostiene che le compatibilità finanziarle possono essere rispettate, anche se non ha nascosto che qualche perplessità è legittima per il biennio 86-87. Egli ha risposto anche ad alcune dichiarazioni attribuite al sottosegretario al Tesoro Tarablnl (che aveva ipotizzato .un costo aggiuntivo di 10.000 miliardi) definendole destituite di fondamento. Oggi il Comitato ristretto si riunirà per mettere a punto la bozza definitiva ma la «querelle» augii aumenti rischia di compromettere l'Intera impalcatura racchiusa in poco più di 40 articoli. Eugenio Palmieri

Persone citate: Adriana Lodi, Craxi, Giorgio La Malfa

Luoghi citati: Roma