Sequestro Dozier Il pm ha chiesto condanne più dure

Sequestro Dozier Il pm ha chiesto condanne più dure Le Br incatenarono la moglie del generale Sequestro Dozier Il pm ha chiesto condanne più dure DAL NOSTRO CORRISPONDENTE VENEZIA — E' attesa per stasera la sentenza del secondo processo d'appello per 11 sequestro del generale americano James Lee Dozier, rapito dalle Brigate rosse 11 17 settembre 1981 e liberato dagli uomini dei Nocs il 28 gennaio dell'anno successivo. Alla prima udienza, svoltasi ieri mattina davanti ai giudici della Corte d'appello di Venezia, erano presenti tra gli imputati Cesare DI Lenardo, Pietro Vanzl, Roberto Zanca; non si sono presentati Antonio Savasta ed Emilia Libera. Al centro del nuovo processo è l'accusa di sequestro di persona a fine di terrorismo mossa agli imputati anche In relazione al comportamento assunto dal rapitori nel confronti della moglie del generale statunitense, la signora Judith Simpson. La donna, presente al momento del sequestro dell'alto ufficiale, era stata minacciata con le armi e Incatenata dal brigatisti che si erano presentati nell'abitazione di Dozier, in lungadlge Catena, a Verona, fingendosi Idraulici. Durante il processo di primo grado e, poi, nel primo processo d'appello, i magistrati avevano ritenuto che al sequestro della moglie del generale Dozier non dovesse essere attribuita la finalità terrorìstica, In quanto coni pluto soltanto per realizzare l'altro rapimento, quello del vicecapo di stato maggiore operativo delle forze terrestri alleate del Sud Europa. Di di verso avviso e stata invece la Corte di Cassazione, che, e&&minando un ricorso presen tato dalla pubblica accusa, ha deciso il 22 maggio dello scor so anno che anche per quel l'episodio gli Imputati doves sero rispondere In base al l'articolo 289 bis del codice penale, Per questo si è arrivati al nuovo processo d'appello, nel quale 11 procuratore generale Augusto Nepl ha chiesto per gli Imputati, in relazione alla nuova accusa, aumenti di pena che vanno dai 15 giorni ai sei mesi di reclusione, e la condanna a 17 anni dell'.infermlere. delle Brigate rosse Roberto Zanca, che In appello aveva avuto 4 anni e sei mesi. Nel processo di secondo grado. Zanca era stato assolto dall'accusa di sequestro di persona. Imputazione che. Invece, secondo Nepl rimane valida. Il fatto che Zanca si sia messo a disposizione delle Brigate rosse, sia pure solo in veste di «Infermiere», secondo il procuratore generale ha significato un «apporto attivo» all'attuazione del rapimento. Zanca, inoltre, non può essere ritenuto un pentito, in quanto, pur dissociandosi dalla lotta armata, non ha mal collaborato con' la giustizia. Gif* Bevilacqua

Luoghi citati: Emilia, Europa, Venezia, Verona