Anche il laser in lotta contro l'aterosclerosi di Ezio Minetto

Anche il laser in lotta contro l'aterosclerosi Le giornate mediche internazionali di Torino Anche il laser in lotta contro l'aterosclerosi Si ha un bel dire che l'aterosclerosi, prima ancor che curata, va prevenuta: e che mettersi a rincorrerne gli ormal annidati effetti — sia pur con diagnosi e terapie sempre più appropriate — è solo un risultato tardivo, poco redditizio e avvilente per la qualità di vita del malato. Ma per ora — nonostante l'enorme mole di lavoro scientifico e una certa presa di coscienza collettiva — la «prevenzione primaria» (cioè il metter freno, sul nascere, alla complicità di fattori costituzionali, alimentari, metabolici, voluttuari e ambientali, specie nei soggetti a prevedibile rischio) è ancor di là da venire: e alla medicina terapeutica — tanto spesso accusata di peccar di «ritardo. Invece di puntar sul più fattivo «anticipo» — tocca ancor sempre 11 compito di rimediare il rimediabile. La verità è — in campo di aterosclerosi come di altre malattie croniche degenerative — che chi è sano e relativamente glovane-non ci pensa (superalimentazione, sedentarietà, caffè, fumo, alcol, stress: e controlli medici superficiali quel tanto che basta per aver 1'.alibi, a non cambiar stile di vita): e chi appena si accorge di essere malato può già aver problemi da tardivo inseguimento medico. E' cosi che, nella lotta contro la subdola «placca» dell'aterosclerosi — punto di partenza di tante ostruenti lesioni nelle arterie che questa cosiddetta malattia del secolo predilige — accanto ai farmaci, alle diete e al controlli medici, c'è tutto un gran lavoro di «chirurgia di disostruzione», oggi orientata giusto a metà tra il «cruento» e l'«incruento». Nelle recenti Giornate mediche internazionali di Torino — al convegno «Tecniche e tattiche nella terapia chirurgica dell'arteriosclerosi» (moderatore 8. Abeatici) — si è parlato di metodi, diretti o indiretti, di «rivascolarlzzazione» delle arterie carotidi, mesenteriche, renali, Ulacofemorali e periferiche criticamente compromesse dalla malattia. Con «sonde a palloncino» e •sonde-laser< — spinte per via arteriosa sino a operare in sede di ostruzione — oggi si dispone di una ragionevole alternativa alla chirurgia diretta (In malati selezionati e con le dovute precauzioni lntraopcratorle). Figlia in parti uguali della tecnologia e della medicina — e nipote ultima nata di quel catetere cardiaco che per primo Cournand ideò di spingere esplorativamente sin nel cuore — l'.angloplastica» si propone oggi come r.altro metodo» per rimediare problemi di arterie semichiuse alle gambe, di coronarle zoppicanti e di incrostate carotidi. Non si contano più, nel mondo, gli interventi di disostruzione angloplastlca di coronarle, arterie periferiche e arterie renali (in quest'ultimo caso per correggere l'Ipertensione arteriosa di origine nefro-vascolare): e già il metodo si è affinato, in tecnologica alleanza col laser. Cor, la sua sonda endoarteriosa all'.argon-laser» D. Choay ha già effettuato 22 prime disostruzlonl coronariche: e V. A. Fasano. a Torino, ha aperto la via alla disostruzione carotidea. By-pass, .arteriolisi-, protesi, impianti e reimpianti. • t rombo-endoarterlect omie. testimoniano — dalle relazioni di M. Hivet. O. Agrifoglio. P. Fìorani — quanto 11 bisturi, tuttora gran protagonista In chirurgia vascolare, sia efficace nelle ostruzioni arteriose più complesse, in termini di riguadagnata funzione vascolare e trasformata qualità di vita dei malati. Ezio Minetto

Persone citate: Abeatici, Fasano

Luoghi citati: Torino