Quo Vadis, fascino moltiplicato per quattro

Quo Vadis, fascino moltiplicato per quattro Su Raimo va in onda un'indagine sui film passati e presenti tratti dal romanzo di Sienkiewicz Quo Vadis, fascino moltiplicato per quattro L'inchiesta «Il cinema e la storia» mette a confronto le diverse produzioni: da quella del 1912 di Guazzoni, all'ultima, con Brandauer, che vedremo presto su Raiuno - Sull'attrazione possente e irresistibile del romanzo, il programma interrogherà anche interpreti e protagonisti, intellettuali e storici ROMA — Il passato di Nerone e 11 presente di Beatati tono 1 due soli momenti della Storia ohe hanno visto come capo politico e militare più potente del mondo un attore, 9 almeno uno che al pretense attore. Sarà per questo (he torniamo a Quo VadlsT Oppure perché lo spettacolo Italiano risale alle orìgini tello afono di conquistare I nercatl stranieri, o magari lerché -oggi si avverte un ran bisogno di sovrannatuale e di trascendeva», :ome dice Franco Rossi, relsta del nuovo Quo Vadls Iella Rai-tv? La storia del romanzo di lenrlk Slenklewlcs, autore he In Polonia veniva studlao nelle scuole come da noi ri anioni, resta comunque Ireslstlblle per 11 cinema: ■d'Indagine sul Quo Vadls tassati e presenti viene conlotta da II cinema e la stola, un programma di Francsco Bortolinl e Claudio ilasenia che va In onda II 21 ebbraio sulla prima rete tee visi va della Rai. L'Inchiesta mette a conronto quattro Quo Vadls diersi: quello girato da Enrico juazzonl nel 1918, definito la Matilde Serao «nuovo, rlglnale, sorprendente, l'una grandiosità mal vista»; nello realizzato da George acobl e Gabrlelllno D'Anuntlo nel 1924, con Emi! annlngs come Nerone; nello diretto nel 1951 da Jet vln Le Boy a Roma, uno el primi kolossal della Invaine americana di Cinecittà; infine l'ultimo, che ve•emo presto In tv. Certe cose non cambiano «I: le grandi masse, la folla apazzlta dal terrore dell'lnsndlo di Roma, Nerone che jgtiarda il mondo attraverso lente d'una pietra prezlo- sa, il fasto Imperlale e l'orgia col grappolo d'uva, gli schiavi dati In pasto alle murene, la lira musicale, 1 leoni che si leccano 1 baffi davanti al cristiani inermi, le tende, le coppe, Il pathos della Fede. Neppure II Nerone di Petrollili, r O.K, Nerone di Sordi o Il Satyricon di Fellinl sono arrivati a sconfiggere II trovarobato antl coro mano. Sul fascino possente di Quo Vadls II programma II cinema e la storia Interroga pure Interpreti e protagonisti, Intellettuali e storici: pubblichiamo qui alcune di queste testimonianze, j ^ KLAUS MARIA BRANDAUER, attore Nerone è una figura talmente affascinante che è una manna per qualsiasi attore e sono felice di impersonarlo: di lui mi interessa, più che l'autorità di imperatore di Roma, 11 lato artistico. Penso che fosse un attore e un artista, che avesse problemi a mettere d'accordo realtà e fantasia: voleva essere un vero attore dentro la realtà e ha Incendiato Roma. Fantastico. Penso poi che Quo vadls, dove vai? sia un'ottima domanda: in effetti dove stiamo andando tutti noi, allora e oggi? MARGUERITE YOURCENAR, scrittrice M'hanno chiesto di scrivere su altri Imperatori, dopo il successo del mio libro su Adriano. Ma Nerone non mi place: per il suo lato d'attore con tutti 1 difetti da attore, vanità, mollezza, totale Incapacità di autogovernarsi... Roma repubblicana divenuta Roma imperiale rappresenta un tempo di lusso, di potenza, di crescita della città, ma lo non credo affatto all'Idea di romanità. Dev'essere un'Idea di Mussolini. All'epoca di Scipione e di Adriano 11 termine •romanità» neppure esisteva: si diceva «civiltà». PETER USTINOV, attore Il Quo Vadls classico, come tutti i film antlcoromanl, era uno sgambetto alla censura, in passato molto rigida: presentava il conflitto tra vizio e virtù; la virtù alla fine trionfava; ma quasi tutto il tempo era dedicato all'interessante e scandalizzata descrizione del vizio. E' vero però che ogni generazione ha 1 suol Antichi Romani, vede la Storia attraverso la propria esperienza. Mervln Le Roy, regista del Quo Vadls 1951, mi considerava troppo giova¬ ne per la parte di Nerone. Oli obiettai che se avessero aspettato ancora un anno sarei stato troppo vecchio, visto che Nerone era morto a 31 anni. MI rispose con leale serietà: «Le ricerche storiche vi danno ragione. La parte è vostra: A Hollywood tutti ere-, devano che Nerone fosse vecchio perché lo ricordavano Interpretato da Charles Laughton ne /I segno della croce. DEBORAH KERR, attrice Per il Quo Vadls 1951 lavoravamo a Cinecittà, in un Colosseo ricostruito per lo spettacolo del cristiani divorati dalle belve. Una mattina, arrivando con la mia automobile lustra da diva, vidi centinaia e centinaia di italiani In 'fila agli ingressi dello studio. Aspettavano sotto il sole, da ore, per ore, con pazienza e disperazione, nella illusione di venir assunti come comparse: e la paga era pochissi¬ mo, proprio due lire. Ma la guerra era finita da poco, erano tèmpi duri per tutti. Nel film lo ero Licia, accanto a Bob Taylor che era Marco Vinicio: restò famosa la scena In cui disegno sulla sabbia la sagoma di un pesce, che era 11 modo per segnalare la propria appartenenza al movimento cristiano. JACQUES LE GOFF, storico Quo Vadls, 11 romanzo di quel Sienkiewicz che non ha mal nascosto di volersi porre come l'antl-Zola, non può essere separato dallo stile dell'epoca In cui fu scritto: Io stile, che va dal simbolismo al liberty, della letteratura decadente. Una specie di oscurità attraversa i personaggi; è fortissima l'attrazlone-repulslone verso 1 personaggi pagani... GORE VIDAL, scrittore Una volta Louis Armstrong voleva entrare in un club di bianchi di New York nel quale i neri non erano ammessi, e disse al portiere: -Io non sono negro, sono romano*; .Allora dite qualcosa in romano', sfidò il portiere, e Armstrong, pronto: «Quo Vadls*. E' un gran titolo, quell'ipotetica domanda rivolta da San Pietro al Signore che gli appare sulla via Appla, Quo Vadls: 11 solo titolo latino accettabile In inglese. Inaccettabile era Invece il finale girato da Le Roy per la versione cinematografica 1951. Due giovani coppie in fuga lungo la via Appla stanno per separarsi. Mattino luminoso, cinguettio di uccellini. Saluti: «£' stalo un piacere conoscerti, Marco. Se capitate in Sicilia, fatevi vivi; •Grazie, anche voi, ciao». Persino a Hollywood si misero a ridere di fronte a una disinvoltura mondana cosi contemporanea, e 11 finale venne rifatto. Robert Taylor e Deborah Kerr nel kolossal (anno 1951) di Le Roy