Ora il dollaro è diventato troppo forte gli Usa temono per gli scambi mondiali

Ora il dollaro è diventato troppo forte gli Usa temono per gli scambi mondiali Per il quinto giorno consecutivo la moneta Usa ha raggiunto nuovi massimi (1995) in Italia Ora il dollaro è diventato troppo forte gli Usa temono per gli scambi mondiali La bilancia degli Stati Uniti ha registrato un deficit di 123 miliardi di dollari nell*84 - Reagan chiede a Giappone e Europa di aprire le frontiere commerciali DAL NOSTRO COWWSPONOENTf NEW YORK - OH Stati Uniti hanno ieri aperto un nuovo fronte nella guerra del dollaro. Allarmati dal disastrosi effetti della sua ascesa sulla bilancia commerciale, che ha chiuso 184 con oltre 123 miliardi di dollari di deficit, hanno scatenato un'offensiva per l'abbattimento delle barriere frapposte dall'Europa e dal Giappone alle loro esportazioni di alte tecnologie, servizi, impiantistica, generi alimentari e altri prodotti In cui sono più concorrenziali. Dall'area monetarla, il confronto tra la superpotenza e gli alleati minaccia quindi di dilagare su quella degli scambi. E' uno sconfinamento pericoloso: se un accordo sollecito tra le nazioni più industriali non sarà possibile, si verificherà un'eploslone di protezionismo che danneggerà tutte le economie occidentali. L'altro ieri, nel messaggio sullo stato dell'Unione, 11 presidente Reagan ha proposto un nuovo round negoziale. Ieri, 1 ministeri del Tesoro e del Commerci hanno precisato che 11 Presidente intende discuterne 1 preparativi al vertice del sette a Bonn 11 prossimo maggio. Il «Reagan round» — cosi viene chiamato — dovrebbe Incominciare alla fine dell'85, principio dell'86. Il negoziatore Brock ha asserito che le pressioni dell'industria americana «sono fortissime': messa pensa ài poter fare valere le proprie ragioni solo più a bastonateha detto. Il capo della commissione commerciale del Senato, Danforth, un liberista, ha aggiunto che il congresso «é esasperato». «Ce l'ha con l'Europa ma soprattutto col Giappone' ha sostenuto. «Con le loro tariffe, i giapponesi ci privano di 10 miliardi di dollari di esportazioni sul loro mercato'. Nell'84, U passivo degli scambi di Washington con Tokyo è stato di quasi 37 miliardi di dollari, una cifra record. Normalmente, li deficit dei commerci 6 attribuito al fatto che col dollaro agli attuali livelli, gli Stati Uniti non riescono a esportare, perché 1 loro prodotti diventano carissimi per gli stranieri: e sono inondati di importazioni, che al contrario appaiono agli americani a buonissimo prez- zo. «Afa questa è solo una faccia della medaglia' he. spiegato Brock. .Il boom del dollaro Ita causato anche un altro fenomeno: i nostri produttori comprano all'estero guanti piti pezzi, parti, componenti possono per i loro prodotti, perché spenderebbero di più a fabbricarseli'. «Non ci sarebbe niente da dire» ha continuato il negoziatore «se alle nostre aperture all'industria manufatturiera straniera ne corrispondessero altre dei mercati esteri alle nostre industrie più avanzate. Invece ci scontriamo con barriere protezionistiche ormai inammissibili». Il risanamento della bilancia commerciale sta divenendo per gli Stati Uniti una questione di vita o di morte perché essi sono già afflitti da uno spaventoso deficit del bilancio dello Stato, previsto in 222 miliardi di dollari nell'85. Finora questo deficit non ha avuto ripercussioni negative sull'economia americana grazie all'enorme afflusso del capitali stranieri, che ha consentito un buon livello di investimenti, e il ricorso continuo del governo a prestiti. Ma questa fonte di credito si inaridirebbe nel momento in cui la situazione debitoria degli Stati Uniti si facesse troppo grave e 11 presidente Reagan non sembrasse più in grado di porvi rimedio. I capitali stranieri fuggirebbero anzi dagli Stati Uniti, l'economia cadrebbe nella recessione e il dollaro crollerebbe. Il solito Volcker, il leggendario Governatore della Riserva Federale, ha Ieri rivolto al Congresso uno del suol moniti più duri. «E' ora che riduciate drasticamente il disavanzo pubblico: Ennio Caretto L BILANCIO DI REAGAN Vinti I prezzi {talli d'mflezione, preill al contumo) Calano I disoccupati (tano di disoccupazione) 1904 " (')Stlma Ratta II deficit (deficit di bilancio USA, miliardi di dollari) , 1111 19»? un 1W i«»5-

Persone citate: Danforth, Ennio Caretto, Reagan, Volcker