Cercano lei roba Irci le macerie

Cercano lei roba Irci le macerie A Castellaneta i senzatetto tornano in via Verdi per recuperare gli oggetti salvati dagli uomini della protezione civile Cercano lei roba Irci le macerie Una donna implora i vìgili del fuoco: «Datemi almeno i libri dei bambini, lunedì c'è la scuola» - Un uomo sale al secondo piano per riavere il ritratto del padre che è morto - Nella chiesa davanti al palazzo la folla grida la propria disperazione DAL NOSTRO INVIATO CASTELLANETA — H Capo dello Stato vola nella cittadina sconvolta. Accorre per quest'ultimo dramma Italiano. Castellaneta chiede giustizia. In duemila sono rimasti l'altra notte In via Verdi dinanzi al palazzone giallo di tufo andato giù in un sol colpo. All'una, alla luce artificiale dei riflettori, i militari hanno estratto le ultime due vittime dalle macerie. Oronzo Ponterandolfo e Antonia Negri Ventisette anni lui, ventldue lei. Si erano sposati da otto mesi. Erano abbracciati. Il maresciallo Granito che li ha riconosciuti per primo è scappato via. 'Non posso guardarli», diceva e si riassettava la giubba Imbiancata dalla polvere. Don Leandro Molfetta, il parroco del Cuore Immacolato di Maria, era 11 con gli elenchi in mano: «Ci siamo — ha detto — ecco gli ultimi due. I morti sono trentaquattro, ci sono tutti: Le ruspe dell'Italslder di Taranto si sono fermate. Anche 1 vigili del fuoco sono stati ritirati dal coordinamento della Protezione civile. «Per loro c'è troppo pericolo; ha spiegato un colonnello in divisa. Poi ha aggiunto: 'Siamo sicuri che sotto questo palazzo maledetto non è rimasto piti nessuno: il resto che è ancora in piedi può crollare da un momento all'altro ed è meglio fermarci'. All'alba, quando la prima luce ha illuminato la cittadina pugliese nel grigio di una giornata interminabile. U primo a presentarsi in via Verdi è stato Pasquale Dongiovanni, 'Sono il genero della famiglia Acquavlva — ha detto ai vigili del fuoco —. aiutatemi a portar via qualcosa'. Oli uomini in divisa si sono arrampicati sul primo balcone, in quello spezzone di edificio ancora rimasto in piedi. Per prima cosa è stato salvato 11 televisore. Poi un giradischi. Quindi alcune pile di lenzuola bianche. Ecco un vestito da uomo e alcuni vasi Ora c'è la figlia di Carmine Michelet ti. Chiede a un vigile del fuoco: «Vorrei soltanto il ritratto di mio padre che è morto: null'altro, vi prego: L'uomo affronta la facciata lesionata. Sale al secondo plano, riesce con il quadro. Una piccola folla lo applaude. Più avanti nel due edifici evacuati, gli operai dell'acquedotto interrompono 11 flusso idrico. Altri distaccano l'energia elettrica. Dinanzi al portoni I carabinieri sono di guardia: nessuno si può avvicinare. C'è Giovanna Borelll che implora: • Vi prego, almeno l libri dei bambini, lunedi c'è la scuola, come ti fa?'. Un militare In divisa l'accompagna. Riescono con due cartelle. Giovanna Borelll s'allontana e sorride. Nella chiesa che è dinanzi al palazzo caduto la folla grida nella disperazione. Tina Meledrandi non riesce a calmarsi. 'Non c'è più scopo di vivere; ripete. Poi esplode: 'lo da ignorante avevo detto a mio marito "Qui si aprono i muri". Avevamo dato diecimila lire ciascuno per il tecnico, ma lingegnere ci aveva rassicurati ed ecco che cosa è accaduto'. Una ragazza spolvera le trentatré bare allineate nella navata centrale. Tina Meledrandi ha perso I nipoti De Carne. Una famiglia intera, di quattro persone, con Michele e Giovanni che avevano soltanto 10 e 8 anni. E più avanti, a terra, ci sono gli Scio. Un uomo anziano singhiozza. Un altro grida: 'Assassini'. E ancora un altro se la prende con gli amministratori: 'Non è gente quella — grida — da stare in Comune: Fuori si riprende a parlare di responsabilità. Ci sono sot¬ to accusa gli amministratori della vecchia e della nuova giunta. Giovanni Abruscl, consigliere comunale della sinistra indipendente, sventola un palo di fogli scritti a macchina. Chiede la convocazione del Consiglio comunale, ha un'interpellanza per far dimettere la giunta. 'Dopo la tragedia — dice Abruscl — non si può fare altro». Il sindaco e la giunta non sono immuni da responsabilità In questo paese che sorge sul primi contrafforti delle Murge. 'Se ci sarà un processo, i sindacati sono pronti a costituirsi parte civile', Informa una ragazza del pel. 'Lasciamo perdere la politica e i partiti, pensiamo ai nostri morti', risponde un signore che passa in via Verdi dove la classe dirigente di un intero paese si è sgretolata insieme al suo palazzo. Un sole pallido rischiara via Verdi. I manifesti del lutto compaiono agli angoli. 'Peggio dei tedeschi', dice un uomo anziano che a Castellaneta ricorda ventotto vittime del nazisti. I militari lasciano la cittadina. Una lunga colonna di automezzi riporta verso Taranto 1 ragazzi dell'Aeronautica e quelli della Marina. Se ne vanno cantando. Castellaneta, ieri sera, era buia, neppure un televisore acceso per le note di Sanremo. f. s. Castellaneta. Nella camera ardente i parenti piangono le vittime del crollo (Tclcfoto Ap) Castellaneta. I/area della sciagura è stata posta sorto sequestro dalla magistratura (Ansa)

Persone citate: Antonia Negri, De Carne, Giovanna Borelll, Giovanni Abruscl, Granito, Leandro Molfetta, Michelet, Oronzo Ponterandolfo

Luoghi citati: Castellaneta, Sanremo, Taranto