Ora si gioca al ribasso

Ora si gioca al ribasso Periodo più favorevole per Tortofrutta dopo il gelo Ora si gioca al ribasso All'ingrosso, vendite limitate e merce in abbondanza: alcune quotazioni inferiori a quelle del 28 dicembre, prima dei forti rincari per il freddo - Ieri a Porta Palazzo una concorrenza spietata con pomodori a 1000 lire il kg e 3 chili di arance a 2 mila Chi prevedeva che dopo l'ondata di pelo i virerai degli ortaggi non diminuissero, neppure con temperature più miti, è stato smentito. Sui mercati si gioca al ribasso, si accumula merce ottima accanto ad altra in condizioni appena discrete, si (anno offerte speciali, prezzi stracciati. E il guaio è die la gente non compra o compra poco. Dicono al mercato ortofrutta all'ingrosso: .Una settimana disastrosa. Anche se le quotazioni sono in caio e di vierce ce n'è in abbondanza, le vendite sono scarsissime. Forse la gente che durante i rialzi ha rifiutato di comprare verdura fresca, si è abituata a surgelati e scatolame e non si è ancora decisa a cambiare acquisti'. Nel panorama del mercato all'ingrosso le notizie sono confortanti: ribassi vistosi, molti prezzi ridotti anche della metà o più. con medie in alcuni casi al di sotto di quelle rilevate il 28 dicembre, prima che scattasse il gelo. Biete da costa a 1000-1500 lire il chilo; carciofi da 150 a 400 l'uno (secondo qualità); carote da 450 a 900 (Riviera); cavolfiori da 450 a 1400 (l'altro ieri erano 500-1600 e 1800-2600 il 14 gennaio); cavoli 400-800; finocchi 1100-2200 (a metà gennaio erano introvabili); peperoni da 700 al massimo di 2800 per 1 migliori; melanzane 2100-2500; pomodori 4003000 (il divario dipende da qualità e .provenienza); zuc- rionali. C'erano montagne di pomodori, sodi, ottima qualità, diversa grandezza, a mille lire il chilo. La lattuga non superava le 3 mila, ma in media era a 2500; stesso prezzo per la valerianella. Di carciofi se ne trovavano di ogni qualità, dal 5 ai 10 per 2 mila, ma parecchi erano tocchi. E ancora: mille lire per biete da costa, finocchi e spinaci (grossi); 2000 per un chilo di peperoni sani e rossi, 2500 per le melanzane, 3000 per gli zucchinl migliori. Le carote si svendevano addirittura a due chili mille lire e 1 cavoli non superavano le 700-800 lire 11 kg- Per la frutta le grida del venditori si sprecavano: chi lanciava tre chili a 3000, chi a 2500, chi a 2000. Poi quando la ressa al banco era più folta, 11 colpo gobbo: «Afi voglio rovinare. Ecco qui, quattro chili per 2 mila lire. Ma solo per oggi, intest?-. Certo, altri mercati riservavano sorprese meno gradevoli come carciofi a 600 lire l'uno, pomodori a 2-3 mila il chilo, carote 1000-1500, arance 1500-2000-2500. Forse vai la pena, in questi giorni, controllare meglio 1 prezzi e magari fare una visita a Porta Palazzo. Simonetta Conti chini 2000-2600; arance 6501400: mele 900-1500. Persino l'insalata è scesa a più miti pretese: la valerianella e il radicchio rosso dopo aver toccato le 5000-6000 11 chilo ingrosso ora si pagano rispettivamente 2300-2600 e .3500-4200 mentre la lattuga, bella, sana, nostrana, sfiora il massimo di 3000. E al dettaglio il miracolo del ribasso (cosi difficile nel commercio) si è verificato senza indugio. Ieri mattina a Porta Palazzo la concorrenza tra banco e banco era spietata e i prezzi meritano attenzione per fare un confronto con quelli degli altri mercati Ortaggi e frutta sono tornali in abbondanza dopo la penuria provocata dal freddo di gennaio

Persone citate: Simonetta Conti