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Cingano e Ronde!!! attaccano Viri e il governo «Conoscevano i patti tra i soci di Mediobanca»
Cingano e Ronde!!! attaccano Viri e il governo «Conoscevano i patti tra i soci di Mediobanca» I rappresentanti di Comit e Credito Italiano davanti alla commissione Finanze della Camera Cingano e Ronde!!! attaccano Viri e il governo «Conoscevano i patti tra i soci di Mediobanca» ROMA — Su Mediobanca i governi erano stati Informati. l'I ri sapeva, la Banca d'Italia sapeva. Tranquillamente, l'altra sera alla commissione Finanze della Camera. 1 banchieri Franco Cingano della Comit. Lucio Rondelli del Credito Italiano, hanno affermato che 1 tanto contestati patti fra azionisti pubblici e privati della Mediobanca erano stati fatti conoscere a chi di dovere, sempre. Ma Romano Prodi, attuale presidente dcll'Irl. che è l'azionista di maggioranza di Banca Commerciale e Credito Italiano, ha detto che li ignorava. Per ora si tratta di un mistero. Questa indagine che i deputati della commissione stanno conducendo si concluderà domani, dopo varie audizioni, proprio con Prodi. Qualcuno non l'ha Informato? -Forse certi uffici deìi'Iri non curano troppo bene la documentazione e la memoria storica dell'Istituto- scherza il deputato socialista Franco Piro. Ma. al di là di chi sapeva e di chi non sapeva, è il carattere del patto pubblici-privati. la sua natura c i suoi contenuti, che ha suscitato l'interesse dei deputati. L'importarne banca di credito a medio termine, perno degli equilibri del potere industriale e finanziario in Italia, da che cosa era governata? Da un .sindacato di blocco- hanno confermato Cingano e Rondelli. fra gli azionisti pubblici che detengono la maggioranza del capitale e alcuni importanti azionisti privati, con quote assai piccole. -Sindacato di blocco», ovvero una specie di «accordo tra gentiluomini, che la legge vigente non impone di comunicare alla Consob. la commissione di controllo sulle società per azioni e la Borsa. Se fosse invece un «sindacato di voto-, che vincolasse strettamente a un comune comportamento di voto nell'assemblea degli azionisti, la Consob avrebbe dovuto saperlo e ci sarebbe stata violazione della legge. Su questo punto si sono accentrate molte delle domande dei deputati. I due' banchieri hanno risposto che, in caso di dissensi nel direttivo del sindacato (tre pubblici e tre privati sono i suoi membri) in assemblea ci sarebbe libertà di comportamento. Dissensi, però, non ce ne sono mal stati. La distinzione è sottile, può impegnare seriamente gli esperti di diritto societario. Ma insomma, chi comanda, chi ha comandato a Mediobanca? La volontà degli azionisti di maggioranza, delle grandi banche pubbliche, hanno risposto Cingano e Rondelli, -non è stata limitata' dal patto con i privati; quanto ai criteri di gestione, non ci sono favoritismi, • le decisioni vengono prese cifre alla mano, con regole uguali per tutti-, né tantomeno una soggezione alla finanza privata, e -il maggiore cliente è una società a partecipazione statale-. Eliminati alcuni equivoci, resta però un problema: il progetto di "internazionalizzazione», con un aumento della presenza privata, secondo Comit e Credit, si può realizzare solo nella forma esaminata finora? Oppure ne sono possibili altre, maga¬ ri con un maggior numero di azionisti, diversi termini di pagamento, maggiore trasparenza? Cingano e Rondelli si sono dichiarati disponibili a esaminare altre Ipotesi; però hanno precisato che ricevere in pagamento azioni delle Assicurazioni Generali è, per i loro istituti, come ricevere denaro liquido: non ci sarebbe alcuna difficoltà a venderle per realizzare denaro. «Sarebbe pratie se l'operazione Mediobanca fallisse- ha commentato il vicesegretario dei pri Giorgio La Malfa, che però non è contrario a un possibile allargamento. L'ingresso di altri gruppi con dimensione intemazionale sarebbe positivo specie se potesse fornire 'nuovi mezzi finanziari-, più che a Comit e Credit, alla terza grande banca Irl e azionista Mediobanca, il Banco di Roma che. secondo La Malfa, ne ha più bisogno. In altre parole, potrebbe essere il Banco di Roma a fare spazio ad altri partners, se necessario.
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