Marchais: scontenti di Francia unitevi intomo al mio partito di Bernardo Valli

Marchais: scontenti di Francia unitevi intomo al mio partito Rapporto-maratona (5 ore) del segretario al XXV Congresso pcf Marchais: scontenti di Francia unitevi intomo al mio partito La responsabilità delle sconfitte elettorali attribuita alla «trappola tesa da Mitterrand»' DAL NOSTRO INVIATO SAINT-OUEN — Tutti i vecchi grandi partiti di Francia sono morti con l'avvento della Quinta Repubblica. Soltanto il pcf sopravvive. Malandato, dimezzato, In crisi, orfano perché senza un capo carismatico, ma ancora in vita. Gli scampati alla tempesta gaulllana sono riuniti nel palazzo dello sport, a SalntOuen, nella periferia operaia parigina: un palazzo tutto vetro e cemento, luminoso, che sembra una moderna arca di Noè. I democristiani si sono dissolti, sono evaporati più di un quarto di secolo fa. Di radicali se ne trovano scarse tracce a destra e a sinistra. I socialisti sono arrivati al governo dopo avere subito un'operazione di chirurgia plastica totale, eseguita da Mitterrand che prima di rifondarlo non era mai stato Iscritto al partito. Persino 1 gollisti sono cambiati, hanno sostituito l'antico marchio di fabbrica e sono ir¬ riconoscibili. I comunisti, invece, esibiscono le vecchie etichette e in sostanza le Idee di sempre. Georges Marchais dice che l'avvenimento è *exceptionneU. E lo è per davvero. Gli elettori scarseggiano. Fuggono in varie direzioni, persino tra le braccia di Le Pen, lo sciovinista, un po' razzista, che ha il merito di chiedere la partenza degli immigrati, soprattutto nordafricani, che .rubano il lavoro ai francesi.. Fuori dal palazzo dello sport, dove sono riuniti i millesettecentoventlsette delegati al XXV Congresso, soffia un vento avverso al partito. E ad alimentarlo è proprio la .televistone più anticomunista del mondo; controllata dai socialisti al potere. Il segretario generale abbandona i toni monocordi, stanchi, per denunciare la tv di Mitterrand. Esibisce per un attimo il pigilo di un tempo per accusare 11 presidente che i suol elettori hanno eletto tre anni e mezzo fa. E la platea Io Interrompe con un applauso, che ha lo slancio, la foga degli anni felici. La regia c sobria. Non è 11 momento di sconfinare nel trionfalismo. Le sconfitte hanno decimato i ranghi del partito. Marchais lo riconosce. Il futuro è fitto di incognite. Tra i delegati ci sono un centinaio di «Innovatori» che inquinano la tradizionale compattezza. Un fastidio più che una minaccia. L'opposizione interna non è neanche organizzata. Il centralismo democratico resta in vigore, dice 11 segretario generale. Niente tendenze o correnti. Pierre Juquin, il membro dell'ufficio politico che ha osato criticare BuWHumanité la linea della direzione, è isolato e senza seguito. Marchais lo cita, dice che le sue critiche sono .ingiuste.. Una citazione che equivale a una condanna. Centonovantotto pagine. Il segretario generale le legge senza enfasi per cinque ore. Un romanzo che 1 delegati sfogliano seguendo le parole pronunciate dal segretario generale. Un discorso in definitiva moderato per spiegare che 11 pcf è caduto senza colpa nella trappola tesa da Mitterrand e dal partito socialista. Una trappola che si chiamava Union de la Gauche. Un'alleanza contrastata, una formula ambigua, cosi come descritta da Marchais, che ha portato la sinistra al potere per la prima volta nella Quinta Repubblica. I comunisti hanno fatto bene ad accettarla e ad abbandonarla, hanno agito giustamente quando sono entrati al governo e altrettanto giustamente quando ne sono usciti. Hanno agito con accortezza e buona fede ma sono stati stritolati. Perché? Perché i lavoratori di Francia non Bernardo Valli (Continua a pagina 2 In settima colonna)

Luoghi citati: Francia