Il triangolo del computer

Il triangolo del computer TECNOCITY / Nella scia della nuova «ondata tecnologica» Il triangolo del computer Tra Torino, Ivrea e Novara sta nascendo una vera e propria «città della tecnologìa», in grado di dialogare e competere con la Silicon Valley - Ma questa realtà ha bisogno di servizi profondamente innovativi; scuola, banche, etc. - Vediamo i principali TORINO — Venerdì è stato presentato alla Fondazione Agnelli 11 progetto per un'area ad alta tecnologia, denominato Tecnocity, progetto che dalla fase di studio deve ora passare — come ha detto Agnelli nel suo Intervento — a quella prepositiva. Ma che cos'è, che cosa si intende esattamente con la parola .Tecnocity.? Lo abbiamo chiesto a Marcello Paclni, direttore della Fondazione Agnelli che del progetto è l'animatore. Il concetto preliminare per poter capire che cos'è •Tecnocity, è quello della terza •ondata tecnologica-, cioè questo grande processo di trasformazione che influenza oggi il modo di lavorare, il tempo libero, le relazioni con il prossimo, in pratica ogni aspetto della nostra vita. • Per poter agguantare questa ondata — sostiene Paclni — uno dei pochi strumenti che ha a disposizione il nostro Paese è proprio quest'area che la Fondazione Agnelli ha chiamato Tecnocity». ESettore Industriale produttivo. Qui r.ondata tecnologica, si manifesta maggiormente, con due profili ben precisi: il nuovo modo di fare 11 prodotto (ed è l'applicazione dei robots alle produzioni) e i nuovi prodotti. In questi ultimi rientrano le biotecnologie (tutti 1 .pezzi di ricambio, del corpo umano), le apparecchiature che facilitano le comunicazioni, l'elettronica dell'auto che sta trasformando dal di dentro questo prodotto che sembrava non dovesse cambiare mal, 1 computers, le stesse macchine da scrivere con memoria, che hanno rivoluzionato la professione della dattilografa. Dove nascono queste tecnologie. Nel mondo vi sono Paesi di punta sotto il profilo tecnologico, in particolare Usa e Giappone. Gli Stati Uniti devono questi forti successi ad alcune grandi aree del Paese che hanno saputo organizzarsi per tempo. Qucste aree si trovano soprattutto in California (Silicon Valley), intorno a Boston, in Florida e in alcune altre città degli Stati del Sud. L'esemplo degli Usa per gli italiani è molto più utile di quello giapponese perché quest'ultimo ha un meccanismo molto dirigistico ed è, quindi, lontano dalla nostra tradizione. In Italia l'area più adeguata fin d'ora è quella del Piemonte settentrionale che comprende — ha spiegato Paclni — Torino, Ivrea. Novara con Biella a fianco e con una ellisse Torino-Ivrea. • Quest'area l'abbiamo chiamata Tecnocity, ossia città della tecnologia, perché proprio qui si trovano i soggetti più attivi, di livello internazionale e quindi già capaci di un dialogo con queste aree, ossia le industrie e i loro cen¬ tri di ricerca». Sistema scolastico. L'industria è, pero, solo una parte di una reale città tee nologica. Altrettanto importanti sono le Università e l'intero sistema scolastico. In questo caso il discorso si fa più difficile. .Alle Università — sostiene il direttore della Fondazione Agnelli — dobbiamo chiedere una maggiore apertura verso le esigenze della ricerca tecnologica e migliori collegamenti con il sistema produttivo, soprattutto in direzione delle imprese minori. Alle Uniivrsttà dobbiamo anche chiedere di migliorare il livello qualitativo degli studi, presupposto indispensabile perché il sistema tecnologico-produttivo dell'area continui a restare sempre al massimi livelli'. La stessa richiesta vale per il sistema scolastico Poteri pubblici locali. Il terzo grande protagonista di un'arca tecnologica è rappresentato dal poteri pubblici locali. Ad essi spetta il compito di promuovere la soluzione di due fondamentali aspetti di una Tecnocity: la qualità della vita dell'area c un adeguato sistema di infrastrutture per migliorare la comunicazione sia fisica, sia d'informazione. «Per questo occorre, da una parte, rendere agevole l'uso di un aeroporto intercontinentale eliminando l'attuale strozzatura in cui si trova il Piemonte; dall'altra, promuovere e facilitare l'installazione di reti telematiche allinterno dell'area e un teleport. cioè una struttura in grado di garantire un flusso informativo con tutto il mondo, affidabile e a basso costo-. Collaborazione tra pubblici e privati. E' indispensabile perchè le cose possano essere fatte meglio. Un'occasione di proficua collaborazione sarebbe la costituzione di uno o due «incubatorl., cioè strutture in cui vengano forniti servizi di consulenza e di sperimentazione tecnologica e altre forme di aiuto finanziarlo, adeguato alle esigenze delle imprese nascenti proprio per alutare — come dice il termine — a nascere e a muovere i primi passi alle imprese tecnologiche avanzate. Banche e società finanziarle. Fra i protagonisti dell'area vanno citate, naturalmente, le banche e le società finanziarle. Sono, infatti, loro che devono risolvere il problema di fornire capitali anche con modalità nuove, come il venture capital, Renzo Villarc • 2/3 dei robot installati in Italia | » 1/2 dei laser di potenza installati nella CEE 4-

Persone citate: Agnelli, Renzo Villarc