Il segreto dell'ispettore Derrick? L'astuta varietà dei casi polizieschi di Ugo Buzzolan

Il segreto dell'ispettore Derrick? L'astuta varietà dei casi polizieschi Grande successo dei telefilm tedeschi con Horst Tappert, in onda su Raiuno Il segreto dell'ispettore Derrick? L'astuta varietà dei casi polizieschi Anche stasera su Raidue st presenta puntualmente nella fascia delle 19 L'ispettore Derrick: il racconto è intitolalo In tre con il morto e prende lo spunto da un cadavere trovato nella macchina che una signora ha Inviato al lavaggio e ingrassaggio.. Questo de L'ispettore Derrick è un fenomeno singolare. Si tratta di una gigantesca serie di telefilm polizieschi che vengono prodotti in Germania sin dal 1974, ininterrottamente: non è stato possibile saperne il numero esatto a tutt'oggi, ma non al dovrebbe essere lontani dai cinquecento-seicento «pezzi» di un'ora e un quarto ciascuno. L'affermazione in Germania 6 notevole, e costante da undici anni. A partire dall'80 la serie è stata anche esportata e ha avuto buone accoglienze soprattutto in Italia, e poi in Scandinavia, In Sudafrica e persino all'Est, In Ungheria. Non sono facili da capire i motivi del successo italiano, un successo tenace, tanto che Raidue nel quadro di scambi con la tv tedesca ha importa-' to diversi cicli, e ancora ne importerà. Protagonista dal 1974 — ma protagonista non è il termine esatto — Horst Tappert, attore di prosa che ha frequentato Schiller ma che deve a Derrick la notorietà: un signore di alta statura, massiccio, la testa piccola, gli occhi sgranati, le labbra a salsicciotto, 1 capelli imbrillantinati; a volte, per l'andatura un po' dinoccolata, lo si direbbe la controfigura non spiritosa di Jacques Tati; ha l'aria posata e metodica del teutonico funzionario che non si abbandona mal all'ironia; niente fumo, niente alcol, nessun hobby o sollazzo, donne neanche parlarne. I telefilm sono scorrevoli con regia anonima ma di abile mestiere; le trame, di regola, non sono né d'azione mirabolante, né psicologicamente sottili e complicate, sono gialli improntati ad un certo realismo quotidiano, impostati piuttosto bene, in modo tale da attirare e da In¬ curiosire, e sviluppati e conclusi secondo moduli sempre lineari e talora elementari e semplicistici: mai nessuna sfumata ambiguità, mai nes¬ sun rompicapo per lo spettatore. Ma c'è un'astuzia in tutto questo, ed è l'astuzia di offrire la varietà, ossia di raccontare ogni volta una storia di cronaca nera con personaggi, intrighi, ambienti sempre diversi, ed è la storia in primo plano, non l'ispettore il quale si l'affronta e la risolve ma stando sostanzialmente al margini e limitandosi al puri meccanismi di indagine, quasi discreto e grigio simbolo in panni umani della Legge e della Burocrazia a protezione del cittadini e a scorno del furfanti: è un protagonista che non è un protagonista, che si risparmia e si dosa e perciò resiste. Domani sera c'è — e sembra ormai fisso — un confronto fra Raiuno e Canale 5 sul terreno degli sceneggiati: su Raiuno la seconda puntata del thriller in quattro parti Un uomo In trappola di Vittorio De Sisti, e su Canale 511 mlniserial I Mannion. Il thriller ha avuto, domenica scorsa, un avvio un po' troppo dispersivo; poi si è ar¬ rivati al delitto e tutto si è rinsaldato e 11 racconto è diventato attraente; ma in quello la puntata si è chiusa. Ho detto e ripeto che spezzare un giallo fra quattro domeniche è un assurdo, si diluisce e si rovina la storia, e si allontana il pubblico che perde 11 filo della suspense. Contro 11 giallo nostrano c'è una produzione americana, / Mannion di Sargent e Dubin: ritratto di un rude Irlandese ribelle — gli irlandesi sono sempre ribelli — che neH'800 emigra dalla sua terra oppressa dagli inglesi, e negli Stati Uniti, dopo aspre lotte, dà inizio ad una schiatta di imprenditori miliardari. Girato tra Irlanda e America, è un feuilleton confezionato secondo le regole del pronto consumo, con passioni, amori, guerre, un abbondante pizzico di orgoglio nazionalistico nella dimensione convenzionale (e retorica) dell'uomo «che si fa da sé». Miniserial pieno di roba, ma che si esaurisce fra stasera e domani sera: gran vantaggio. Ugo Buzzolan 1 Manlons, storia di una famiglia irlandese emigrata in Usa: da sinistra David Soul, Linda Puri, Pierce Brosnam e Kate Mulgrew

Luoghi citati: America, Germania, Irlanda, Italia, Stati Uniti, Sudafrica, Ungheria, Usa