Protesso per il delitto Aquino Il regime protegge gli imputati proteste (e arresti) a Manila

Protesso per il delitto Aquino Il regime protegge gli imputati proteste (e arresti) a Manila Protesso per il delitto Aquino Il regime protegge gli imputati proteste (e arresti) a Manila NOSTRO SERVIZIO MANILA — Il generale Fabian Ver, capo delle forze armate delle Filippine, e altre 25 persone accusate della morte del capo dell'opposizione Benigno Aquino, assassinato il 21 agosto 1983 all'aeroporto di Manila, sono comparsi Ieri davanti al tribunale speciale. Dopo la lettura dell'atto d'accusa, gli Imputati hanno deciso di dichiararsi non colpevoli. Nel Paese, frattanto, si moltipllcano le proteste contro 11 trattamento di favore riservato agli accusati, molti dei quali sono militari, e per la protezione che assicura loro l'esercito. « Vosto onore, sono innocente», ha detto il generale Ver, 65 anni, da sempre fedelissimo del presidente Marcos, rivolto verso il giudice Manuel Pamaran il quale, dopo aver ascoltato le brevi dichiarazioni degli altri imputati, ha fissato per giovedì prossimo l'inizio del dibattimento vero e proprio. TOKYO — Il presidente Marcos ha ordinato mercoledì scorso l'arresto a tempo indefinito di una decina di oppositori al suo regime, tra i quali due personaggi del mondo dello spettacolo, molto popolari nelle Filippine e all'estero: 11 cineasta Lino Brocka e il regista televisivo Ben Cervantes. Gli arresti sono stati compiuti durante una manifestazione di protesta contro 11 regime e in particolare contro il trattamento di favore riservato ad alcuni generali sotto processo per 11 delitto Aquino. Gli arrestati sono accusati di «riunione illegale», reato teoricamente punibile con la pena di morte. Dopo la morte di Aquino, centinaia di manifestazioni si sono svolte a Manila. Lino Brocka è stato alla testa del movimento di protesta, giocando un ruolo importante nella mobilitazione degli artisti contro 11 regime e In quello che lui definisce «il risveglio dell'identità culturale dei filippini». Egli è stato altresì il promotore del boicottaggio contro un festival del cinema patrocinato da Imelda Marcos. Il cineasta, peraltro, non è 11 solo a protestare contro 1 privilegi di cui beneficiano, con 11 beneplacito delle autorità, i generali e i soldati implicati nel caso Aquino. In particolare il generale Ver, lontano parente di Marcos, è tuttora in libertà avendo pagato una cauzione di soli 1500 dollari. Nel contempo l'esercito ha rifiutato di consegnare ai giudici civili altri 23 imputati. Le autorità carcerarie avevano opportunamente fatto sapere che le prigioni erano troppe piene per poterli ospitare. In seguito a ciò, Agapinò Aquino aveva chiesto al governo di allestire una prigione speciale nella quale rinchiudere le persone accusate della morte di suo fratello. Roland-Pierre Paringaux Copyright «Le Monde» e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Benigno Aquino, Cervantes, Fabian Ver, Imelda Marcos, Lino Brocka

Luoghi citati: Aquino, Filippine, Italia, Manila