Il nuovo super-occhio in soccorso di Tiziano di Angelo Dragone

Il nuovo super-occhio in soccorso di Tiziano SOFISTICATE RICERCHE A VENEZIA Il nuovo super-occhio in soccorso di Tiziano DAL NOSTRO INVIATO VENEZIA — Anche tra gli storici dell'arte sono in aumento quelli che chiedono agli scienziati nuovi strumenti di indagine per la conoscenza- di un'opera, con tecnologie sempre più avanzate, che offrano metodi più sicuri e obiettivi nella documentazione come nello studio e negli interventi conservativi. Ieri' a Venezia Francesco Valcanover, soprintendente ai Beni artistici e storici, e Renzo Zorzi, direttore delle relazioni culturali della Olivetti, hanno presentato un nuovo strumento di 'indagine non distruttiva' (che cioè non comporta l'asportazione e quindi la distruzione di parti apprezzabili dell'opera). Deve considerarsi come il frutto prezioso della collaborazione in atto tra la Soprintendenza e l'industria di Ivrea. La Soprintendenza, subito dopo l'alluvione del 4 novembre 1966, senti la necessità di costituire un Laboratorio scientifico e un Gabinetto di documentazione, che offrissero serio e concreto supporto a ogni altro intervento conservativo e di restauro. Trasferito nel 1981 presso la Scuola vecchia della Misericordia e potenziato con l'intervento finanziario della Samuel Kress Foundation, 11 laboratorio costituisce certo, insieme con l'Istituto Centrale per il restauro di Roma, una delle strutture più efficienti, in questo campo, con tecnici particolarmente qualificati come il radiologo Paolo Spezzant, cui si deve la realizzazione di quest'ultimo progetto, e il chimico Antonino Bonarrigò, che hanno trovato piena rispondenza In specialisti della Olivetti quali Ferdinando , Augusti, Pier Luigi Bonatto e Anna Maria Puglisi. Si deve a loro se — dopo altri esami condotti sulla Tempesta di Oiorgione e altre opere di Cima da Conegliano, di Palma 11 Vecchio e su un disegno di Leonardo — su un cavalletto di una sala della Galleria dell'Accademia di Venezia ieri era stata posta la Madonna col Bambino (re cente dono Albertini). Si tratta di un'opera attribuita a Tiziano, che l'avrebbe dipinta verso il 1565, figurando come tale nel catalogo del 1616 della collezione dei marchesi Mazenta di Milano, e cosi generalmente accettata, anche se nel 1946 Roberto Longhi era portato a vedervi una copia da Tiziano di Jacopo Bassano. Su un particolare di questo dipinto s'era dunque puntato l'obiettivo di una telecamera della giapponese Hamamatsu, dotata di un tubo sensibilizzato per rilevamenti riflessografici ai raggi infrarossi, collegata a un convertitore «analogico-digitale» con speciale «interfaccia» che fa da modulo di controllo del sistema di ripresa e quindi con un normale personal computer M-20 (il complesso delle apparecchiature costa circa 30 milioni di lire), in grado di fornire il confronto tra le due immagini ricavate dall'opera d'arte: quella normalmente visibile della sua superficie e quella messa in evidenza dalla «riflettoscopia» (come l'hanno chiamata i tecnici in un linguaggio che risente della terminologia di origine anglo-americana). Questa si vale dell'identificazione dei diversi grigi che vengono determinati, tra il bianco e il nero, in una scala di 256 «livelli» (che le apparecchiature visualizzano tuttavia riduccndoli a soli otto livelli). Ed è quanto consente di individuare gli elementi figurativi, rifacimenti e restauri che si nascondono sotto la superficie del dipinto percepita a occhio nudo. Nel caso specifico, sotto la redazione definitiva della tizianesca Madonna col Bambino, si è constatata l'esistenza, accanto a una delle gambe del Bambino Oesù, di un volto umano (forse di una Maddalena) in atteggiamento di preghiera. Ed è un'immagine dagli inconfondibili caratteri propri delle figure di Tiziano al quale l'indagine attuata col nuovo procedimento riconferma dunque la paternità del dipinto. Ma attraverso l'apparecchiatura elettroscopica di recente messa a punto e destinata a una prima esposizione al pubblico alla Fiera mondiale delle Scienze e delle Tecnologie che si aprirà il 15 marzo a Tsukuba in Giappone (dove passeranno circa 40 milioni di visitatori provenienti da ogni parte del mondo) oltre all'immagine a colori del visibile digitalizzato e dell'infrarosso, può essere data anche l'elaborazione in colori convenzionali utile a mettere In maggiore evidenza i risultati della riflettoscopia. cosi come in certe indagini biologiche si va ricorrendo a dei liquidi di contrasto. L'importanza dei risultati raggiunti sta proprio nella possibilità di misurare — i tecnici dicono anzi «pesare» — i fenomeni, ben al di là della possibilità fisiologica anche del più efficiente occhio umano attraverso dati finalmente inoppugnabili. Ed è un passo di enorme importanza per una migliore conoscenza delle opere d'arte e la loro più consapevole tutela. Angelo Dragone

Persone citate: Albertini, Anna Maria Puglisi, Bambino, Jacopo Bassano, Paolo Spezzant, Pier Luigi Bonatto, Renzo Zorzi, Roberto Longhi

Luoghi citati: Conegliano, Giappone, Ivrea, Milano, Roma, Venezia