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// giorno di Haydn è narrato da Pidò L'Orchestra da camera di Vicenza // giorno di Haydn è narrato da Pidò TORINO — .Le Matin.. Le Midi-, .Le Soir.: questi 1 titoli parlniani dati da Haydn a tre sinfonie del 1761 ispirale, con discreto impiego di elementi illustrativi, ad altrettante parti del giorno. Le abbiamo riascoltate l'altra sera nel concerto tenuto all'Auditorium per l'Unione Musicale dall'Orchestra da Camera A. Pedrollo di Vicenza diretta da Evelino Fidò, un giovane torinese che si sta affermando brillantemente nel difficile cammino della direzione d'orchestra. In questi lavori del 1761, la forma della sinfonia non era ancora quella universalmente nota che giungerà a maturazione in seguito, per mano di Mozart e dello stesso Haydn: molti elementi, dalla presenza di un clavicembalo per 11 basso continuo al frequente Impiego di passi concertanti in cui emergono strumenti solistici, ricordano ancora lo stile del concerto barocco. La tematica, d'altra parte, e l'emancipazione dei fiati, per quanto ancora embriona¬ le, additano già gli sviluppi futuri, insieme ai colpi di scena, al gusto per il colorito sonoro, agli spunti popolareschi e alla capacità di conferire ad ogni lavoro una tinta unitaria. : -... - ■ rÙ La difficoltà per l'interprete consiste nel fondere Insieme questo mosaico di spunti espressivi e stilistici senza sacrificarne lo spirito e, per cosi dire, la disordinata vitalità. Impresa che a Pidò è riuscita assai bene. La sua concertazione, servita da un gesto preciso, ha rivelato pure un'attenzione «j accurata per i sottili particolari che animano la scrittura sinfonica di Haydn resa dall'orchestra con generosa dedizione. All'inizio della serata il pubblico aveva avuto modo di applaudire 11 primo violino. Giovanni Guglielmo che si e confermato un solista di primo piano nel Concerto in do maggiore HOb. VII n. 1, sempre di Haydn: e l'intesa con il direttore ha giovato felicemente all'efficacia espressiva dell'insieme. p> ga|_