Funzionerà Pautoporto dimenticato

Funzionerà Pautoporto dimenticato Funzionerà Pautoporto dimenticato A Susa - Il ministero delle Finanze ha concesso il posto doganale • Ora si attendono i 15 uomini L'impianto, pronto da giugno '83, è costato 8 miliardi e ingoia 2 milioni al giorno senza poter lavorare Comincerà finalmente a funzionare? L'autoporto di Susa, zona doganale in pianura per sveltire le operazioni del traffico attraverso il traforo del Fréjus, ha ottenuto finalmente dal ministero delle Finanze il tanto atteso decreto che istituisce la -sezione doganale di Susa dipendente dalla dogana di Torino.. La Gazzetta Ufficiale l'ha pubblicato nel numero 24 del 29 gennaio e i dirigenti della Consvsa, la società a capitale privato e pubblico che l'ha costruito, hanno tirato un sospiro di sollievo. Qualche mese fa, parlando dell'autoporto, avevamo denunciato: 'Sette miliardi gettati al vento.. Perché, dopo l'inaugurazione ufficiale fatta dal ministro Nicolazzl 1116 giugno 1983, l'impianto era caduto nel totale oblio: chi passava lungo la strada si domandava che cosa ci stesse a fare quella specie di cattedrale nel deserto. In realtà, fra Consusa, Regione, Finpiemonte, che la rappresenta nel capitale, e ministero deUe Finanze era in corso un fitto carteggio per ottenere l'istituzione del servizio dogana, senza 11 quale l'Impianto non aveva alcun senso. E nel frattempo le operazioni doganali in entrata e in uscita continuavano a svolgersi sul versante francese, In quell'autoporto che comincia a dimostrarsi un po' piccolo per 11 duplice lavoro. L'autoporto di Susa è costato circa 8 miliardi, può gestire subito un traffico di 230250 autotreni il giorno, quando saranno attivati gli altri 70 mila metri quadrati di par¬ cheggio potrà quasi raddoppiare la portata. Ha celle frigorifere, stalle e laboratori per i controlli sanitari di carni e animali vivi e fltosanltari per cereali, piante, sementi. Ma finora tutto era bloccato, tutte le porte sprangate. .E tutto ciò — dicono l'amministratore delegato della Consusa, dott. Calissano, e 11 dott. Pasteris, direttore generale della Finpiemonte — ci costa 2 milioni il giorno soltanto per interessi passivi.. Adesso potrà cominciare a lavorare? .Speriamo presto», dice il dott. Pasteris. Il decreto c'è, ma gli uomini non sono ancora stati destinati. Ne occorrono una quindicina, di cui 6 o 7 doganieri, gli altri Guardie di Finanza. Ma né la Direzione generale delle dogane, circoscrizione di Torino, né il comando della Legione Gdf hanno finora provveduto. Nel frattempo, però, il Comune di Susa ha individuato gli alloggi per l doganieri. Per i finanzieri, invece, c'è 11 progetto di trasformare in caserma un rustico in località «Traduerlvl» a cento metri dai piazzali dell'autoporto. La Regione è disposta all'acquisto e ai lavori di trasformazione permutando poi l'edificio ristrutturato con una proprietà della Gdf in qualche zona del Piemonte. Ma anche qui ci sono ritardi: la Guardia di Finanza non ha ancora risposto- Infine, un altro problema: in territorio di Giaglione, sul tracciato di uno dei lotti dell'autostrada per U Fréjus, ci sono alcuni massi con incisioni rupestri databili all'età del bronzo.

Persone citate: Calissano, Pasteris

Luoghi citati: Comune Di Susa, Fréjus, Giaglione, Piemonte, Susa, Torino