Il primo round in tribunale tra Patanè e un altro giudice

Il primo round in tribunale tra Patanè e un altro giudice Catania, processo per violenza privata e oltraggio Il primo round in tribunale tra Patanè e un altro giudice NOSTRO SERVIZIO CATANIA — Giudici alla sbarra, Ieri mattina, davanti alla prima sezione del tribùnule. Sul banco degli Imputati ti procuratore della Repubblica di Caltanissetta, Sebastiano l'alane, noto per le sue meliate antimafia (ha istruito, tra l'altro, 11 processo Chlnnlci), e l'ex presidente del tribunale nlsseno, Vincenzo AgRtl. da due mesi in pensione, accusati, rispettivamente, di violenza privata e oltraggio a pubblico ufficiale. Alla base della vicenda una controversia fra 1 due magistrati riguardante la lentezza di una procedura fallimentare a carico di un commerciante in odor di mafia; una disputa di poco conto sfociata però In un'accesa polemica tanto da provocare 11 ricorso di Patanè e Agati alla magi¬ stratura e il loro conseguente rinvio a giudizio Ma per conoscere il responso dei giudici occorrerà aspettare; apertosi ieri con l'interrogatorio dei due Imputati e l'audizione di alcuni testi, il processo è stato rinviato al 21 marzo per l'assenza di uno del due difensori del procuratore capo Patanè. Questi 1 fatti. E' il mese di novembre del 1980 e negli uffici del tribunale di Caltanissetta giace da tempo una pratica fallimentare riguardante un grossista di bibite sospettato di avere rapporti con esponenti mafiosi del Nlsseno. Il dottor Patanè, per sollecitare l'iter della pratica, si fa consegnare 11 relativo fascicolo dal tribunale, ma senza rispettare, a quanto pare, le procedure formali che prevedono una preventiva autorizzazione del capo dell'ufficio. E' l'esplosione di una polemica strisciante (già in altre occasioni Patanè aveva lamentato ritardi nell'attività del tribunale): il presidente Agati invia una lettera ai suoi superiori accusando Patanè di impossessarsi di documenti senza averne diritto, di ricorrere a vere e proprie forme di intimidazione (minacciando denunce o provvedimenti disciplinari) nei confronti del personale e dei magistrati troppo lenti, giungendo persino a chiedere all'Ordine dei medici la sospensione dall'albo di alcuni periti non troppo solleciti. Affermazioni gravi che conducono Patanè a querelare Agati; questi, per tutta risposta, «gira» la lettera incriminata alla magistratura provocando la messa sotto accusa anche "del procuratore capo. r. ca.

Luoghi citati: Caltanissetta, Catania