Gioventù allo sbando in Giappone? Dal governo un manuale pedagogico di Renata Pisu

Gioventù allo sbando in Giappone? Dal governo un manuale pedagogico Le autorità addossano alla famiglia il dramma dilagante della violenza Gioventù allo sbando in Giappone? Dal governo un manuale pedagogico DAL NOSTRO CORRISPONDENTE TOKYO — Trenta gennaio: muore .a Tokyo una bambina di il anni, Emiko Sazakt, seviziata dai compagni di scuola. Questa la prima versione. Ieri, 31 gennaio, alle sette di sera la polizia ha scoperto che è stata invece la madre, 39 anni, casalinga, moglie di un capo dipartimento dei vigili urbani della capitale, a strangolarla. «Era una bambina difficile, capricciosa, rispondeva sempre male», ha detto piangendo la donna, che soffre di esaurimento. A Chiba, a una cinquantina di chilometri da Tokyo, sempre nell'ambito della megalopoli, un bambino di 5 anni è stato ucciso da un compagno di 10 che lo ha costretto «troppo a lungo» con la faceta nella sabbia del campo giochi della scuola. «E' un caso tipico di non controllo della propria forza da parte del giovanissimi», hanno detto'gli esperti di psichiatria 'infantile. Per giustificare questa violenza incosciente? Sempre lo stesso giorno, il 30 gennaio, è morto, dopo sci giorni di coma, un insegnante di musica di 24 anni, preso a calci in testa da uno studente di 15 del quale i giornali non fanno il nome, essendo un minorenne. Un minorenne che prima di entrare in classe, quel giorno, si era scolato tredici bicchieri di whisky assieme ai compagni. «Un ragazzo d'oro, chi 10 avrebbe mal detto», hanno commentato i vicini di casa. Ma non basta: sempre 11 30 gennaio è uscito il primo volume della trilogia che il ministero della Pubblica istruzione dedica al tema: •L'educazione in famiglia oggi.. Si insegna, in questo primo volume, come educare i bambini da zero a sei anni; nel secondo e nei terzo, che saranno pubblicati a fine marzo, si tratterà invece dei problemi dell'adolescenza e della prima giovinezza. .E' davvero una giornata di lutto», /ninno commentato i giornali. Riferendosi ai tre morti o anche a questo manuale? Si legge nel preambolo del libro appena uscito: «Sono passati 40 anni dalla fine della guerra. 11 modello prevalente è quello della famiglia mononucleare con uno o due figli al massimo. Le madri lavorano, la maggioranza della popolazione vive in grandi agglomerati urbani, il benessere si è diffuso, non ci sono più regole per l'educazione della prole. Vi sono genitori troppo permissivi c condiscendenti, genitori troppo severi ed esigenti. Da una recente inchiesta risulta che il 90 per cento delle studentesse universitarie non ha mai preso in braccio un bambino piccolo: «Questo significa che le ragazze d'oggi devono essere educate a diventare madri.. Gid, devono essere educate dal ministero della Pubblica istruzione, il cui comitato di 19 esperti si dichiara convinto che «se nella prima infanzia manca un rapporto affettivo con la madre, il bambino ha forti probabilità di diventare un delinquente precoce». Era forse mancato l'affetto materno alla ragazza di 14 anni die si è impiccata in camera sua il 27 gennaio a Tokyo perché «psicologicamente torturata, dalle compagne di classe? Il giorno in cui la ragazza si uccise le compagne, che erano andate in massa a casa sua per tormentarla, avevano rinchiuso a forza la madre che tentava di intervenire in favore della figlia in uno sgabuzzino. Per quattro ore vi è rimasta la povera signora quarantenne, vissuta nel Giappone del benessere. Colpa sua se la figlia si è impiccata? La signora è giustificata o ingiustificata? Di questi tempi in Giappone si parla tanto della riforma del sistema di educazione. In realtà, stando alle statistiche, nel 1984 la violenza nelle scuole è globalmente diminuita rispetto al 1983 del 20,08 per cento, anche se si è fatta più efferata. La parola d'ordine comunque oggi è riformare: questo chiede il sindacato degli insegnanti. Il ministero risponde con la sua 'trilogia; addossando la massima parte della responsabilità alla famiglia. Renata Pisu

Luoghi citati: Chiba, Giappone, Tokyo