Nel pei si è acceso Io scontro su alternativa e nuove alleanze
Nel pei si è acceso Io scontro su alternativa e nuove alleanze Occhetto e Napolitano protagonisti (e antagonisti) al Comitato centrale Nel pei si è acceso Io scontro su alternativa e nuove alleanze ROMA — Molti contestano Occhetto, alcuni contestano lo stesso segretario Natta, molti altri l'approvano, e tutti parlano con grande passione in questo Comitato centrale comunista che sta discutendo un tema che ufficialmente non è all'ordine del giorno: bisogna andare avanti sulla via della «alternativa democratica» continuando a considerare il psl forza di sinistra e alleato recuperabile, oppure il psi sta subendo una mutazione genetica che impone ai comunisti di rivedere antiche certezze? Il tema è delicato e nessuno ha avuto il coraggio di porlo con chiarezza in questi termini. Achille Occhetto, profeta della «rivoluzione copernicana» che tanto scalpore ha destato nel pel, ci ha provato. E la «destra» del partito lo ha subito sfidato a dire chiaro quel che pensa, e dove vuole andare a parare: perché, ha rilevato provocatoriamente negli interventi di mercoledì e giovedì, sembra una gran banalità dire che «i programmi sono importanti». Ma anche 11 segretario Natta ha dato la sua copertura alle tesi di Occhetto, pur accettando alcuni «suggerimenti» dell'ala «morbida». E per questo si è preso le critiche di Oiorglo Napolitano (uno dei capi della «destra»), 11 quale dubita che la linea del partito sia oggi abbastanza chiara e caratterizzata. Si saprà oggi quale posizione prenderà 11 segretario al termine di questo assai animato dibattito. Ieri, i protagonisti sono stati Occhetto e Napolitano. La tesi di Occhetto (che sembra condivisa in buona parte da Natta) è che oggi, attorno a Palazzo Chigi, si sta formando una sorta di superpartito •che rappresenta alcuni interessi di gruppi dominanti». E' un potere .sempre più separato dai singoli partiti». 'Lottare contro questo processo non è una lotta contro il psi e neanche contro la de», sostiene Occhetto. Si tratta di ri- dare al partiti la loro funzione originarla nella società. Il pel deve trovare la via per .spezzare il continuismo della occupazione del potere e delle lottizzazioni» e per far questo, dice chiaro Occhetto, «non è sufficiente la predicazione astratta dell'alternativa». Occorre mettere tutti alla prova davanti a precisi programmi. Dir questo significa forse essere settari, ossessivi antisoclallstl, desiderosi di rompere a sinistra e aprire alla de?, si è chiesto Occhetto respingendo le critiche che lo hanno investito. E' stato, insomma, un modo abile per sfuggire alla pressione della cosiddetta «destra», che mirava a costringerlo ad abiurare l'alternativa. Olorgio Napolitano ba condiviso le critiche alla 'arroganza» e alle .prevaricazioni (del governo) nel confronti del Parlamento». Ma poi si è chiesto se 11 pei stia avendo una linea chiara, affermando: .Non credo che la risposta possa essere del tutto positiva». Il partito di Natta, dice di fatto Napolitano, si fa prendere dalle «spirali polemiche» e dalle .battaglie di rimessa-. Napolitano apprezza .gli elementi di chiarificazione» dati dal segretario per evitare equivoci. Non sarà il pel a far cadere la nozione di .forze di sinistra e riformatrici» e rimane ferma la linea di alternativa democratica, pur non mancando di prestare attenzione alle posizioni degne di interesse della de. Dietro Occhetto (e Natta) si sono schierati gli amministratori che hanno visto fallire le esperienze delle giunte di sinistra. Tra questi, Piero Fassino, segretario del pel torinese, 11 quale ha invitato a superare .formule tradizionali di alleanze» con una ini¬ ziativa «a furto campo». Il rilancio di una nuova alleanza a sinistra non potrà più passare «per la semplice riproposizione di un rapporto esclusivo a due», pci-psl. Tra 1 critici del segretario si è inserito anche 11 filosovietico Cossutta, che se l'è presa con qualsiasi cedimento al riformismo. Alberto Rapisarda ROMA — Il responsabile del Dipartimento sanità del partito socialista, Claudio Lenocl, ha inviato al ministri della Sanità e della Pubblica Istruzione una lettera In cui chiede «di portare nel più breve tempo possibile al Consiglio dei ministri il disegno di legge che introduce il numero programmato nella facoltà di Medicina».
Luoghi citati: Roma
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