Attenzione ai saldi «straordinari» dove c'è il trucco e dove l'inganno

Attenzione ai saldi «straordinari» dove c'è il trucco e dove l'inganno Attenzione ai saldi «straordinari» dove c'è il trucco e dove l'inganno dendo esposto quel bell'abito in lana-seta rosso con bordi neri, un motivo di bottoncini, una firma nota per completare il quadro, pagato circa mezzo milione e «ribassato» a 250 mila, o ti fai venire un collasso se non hai con te quelle SO mila lire necessarie per comprare una camicetta in seta pura che prima non avresti mai trovato a meno di 150 mila. C'è un terzo rischio perù, che é quasi un'abitudine: vedi la camicetta in vetrina, hai il denaro, entri nel negozio, chiedi alla commessa di fartela misurare, lei — sorniona — te la por¬ ta e non ti dice che non é della tua misura: quando scopri che te ne manca un palmo per riuscire a chiuderla, chiedi se per caso ce ne sia un modello analogo, lei — la commessa sorridente — ti dice si, te lo porta, lo indossi soddisfatta, chiedi svagata: «Il prezzo è lo stesso, vero?» ed ecco la botta: «Purtroppo no. questo è un capo regolare, costa 150 mila». Non c'è truffa. Non c'è trucco. Non c'è inganno. Ma nei saldi, a non saperne approfittare, c'è di tutto un po'. Se vai nel negozio abituale di fiducia, hai un vantaggio: conosci i prezzi retto. Che poi il consumatore riesca anche a concludere «un affare», è vero. La regolamentazione dei saldi che pone un limite di quattro settimane in un periodo ben circoscritto di circa due mesi è stata un gran soddisfazione. Ci sono stati tempi che tra vendite promozionali, vendite d'occasione, liquidazioni per chiusura di un esercizio (che dopo anni è ancora aperto) e «saldi», il cliente disaccorto rischiava d'impazzire. Fiorivano in ogni mese, in ogni quartiere, all' improvviso. E tutto era consentito, anche il colpo gobbo. Ora c'è almeno la si¬ praticati prima della grande fiera. Se dicono che lo sconto è del 50. puoi controllare, confrontare, decidere l'acquisto con oculatezza. Senza sorprese. Ma a lasciarsi accalappiare da una vetrina mal degnata prima di uno sguardo soltanto perché promette «ribassi incredibili» non c'è da fidarsi. Magari l'incredibile è che ha tirato fuori dalla retrobottega i rimasugli degli anni passati, ha preso un cartellino dei capi nuovi e glielo ha appiccicato sopra. Il negoziante serio mette in saldo soltanto pochi modelli, rimasti invenduti per taglia (troppo piccola, troppo grande o semplicemente sbagliata) o per colore (noli' assortimento ce ne sono alcuni che durante la normale stagione proprio non vanno, ma che in offerta speciale possono anche piacere). Guai a credere che ti offra a meta prezzo tutta 1" ultima collezione di tailleurs: e che venderebbe, a prezzo pieno, di qui a primavera? Dal ripostiglio inviolato anche dalle clienti più amate erro invece che tornano alla luce i modelli dell'anno prima o di due anni fa, l'invenduto sempre riproposto a prezzo, naturalmente, riveduto e cor¬ sizione ideale condizioni di salute (disturbi del cuore o dei bronchi, obesità, artrosi) e lo stesso letto (materassi troppo morbidi, ad esempio, che impediscono il rilassamento completo). Qualche ricerca sembra suggerire che i colori «freddi» (verde, azzurro) siano da preferire a quelli «caldi» (rosso, giallo) nell'induzione del sonno. In realtà le condizioni ottimali prevedono stanza buia e occhi chiusi, cosa che rende meno rilevante l'influenza dell'ambiente. Ciò che è veramente importante è definire una «formula di calma», come ad esempio allenarsi a percepire i propri arti come estremamente pesanti o praticare altre forme di concentrazione sul corpo o sui muscoli, ed è questo tipo di attività che consiglia una posizione di base perfettamente rilassata. L'esperienza insegna che esercitarsi a percepire il proprio corpo, o meglio, a permettere che il nostro corpo ci segnali la sua esistenza almeno in-fase di riposo, può essere un prezioso rimedio contro l'insonnia e contro il cattivo risveglio: troppo spesso lasciamo che sia la mente ad imporsi sul corpo, poiché ciò è richiesto dalle necessità sociali. Lasciamo che, almeno di notte, sia il corpo ad imporsi sulla coscienza e a consigliare le regole e le norme che lui ritiene più opportune. gio.be.