2010: colonie e laboratori tra i crateri

2010: colonie e laboratori tra i crateri 2010: colonie e laboratori tra i crateri L'amministratore Nasa James M. Beggs ha dichiarato di aspettarsi un ritorno alla Luna entro i prossimi 25 anni. E George A. Keyworth, consigliere scientifico di Beagan, ha detto di considerare le basi sulla Luna come la più ovvia e la più audace delle mete che si possano raggiungere partendo dalle stazioni spaziali. A differenza delle missioni Apollo. cui bagaglio tecnologico andò In gran parte perduto perché vennero trattate come fine a se stesse, le stazioni lunari verrebbero considerate In un contesto più ampio, non legato a progetti Individuali, ma riferito al futuro. L'anima di queste Idee è Michael B. Duke, capo delDivlslone Esplorazione il la Sistema solare al Johnson Space Center di Houston, ben spalleggiato dal collega Wendell W. Mendell. Il progetto dovrebbe Ingoiare, nell'arco di 25 anni, fra 50 e 90 miliardi di dollari. E' già stato stanziato un primo fondo di 75 mila, che ha finanziato una serie di seminari al Laboratorio nazionale di Los Alamos, nel Nuovo Messico, con la partecipazione di 50 scienziati, seguito da un Incontro all'Accademia nazionale di Scienze con 300 .teste d'uovo» per mettere a punto nuove Idee. Il problema più difficile, attualmente, è persuadere le diverse divisioni della Nasa a intraprendere ricerche In campi non troppo lontani dal progetto-Luna: un sistema ecologico chiu¬ necessari per sollevare i carichi fino alla Luna o alle orbite alte geostazionarie ora occupate dal molti satelliti. Questi carichi però Inizialmente potrebbero venir sollevati alle orbite basse dallo Shuttle. E l'energia per trasportarli da queste al livello geostazionario è grosso modo uguale a quella necessaria a spostarli dall'orbita geostazionaria alle vicinanze della Luna. Questi veicoli spaziali non ritornerebbero più sulla Terra, perciò non avrebbero bisogno degli scudi contro 11 calore né degli al:rl accessori indispensabili ìl ritorno nell'atmosfera. Potrebbero quindi far la spola fra le orbite Intorno alla Terra e quelle intorno alla Luna con carichi a pa¬ gamento o anche scendere sulla Luna. Questi veicoli per trasferimenti orbitali potrebbero diventare presto necessari per portare carichi paganti fino alla stazione geostazionaria. C'è già anche un Imprenditore aerospaziale interessato al progetto. La costruzione di una base lunare dovrebbe partire da una attenta misurazione dell'intera superficie da parte di una missione senza equipaggio, già pianificata, e di un'altra con equipaggioo per scegliere 11 luogo. Dovrebbe poi seguire l'allunaggio di moduli attrezzati per appoggiare equipaggi per periodi anche lunghi, in basi diverse, a grande distanza fra di loro. Il dottor Duke considera so, ad esempio, che potrebbe rendere una base lunare autosufflciente per cibo e acqua. Altri sostenitori del ritorno alla Luna lo giustificano con la prospettiva di mete pratiche e scientifiche, ad un costo non superiore a quello del programma Apollo, che con l'84 è arrivato a 73 miliardi di dollari. Lo sviluppo di una base lunare, suddiviso In parecchi decenni, non graverebbe sostanzialmente sul bilancio Nasa, Impoverito piuttosto dai costi dello Shuttle. Secondo il dottor Duke, la maggior parte dell'attrezzatura necessaria a questo progetto già esiste o è stata pianificata. Un'eccezione sarebbero i veicoli per 1 trasferimenti orbitali Indiscrezioni su un progetto segretissimo co etico alcune di queste proposte • un po' visionarle». Ancora più duro è 11 dottor James A. van Alien, colui che ha scoperto le fasce di radiazioni che circondano la Terra e che ora portano il suo nome: da tempo si oppone al forti costi delle missioni umane nello spazio, preferendo Invece le osservazioni scientifiche con mezzi senza uomini. Alcuni scienziati di punta sostengono che sulla Luna si potrebbero fare osservazioni ed esperimenti impossibili sulla Terra e probabilmente più difficili anche sulle stazioni orbitanti. Qualcuno ha proposto anche una batterla di telescopi ottici a molte miglia di distanza l'uno dall'altro, usati contemporaneamente, come già accade nel Ogni 26 milioni di ann la stella Nemesis può avvicinarsi molto ella nube di Oort. formata da milioni di comete 6u un*orblta lontanissima. La piccola stella compagna'del Sole, se esiste dovrebbe essere nel punto più lontano della 6ua orbita, a circa 3 anni luce di distanza. Nemeel6 (posizione Ira 1milioni di anni Nube di Oort Forse una stella nera causa periodic Nuovo Messico. Sulla Terra questo genere di osservazioni è impossibile a causa degli effetti dell'atmosfera. Le stazioni sulla Luna fornirebbero invece Immagini molto più dettagliate di qualunque altra possibile con 1 telelescopl convenzionali, dando una nuova visione, assolutamente rivoluzionarla degli oggetti nell'universo. Senza l'atmosfera né l'inquinamento delle aree urbane, la Luna offre speciali vantaggi agli astronomi ottici: la proliferazione di satelliti terrestri per la trasmissione di segnali televisivi e telefonici rende sempre più difficile per i radioastronomi osservare le emissioni dall'universo lontano. Un osservatorio radio potrebbe essere piazzato he distruzioni sulla Te

Persone citate: Alien, George A. Keyworth, James A., Johnson, Oort, Space, Wendell W. Mendell

Luoghi citati: Houston, Messico