Computer e mente

Computer e mente Computer e mente getti di colore diverso (analoghi alle «icone» o alle righe di un «menu»), ciascuno rappresentante una possibile operazione, e invita l'utente a concentrarsi su uno di essi. Il convertitore fa sapere al computer quale «pattern» di onda è stato messo e cioè quale oggetto l'utente ha scelto. Il metodo è ovviamente molto scomodo, perché bisogna «legare» fisicamente l'utente alla macchina, ed è piuttosto impreciso, perché 1 «pattern» non sono cosi facili da riconoscere e talvolta il computer è In difficoltà nell'interpretare 11 significato delle onde cerebrali. Ma la tecnologia del telecomandi (come quello del televisore) potrà risolvere il problema del fili, e l'Intelligenza Artificiale quello di riconoscimento del «pattern». Segue da pagina I allo Smith-Kettlewell Institute of Visual Sciences (San Francisco), un laboratorio specializzato in questo genere di ricerche, ha già messo a punto un prototipo. L'utente del computer si siede davanti allo schermo e il suo cervello viene collegato tramite due elettrodi a un convertitore che trasforma i suoi impulsi in codici comprensibili dal computer. Il modo in, cui si svolge la «conversazione» è ancora molto rozzo: il computer disegna sul proprio schermo alcuni og¬ Piero Scaruffi

Persone citate: Piero Scaruffi, Smith-kettlewell

Luoghi citati: San Francisco