Cagliari, ilproeesso ai 27 separatisti non €hiaris€e le domande inquietanti

Cagliari, ilproeesso ai 27 separatisti non €hiaris€e le domande inquietanti Cagliari, ilproeesso ai 27 separatisti non €hiaris€e le domande inquietanti Dalle risposte dei pentiti emerge una notevola carica di ingenuità nella loro strategia - Quale ruolo ebbero Gheddafi e il ps d'az? - Per il presidente della Regione il complotto fu ordito dai nostri 007 CAGLIARI — Farsa o piano eversivo? A dodici giorni dalla prima udienza, 11 processo contro 1 27 imputati accusati di aver organizzato un complotto per separare la Sardegna dall'Italia non ha ancora dato una risposta all'Interrogativo. Né alle altre domande che, prendendo spunto dalle tesi dell'accusa, attribuiscono un ruolo di primo plano nel progetto terroristico alla Libia del colonnello Gheddafi. Il dibattimento è andato avanti, per ora, tra conferme e qualche aggiustamento di tiro dei pentiti che hanno suscitato in più occasioni 11 sorriso per la carica di Ingenuità che emerge dalle loro ricostruzioni. Certo, qualcosa fu detto tra 1 «congiurati», vennero presi accordi. Una bomba esplose davanti all'ingresso degli uffici della compagnia di navigazione «Tirrenla», a Cagliari; un'altra carica di tritolo fu sistemata sotto un traliccio dell'Enel, a Guspinl (60 chilometri dal capoluogo isolano); ci furono altri attentati, Incendi, azioni dimostrati¬ ve. E poi lunghe discussioni su progetti che prevedevano anche 11 sequestro di militari americani che lavoravano nella stazione radar di Monte Arci, non lontano da Oristano. Ma sono proprio,1 plani rimasti allo stadio di intenzione, oltre alla povertà dell'elaborazione della proposta politica del gruppo che lasciano perplessi sulla fattibilità del complotto. Un indiziato che ha vuotato il sacco, dopo essere stato fermato, nel dicembre del 1981, con una busta colma di esplosivo mentre andava in libera uscita durante il servizio militare — il ventitreenne Felice Serpi — ha sostenuto in aula che 1 fuochi della guerriglia sarebbero stati accesi in Sardegna nella primavera del 1983. Scattò prima la retata. Ma davvero è pensabile che si potesse ritenere, sta scritto nelle carte dell'inchiesta, di mettere fuori uso 1 supersonici della base Nato di Declmomannu utilizzando archi e frecce esplosive, come ai tempi del Sioux? Non è quest'ultimo l'unico del psd'az, come presidente dell'esecutivo. Il riferimento all'inchiesta sul complotto separatista era trasparente. E Mells è passato al contrattacco. Interrogato nel mesi scorsi dal sostituto procuratore di Cagliari Walter Basilone, ha sostenuto che il coinvolgimento del psd'az nelle trame del congiurati fu una manovra dei servizi segreti. Ed ha indicato anche il nome di un presunto fiancheggiatore degli «007«, l'exslndacallsta della UH Giampaolo Pisano, tra gli imputati al processo aperto lo scorso 16 gennaio. Pisano ha reagito querelando Melis. Anche quest'iniziativa finirà In una bolla di sapone? Si vedrà. Intanto, si attendono le deposizioni dell'autotrasportatore di Terralba Salvatore Meloni e del professore di chimica all'Università di Sassari Balnzu Pillu, indicati come gli ideologi del plano separatista. Allora sarà forse possibile sapere se tutto fu una congiura da operetta o qualcosa di più. Corrado Grandesso particolare grottesco della vl:enda. I separatisti, per esemplo, avevano una grande necessità di armi: qualcosa acquistarono al «mercato nero», nell'isola, poi organizzarono anche viaggi a Oenova e a Milano. Partirono l'onnipresente Felice Serpi e Sandro Matzuzzl, un altro congiurato. Ma una volta giunti nella città della lanterna, 1 due pensarono soprattutto a diverti, si e ad acquistare una partita di magliette e di jeans. Ma il processo deve pronunciarsi anche su qualcosa di ben più Importante: 11 coinvolgimento o la strumentalizzazione del Partito sardo d'azione nel presunto progetto di destabilizzazione. E' un tema di grande rilevanza: a dimostrarlo basta ricordare le polemiche esplose la scorsa estate durante le trattative per la formazione della giunta regionale. Il segretario della de, Ciriaco De Mita, rivolse l'accusa di •mezzo terroristial sardisti, proprio mentre prendeva quota il nome dell'avv. Mario Mells, esponente eardo, un altro scandalo alla vigilia delle elezioni amministrative