INTERVISTA - Parla «la più bella voce» del teatro italiano

INTERVISTA - Parla «la più bella voce» del teatro italiano INTERVISTA - Parla «la più bella voce» del teatro italiano Salvo Randone: un uomo di qualità Incontrarlo è un'emozione. Perché non vuole parlare con nessuno. Arriva nel foyer del teatro trascinando brevi, pesanti passettini e supera lo sbarramento degli appassionati con uno sguardo rapito verso 11 mistero e 11 sacramento, come trasportato verso il gioco dolorosamente bello dei fenomeni. Subito i commenti: *Il maestro è nervoso, stanco- ■ E l'intervista? .Chissàn. Salvo Randone a 78 anni ha quell'aria di chi pinna di subire la vita avrebbe bisogno di farsi narcotizzare: ma è soltanto una prima impressione. • Venite il signor Randone l'i riceve». La luce rosa-ambrata dal camerino lo dipinge fra la cornice della porta. E' seduto, piegato un po' in avanti e fuma: piccole, rapide boccate. Sta di profilo, poi si volta. La maschera del grande vecchio sembra triste. Accenna ad alzarsi per educazione, poi si ripiega dentro il dimesso abito grigio di scena, e ci guarda dritto negli occhi. E' un momento: risucchia le sue ampie guance dal di dentro cosi che le labbra si rinserrano tonde in un tipico atteggiamento pensoso. L'espressione è quella intensa del San Matteo del Caravaggio che si può godere a Róma nella chiesa di San Luigi dei Francesi. • Non facciamo un'intervista per carità: parliamo, parliamo-. Ecco: é la più bella voce del teatro'italiano, quella che •evoca la parola profetica del teatro greco-latino- e quasi non importa più ciò che si dice, basta la malia del suono. • Non per scortesia, i-cdete, ma non posso ricevere gente che viene da me e chiede, chiede le cose più disparate e io dovrei rispondere su questo, su quello. Ma perché? Non è che non voglia, ma non so proprio che cosa rispondere: non so, non m'intendo Ma lei è un grande vero? • Non so. So che a questa professione ho dato la mìa vita. Ma sono tanto i-ecchio e malato e questa cappa degli anni mi pesa greve sulle spalle...-. Randone adesso parla senza pause e dona l'immagine della vecchiezza con gli occhi socchiusi, come intagliati sopra gote di rame sbalzato. Vittorio Gassman alla domanda se anche Carmelo Bene, Giorgio Albertazzi fossero dei grandi aveva risposto: «Ma no» dimenticate Salvo Rondone?-. Adesso un'altra emozione. Come quelle luci moderne che aumentano d'intensità via via che si ruota un pulsante cosi gli occhi di Randone. Li dischiude a poco a poco e si illumi¬ na tutto dal di dentro. Non ha più nulla del vecchio. • Io e Vittorio siamo legati da una grande stima reciproca-. Perché non è stato fatto senatore? • No. no. Mi hanno fatto l'onore di promuovermi Grand'Ufficiale. Mi basta. Sono soddisfatto cosi-. Ha un sorriso luminosissimo, da bambino. . Vede, come non amo le interviste, non faccio vita mondana, non v>edo nessuno, se non i pochi veri amici, non parteggio per nessuno, la politica non m'interessa. Diciamo che sono un "insocievole"». Avrà un parere su altri colleghi... • Ecco l'intervista. La domanda e poi io dovrei dare la risposta. Ma non so proprio che cosa dire. Non m'interesso di nessuno, non vedo più nulla da tanto tempo e anche, se volessi non saprei... Una cosa la posso dire però: mi sembra che adesso si voglia arrivare subito e Invece no. In questo mio mestiere sono rigorosissimo-. • Sono venuto a Torino con "Pensaci Giacomino" di Pirandello; non so chi l'abbia voluto, io avret preferito portare in scena il "Pane altrui" di Turghenlev. ma è andata così e coinè sempre cerco di dare il meglio-. Si muove sulla sedia, cerca con gli occhi il posacenere... •No. rio, faccio da me non scomodateti-. Si alza e ancora una volta non ha proprio nulla del vecchio. •Ma lo sono e tanto. E ho gli occhi malati e ho dovuto rimandare un'operazione di cataratta ma ho anche la moglie malata: ha subito Uìia frattura con degli interventi sbagliati e allora aspetto. Dopo penserò a me-. E il cinema? Un tempo aveva detto che 11 cinema era per i cretini poi aveva cambiato parere... «Si, è così. Mi divertiva. Ma non reggo più il ritmo. Ti fanno alzare presto, et sono i riflettori che mi fanno bruciare gli occhi, ti portano di qua e di là e ti fanno anche volare. Non ce la faccio più-. Però ha guadagnato molto: è ricco? Scrolla il capo: «jVo. Io sono poverissimo-. Ha qualche rimpianto? q pLa sua voce dal timbro nitidissimo assume i toni del ricordo: «JVo. Sono radicato nel teatro ed è vero che per questo amore non mi sono occupato di tante altre cose... qualche volta penso, at>rel potuto far questo o quell'altro ma il teatro è cosi importante Ci sarà un momento in cui si è fermato a fare un sunto della sua vita... «Si. Riguardo alcune, cose e dico: "Ma le ho fatte davvero io?" "Sotto io d^t'uero die ho fatto tutto questo? " Eppure sì: ci sono i vecchi giornali che lo dicono, deve essere vero no?». E l'amore? Un lampo nello sguardo: .L'amore è un dono di Dio e non sappiamo neppure se slamo degni di averlo... Poi c'è l'amore per le cose, per una dorma, per il lavoro... l'amore è una forma di carità umana-, E l'intelligenza? • Troppo abuso di questa parola. Per quanto riguarda il suo significato letterale rimando a voi che sapete meglio di vie...». La sua Sicilia? «Or(7iaf dopo tanti anni che vivo a Roma mi sento romano ma per le vacanze andavo giù. Poi è proprio lì che mia moglie si è rotta il femore e allora, sapete per scaramanzia...-. Come vive quando non lavora? • Brevi passeggiate e poi a casa. Si, ho degli amici: credo nell'amicizia- poche persone ma sicure-. E- felice? • No-. Contento? • No-. E' fatalista? • Io sono un grande pessimista. Devo vedere le coso in senso pessimistico così mi sento preparato al peggio, poi se non succede nulla meglio così-. Si alza. Ha una stretta di mano calda e sicura. Sorride tranquillo: 'Chissà quante cose von ho detto vero?». Ha qualche sogno insoddisfatto? In piedi, allarga le braccia e scandisce in un soffio: «SI, il grande sogno di morire in pace-. Ma non è vero. La vita, catturata dalla vita, ancora una volta Salvo Randone andrà a liberarla in scena. Nevio Boni

Persone citate: Carmelo Bene, Giorgio Albertazzi, Nevio Boni, Pirandello, Randone, Salvo Randone, Vittorio Gassman

Luoghi citati: Roma, Sicilia, Torino