Giorgio Cardetti con la cerimonia davanti al Prefetto assume ufficialmente la carica di Giorgio Cardetti

Giorgio Cardetti con la cerimonia davanti al Prefetto assume ufficialmente la carica Giorgio Cardetti con la cerimonia davanti al Prefetto assume ufficialmente la carica OGGI GIURA IL NUOVO SINDACO Tutti gli incarichi dei 18 assessori - Legale, urbanistica e bilancio a Santoni, Dondona e Re (pli) - Trasporti a Ravaioli (pri) - Progetti speciali, casa, cultura ad Alessio, Mercurio e Marzano (psi) ■ La giunta si riunisce domani, lunedi prossimo ci sarà il primo consiglio comunale « Attenzione per tutti e più per chi dissente» Novelli, « the day after » Domenica in famiglia Oggi, con ogni probabilità, con II giuramento davanti al Prefetto, Giorgio Cardetti diventa ufficialmente sindaco di Torino. Domani distribuirà gli incarichi (deleghe) ai 18 assessori. Il Consiglio sarà convocato per lunedi. Palazzo Civico si appresta a ricevere 11 nuovo governo. Stamane ci sarà una riunione operativa tra sindaco e assessori per decidere gli interventi da compiere In seguito al crollo di via Conte Verde. Il monocolore pei (sconfitto per 47 voti contro 31, comprensivo quello di Cerabona, assente Russo) ha già lasciato gli uffici. Per l'ex sindaco Novelli e per molti degli ex assessori si chiude una parentesi di dieci anni. L'addio, o arrivederci che sia. è triste e difficile per chi aveva lavorato a tempo pieno per l'amministrazione pubblica. Alla loro partenza coincide l'avvicendamento di molte segretarie. Cambierà qualcos'altro negli uffici civici? «Credo che le strutture del Comune — afferma il neoslndaco Cardetti — debbano essere rassicurate: non ci saranno atteggiamenti punitivi, si cercherà di dare a tutti la massima responsabilità e autonomia nelle specifiche competerne. E' ovvio che nelle segreterie dei vari assessorati ci vuole un rapporto di fiducia particolare, lo dimostra il fatto che in quegli uffici siano già stati fatti i bagagli-. Per la giunta resta valido l'interrogativo se il psdl entra o no. In settimana ci sarà una risposta definitiva. Il psdl ritiene, senza la de In giunta, di limitarsi all'appoggio esterno. Lo sostengono 1 romltiani, ma anche tra 1 nicolazzlanl c'è chi, come l'ex consigliere comunale Di Pietrantonlo, afferma che restare fuori dalla giunta consente, pur collaborando all'interno della maggioranza, più libertà di giudizio. Il consigliere comunale Baldassarre Furnarl. social¬ Dopo la crisi in democratico di Nicolazzl, resta, comunque, disponibile ad assumersi incarichi esecutivi. Non è cosi per Terenzio Magnano (11 terzo, il ministro Romita, è impossibilitato). Prl, pli e psl, !n attesa della decisione del psdi, hanno stabilito di lasciare senza delega l'assessore Rolando e di accorpare due deleghe (casa e opere pubbliche) in un solo amministratore. Altra questione da risolvere: all'interno del prl c'è chi non è d'accordo su incarichi di governo per tutti e tre i consiglieri; 11 pli e il psi hanno sul banchi come capigruppo, rispettivamente, Giorgio Cavallo e Giuseppe Rolando. Pare che il prosindaco Franco Ferrara abbia manifestato l'intenzione di rinunciare alla delega «commercio-, per continuare a fare, anche, 11 capogruppo del pri. Problemi a parte, ecco l'organigramma del tripartito psl-pli-pri. nell'ambito della maggioranza condivisa con de e psdi. FU (4 assessori). Affari legali al vlceslndaco Ferdinando Santoni; urbanistica e arredo urbano a Bepl Dondona; polizia urbana a Luciana Jona; bilancio e patrimonio a Piergiorgio Re. Prl (3). Trasporti ad Aldo Ravaioli; commercio a Franco Ferrara; stato civile a Beppe Lodi. Psi (11). Progetti speciali ed edilizia privata a Silvano Alessio; personale a Ermanno Bonlfetto; casa e opere pubbliche a Domenico Mercurio; ecologia ad Antonino Romeo; cultura e verde a Marziano Marzano; sanità, assistenza e decentramento ad Aldo Olivieri; istruzione a Carla Spagnuolo: lavoro e formazione professionale a Franca Presi; tempo libero, sport e turismo a Elda Tessere; economato e iniziative internazionali a Franco Mollo; senza delega Giuseppe Rolando. I. bor. Comune i responsa '82? Scrisse una lettera a un giornale per dire che «no/ de//a sinistra lombardlana (...) abbiamo scelto tra II 'vero centrosinistra' e la 'vera alternativa' Indicate da Craxi. Abbiamo scello, e non da ora — diceva —, per l'alternativa, per la quale mancano certo le condizioni, numeriche e politiche, ma per le quali crediamo II psl debba lavorare concretamente». Cos'è che ha cambiato il suo parere, visto che a Torino guida una maggioranza formato «pentapartito»1 «Da allora sono cambiate molte cose tra comunisti e socialisti a Torino. Credo che il psl, o almeno lo, non abbia cessato di lavorare per tenere aperto un discorso a sinistra. Lo abbiamo dimostrato sostenendo dall'esterno un monocolore pel. E' slafo l'atteggiamento del pel a Incrinare I rapporti da un lato non comprendendo I nuovi problemi della città, dall'altro preterendo la propaganda e la raccolta del consenso a danno del socialisti anziché ricercare le ragioni dell'unità. Quanto alla nuova maggioranza: è nata da una proposta del laici e dei socialisti, la de ha dato la sua disponibilità, sarebbe sleale non tenerne conto, è un rapporto che si esprime con una giunta composta da pri-pli-psl: lavorerà tino alle prossime elezioni, poi ci sarà II voto». E poi? 'Poi si vedrà». Alla sua elezione, parlando del bilancio ha detto che dovrà contenere anche indicazioni per il futuro, quali? «Un segnale: dirottare le spese di consumo, non indispensabili, In favore di Investimenti che creino occasioni di lavoro, oppure per sussistenza verso I più deboli». Ha lanciato una sfida: «sarò attento alle ragioni di chi consente e di più a quelle di chi dissente», che significa? «In democrazia governa la maggioranza, ma nessuno ha in mano la verità, un democratico sensibile deve saper ascoltare chi protesta». Lei veste casual, continuerà a farlo da sindaco? «Non vorrei dare l'impressione di snobbare, mi sa che la giacca e la cravatta la metterò, almeno nelle cerimonie ultielali. In Usa Reagan può presentarsi con gli stivaletti, vestito da cowboy, qui in Italia, purtroppo, c 'è una concezione ancora troppo paludata». . . " Li Bh Il telefono squilla In continuazione. Alla porta un telegramma via l'altro. Giorgio Cardetti, nella sua abitazione, in una via tranquilla del centro, ha conosciuto la prima disturbata domenica da Bindaco: «è un Incarico che ti cambia la vita*. Ha 41 anni, nato — per gli amanti degli oroscopi — il 25 giugno, sotto II segno del Cancro. Laureato, giornalista Rai (caposervizio, attualmente In aspettativa), sposato con Adriana Corti, Insegnante, ha una liglia, Eva, di 12 anni. Il battesimo l'ha avuto -atta Novelli». Come il suo predecessore è stato costretto a correre, alle 23 di sabato, per il crollo di una casa, in via Conte Verde. Dieci anni (a, a luglio, Il sindaco comunista si era precipitato in corso Regina per la caduta di un balcone. Una decina di famiglie erano stale sistemate in pensione a spese del Comune. Con II tempo crescono anche I disagi, questa volta Il sindaco socialista si è dato da fare per una ventina di famiglie. . A che cosa ha pensato? «Mi sono rimaste Impressionate due cose. La prima: continuano I crolli, è la dimostrazione che sul problema della casa si è sbagliato, aveva ragione Russo. La zona è nel piano di recupero, perché non sono stati demoliti quel ruderi? LI non ci sono pregi da salvare. Ci vuole un censimento di tutte le case private da abbattere. La seconda Impressione: non c'è un servizio di pronto Intervento». Fuma nervosamente una «superiliter», risponde al telefono, va ad aprire la porta, riprende l'intervista. Anche lui come Novelli, da buon giornalista, è abituato a far le domande; da intervistato è pronto alla risposta da titolo se gli si offre l'occasione. E' affezionato al suo mestiere? «Mi place, ma la politica richiede II tempo pieno». Come dev'essere un giornalista? «Non dev'essere fazioso, deve tornire gli elementi perché sia la gente a decidere». E' un mestiere che aiuta a diventare sindaco? «Sembra di si» e sorride. Questo Novelli: c'è anche analogia, come si è visto. Il confronto gli pesa? Cardetti si è presentato come tutt'uno con la giunta, Novelli, invece, è stato un leader. Non ha timore che nella gente lei appaia come la persona re¬ sasi disponibile alla cacciata del suo predecessore? «La caduta di Novelli è dovuta a una crisi interna alla giunta e al pei. Il sindaco Novelli ha caratterizzato un determinato periodo di Torino, epoca che, però, non si è conclusa l'altra notte, ma il giorno In cui si è dimesso il governo organico pcl-psi. Se I comunisti avessero avuto la capacità di comprenderlo molte cose sarebbero andate diversamente». Cardetti, dopo una brevissima esperienza con i radicali (Anni 60), nel '64 si Iscrisse al psdi, e con l'unificazione psdi-psi (nel '66) diventò socialista. Prima segretario dei giovani, consigliere comunale nel 74, quindi assessore nel 75, poi capogruppo nel 79 e infine segretario regionale nell'84. Una carriera sempre nella sinistra lombardiana del psl. Signor sindaco, ricorda l'ottobre p p ." , , Luciano Borg bili dei partiti guardano con attenzione al 12 maggio hesan PRETURA UNIFICDI VERONA N. 411/84 esse. Il Pletore di Verona. In data 3-7-84. ha pronunciato la eeguonte sentenza nel procedimento penale a carico di Zanardi Davide n. 17-11-61 a San Bonifacio, già res. a Belfiore d'Adige, di fatto Irreperibile; imputalo del reato p. e p. dagli art. 81 Cpv; C.P. e 116 R.D. 21-12-1933 n. 1736. per aver emesso con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso I seguenti assegni privi di coperlura. ass. delia Banca Agr. Mantovana di Nogara di L. 6.000.000. In Verona II 12-12-1982; ass della stessa banca di L. 6.000.000 In Modena II 30-12-82. Fatto grave per l'ammontare degli Importi. (Omissis) condanna l'imputato alla pena di lire 800.000 di multa. Spese Divieto di emettere assegni per anni uno e pubblicazione per estratto sul quotidiano «La Stampa». E' contorme. Verona. 14 dicembre 1984 COMUNE DI USSEG Provincia di Torino CAP. 10070 Pubblicazione del Plano regolatore generale comunale ■ Vlarlante definitiva (Deliberazione C.C. n 100 del 30-11-1984) IL SINDACO Ai sensi e per gli effetti della legge regionale n. 56 in data 512-1977 e successive modificazioni e integrazioni: AVVISA che gli atti inerenti il Piano Regolatore Generale Comunale, variante definitiva, adottato ai sensi della legge, saranno depositati in libera visione nel Palazzo Comunale Ufficio di Segreteria a far data dal 28-11985 fino al giorno 27 febbraio 1985 durante le ore di Ufficio e cioè dalle ore 9 alle ore 12 di tutti i giorni feriali, assegnali26-1-85. IISindaco Domenico Perlno Bui COMUNE DI LE Provincia di Torino CAP. 10070 Pubblicazione del Plano Regolatore generale comunale ■ Progetto preliminare ■ D.C. n. 61 del 9-11-1884 IL SINDACO Per quasi 10 anni è stato sindaco di Torino. Mancavano pochi mesi per raggiungere II traguardo. E forse non si sarebbe rlpresentato alla corsa del 12 maggio per la poltrona di primo cittadino. Invece tre mesi prima della scadenza elettorale Diego Novelli ha lasciato Palazzo civico cedendo il posto al socialista Giorgio Cardetti. Non gli è riuscito di battere il primato del democristiano Amedeo Pevron, sindaco per 11 anni dal 16 luglio '51 al 19 febbraio '62. Che cosa dice Diego Novelli di quel che è successo? Che cosa pensa di fare? Si ripresenterà alle amministrative di maggio? O si dedicherà all'attività di partito e a tempo pieno a quella di eurodeputato? Sono passati tre giorni dall'ultima seduta del Consiglio comunale, quella dell'addio. Nella sua casa inondata di sole, nel cuore del vecchio Borgo San Paolo, dove è nato 54 anni fa, non vuole rilasciare interviste. Non sta bene, una leggera influenza lo infastidisce. Se la trascina da una settimana. Venerdì sera stava peggio del solito. Si lascia scappare: «Se non fossi andato in Consiglio, chissà cosa avrebbero detto». Ma si ricorda di essere un giornalista e allora decide di rispondere. Novelli, «ara capolista pel II 12 maggio? «Tutto dovrà essere deciso dagli organi dirigenti dopo la consultazione che avverrà in tutte le sezioni del mio partito. Non è una decisione che può essere presa solo da me. Capisco che oggi la situazione è diversa da quella di un mese fa». Se non il fossero dimessi Russo e Cerabona... «Se non ci fosse stata la crisi di giunta pensavo di chiedere di non essere più impegnato. Sono però decisioni che non possono essere unilaterali. Ritengo che uno debba potersi esprimere anche secondo le valutazioni personali. Milito da tanti anni in una forza politica e quindi ritengo che la decisione debba essere collegiale». Dopo dieci ennl di mestiere di sindaco... «Ho sempre rifiutato la dizione del mestiere di sindaco. Non l'ho mai considerato un mestiere, ho sempre calcalo di assolverlo nel modo più totale ATA Il Dir. S6zione Cervino E GLIO Titoli: taglio unico da un'obbligazione avente un valore nominale di Lire 5 milioni. Godimento: 1° febbraio 1985. Interesse annuo: 12.50?'ó pagabile in rate annuali uguali posticipate scadenti il 1» febbraio di ogni anno. Rendimento effettivo netto annuo in relazione al prezzo di collocamento: 12,89 %. Fondo per acquisti: la B.I.R.S. ha dato mandato irrevocabile a Mediobanca di acquistare in borsa, per suo cento, ad un prezzo non superiore alla pari (100%), sino a capitale nominale Lire 3 miliardi di obbligazioni per ognuno dei primi tre anni di vita del prestito e cioè, complessivamente, capitale nominale Lire 9 miliardi. Le obbligazioni cosi acquistate saranno ammortizzate. Rimborso: salvo quanto sopra previsto, alla pari in un'unica soluzione il 1" febbraio 1992. Non è prevista la facoltà di rimborso anticipalo. Servizio del prestito: il pagamento delle cedole ed il rimborso dei titoli avranno luogo in Lire italiane, senza spese pei l'obbligazionista, presso gli sportelli in Italia degli Istituti sottoindicati. Esenzioni fiscali: i titoli obbligazionari di cui alla presente offerta sono equiparati, agli effetti tributari, a quelli emessi dallo Stato; pertanto, ai sensi delle vigenti leggi, sono esenti da ogni imposta presente e futura. Garanzie: la B.I.R.S. è impegnata, per tutta la durata del prestito e fino al suo totale rimborso, a non accordare ad altri creditori obbligazionisti garanzie speciali (eccettuate le ipoteche o altre garanzie stabilite su beni acquistati dalla B.I.R.S. per assicurare il pagamento del prezzo di acquisto totale o parziale di tali beni) senza farne beneficiare ugualmente i possessori delle obbligazioni di cui al presente prestito. "Altre prerogative: in virtù del combinato disposto della legge 6 dicembre 1965, n. 1380 e del R.D. 28 aprile 1910, n. 204, le obbligazioni sono comprese fra i titoli sui quali la Banca d'Italia e autorizzata a fare anticipazioni. Possono essere accettale quali depositi cauzionali presso le Pubbliche Amministrazioni e sono ammesse nella copertura deile cauzioni legali e delle riserve matematiche delle Compagnie di assicurazione. Quotazione alle borse: le obbligazioni sono ammesse di diritto alle quotazioni presso le borse valori italiane; la B.I.R.S. richiederà la quotazione delle obbligazioni rappresentanti il presente prestito alle borse valori di Milano c di Roma. MIE della metropolitana e di tutte le polemiche che ci tono (late. «Secondo l'opposizione abbiamo sbagliato tutto e fatto poco di buono, secondo me è una posizione poco intelligente perché non è credibile un attacco cosi frontale, soprattutto in questo ultimo periodo. Per i trasporti voglio ricordare che la società metropolitana è stata sciolta nell'autunno 75 con 79 voti favorevoli e un astenuto: Magnano, presidente della società stessa. Gli altri erano tutti consiglieri, compresi de, liberali e repubblicani. Non abbiamo buttato a mare i progetti di altri. E' stata una decisione unanime: dopodiché è stato elaborato un piano tra i Trasporti Torinesi e il Comune che ha avuto come protagonisti principali proprio i compagni socialisti. Ora non so, se si rimangiano tutto, per seguire gli orientamenti della de. del pri e del pli...». Prima del '60 In Comune come giornalista, poi come consigliere e Infine come «Indaco: 30 anni di lavoro, compresa l'attività giornalistica a Palazzo citrico. Cosa ne pensa delle giovani leve? «Ci sono dei giovani validissimi. Uno dei motivi delle mie riflessioni sul fatto di ricandidarmi era dovuta proprio al fatto che bisogna dare spazio ai giovani che vengono avanti». Due giornalisti • Palazzo civico: prima lei, ora Cardetti. Cosa ne pensa politicamente del nuovo sindaco? «Me lo ricordo ancora giovane socialdemocratico con Magnano; è una persona intelligente, attenta, politicamente un po' tormentata». Altri atanno crescendo? SI parla molto di Ravaioli, repubblicano. «E' un rappresentante degli industriali. Visto che in quell'ambiente ha avuto dei successi, è presidente dell'Anima, vuol dire che ci sa fare. Parliamo del prossimo futuro. •Ho il comitato centrale mercoledì e giovedì a Roma, poi ho il gruppo parlamentare. Ne ho da fare». Ma mercoledì mattina c'è anche Zampini e II prooesso. Dovrà andarci come testimone. «Certo che ci andrò. L'eppuntamento è per le 10,30 davanti al presidente Caplrossi». Et M Diego Novelli, sindaco per -10 anni e completo con i limiti, le carenze e anche con il margine di errori che ciascuno di noi può avere». L'accusano, dopo lo scandalo delle tangenti (2 marzo '83 n.d.r.), di esserli voluto imporre come sindaco. «lo e la giunta ci siamo dimessi. Non mi sono affatto Imposto. Ho aspettato delle soluzioni alternative. Cosa volevamo? Consegnare la città al commissario? E non è vero che la giunta sia rimasta immobile per un anno e mezzo. L'amministrazione ha attivato oltre 200 miliardi di investimenti. La si può accusare di immobilismo? Un bilancio di questi dieci anni. «I bilanci non tocca a me tarli, tocca agli elettori, non sono un commesso viaggiatore che va in giro a vendere la sua merce». Parliamo del plano del trasporti, Ernesto Marenco OFFERTA AL PUBBLICO DI LIRE 100 MILIARDI DI OBBLIGAZIONI 12,50% 1985-1992 *<VlOM I tl> BANCA INTERNAZIONALE PER LA RICOSTRUZIONE E LO SVILUPPO - B.I.R.S. WASHINGTON D.C. La Banca Internazionale per la Ricostruzione c lo Sviluppo (B.I.R.S.), in virtù dell'autorizzazione accordatale dal suo Consiglio di Amministrazione con deliberazione in data 22 gennaio 1985, ha deciso di emettere un prestito obbligazionario di Lire italiane 100 miliardi, costituito da n. 20.000 obbligazioni del valore nominale di Lire 5 milioni l'una, aventi le sottoindicate principali caratteristiche. Queste obbligazioni vengono offerte al pubblico da un Consorzio bancario diretto dalla MEDIOBANCA. PRINCIPALI CARATTERISTICHE DELLE OBBLIGAZIONI MODALITÀ E CONDIZIONI DI COLLOCAMENTO L'offerta al pubblico avviene al prezzo di 98,25% (per obbligazioni da nominali Lire 5 milioni l'una); il pagamento delle obbligazioni sottoscritte dovrà essere effettuato il 31 gennaio 1985. La consegna dei titoli obbligazionari avverrà presso l'Istituto che ha ricevuto la sottoscrizione. Le prenotazioni saranno accettate dal 28 al 31 gennaio 1985, salvo chiusura anticipata senza preavviso, e saranno soddisfatte nei limiti del quantitativo di titoli disponibile presso ciascuno dei seguenti Istituti: BANCA COMMERCIALE ITALIANA . CREDITO ITALIANO - BANCO DI ROMA - BANCA NAZIONALE DEL LAVORO - ISTITUTO BANCARIO SAN PAOLO DI TORINO . BANCO DI NAPOLI BANCO DI SICILIA - MONTE DEI PASCHI DI SIENA - BANCA NAZIONALE DELL'AGRICOLTURA CASSA DI RISPARMIO DELLE PROVINCIE LOMBARDE - BANCA POPOLARE DI NOVARA 8