Affetto e commozione per il ritorno in campo del polacco a Cremona

Affetto e commozione per il ritorno in campo del polacco a Cremona Affetto e commozione per il ritorno in campo del polacco a Cremona De Amicis ha aiutato Zmuda «Ero e sono tran dal nostro Inviato GIAN PAOLO ORMEZZANO CREMONA — Ad un certo punto, dopo CremoneseSampdorla 1-1, ci venne da chiederci se non stavamo giocando ad un gioco troppo facile e protervo, quello della emozione-commozione per Wladislaw Zmuda, polacco di Lublino, 30 anni e mezzo, calciatore milionario anche se non miliardario, bello alto forte e tranquillo (è sosia psicofisico di Facchetti). nonché, da ieri, titolare fisso della Cremonese, nel ruolo non difficilissimo di libero. Non stavamo esagerando nella partecipazione fervente alla sua odissea, con tutto 11 daffare emo-commotlvo che c'è,, nel mondo d'oggi, per tanta disgrazlatlsslma gente? Lui stesso ad un certo punto sembrò suggerirci il disimpegno: -Ero tranquillo e sono tranquillo: mentre non giocavo in Italia, e mi sentivo bene per giocare, sono finito una decina di volte nella nazionale polacca. Adesso comincio anche con la Cremonese, tutto qui; Tutto qui: un ipermeniscato, con complicazioni ai legamenti, fa una partita intera nel nostro campionato, si prenda nota del fatto statistico e si tiri avanti. 81, però , Zmuda stava un po' sulla nostra coscienza calcistica e anche paperonesca, un giocatore acquistato (tre stagioni, anzi 29 mesi fa dal Verona) e quasi mal fatto giocare, un bell'atleta usato soprattutto per interviste su Boniek, un gioiello del calcio internazionale non incastonato nel nostro molto e troppo oro. Ieri, finalmente, Zmuda ha esordito a tempo pienissimo, quillo, pronto per il futuro» - Ha giocato benino (ma ha anche rischiato un'autorete) ha giocato benino (non bene, non benissimo come pure molti nel dopo partita hanno proclamato), ha chiuso una sua vicenda che era un tormentone e ne ha aperta un'altra. Il calcio italiano gli deve questa rapida vacanza nella poesia: dalla prossima domenica Zmuda verrà fischiato, verrà scalciato, {scal¬ destro, legamenti al piede destro, una lunga vicenda stampellosa. Operazioni, ricostruzioni, convalescenze, certificati medici incapaci di forzare anche il muro delle paure. La sua mezza fuga In America, sei settimane con 1 Cosmos, il ritorno in Italia e la scoperta di essere ormai uscito dal nostro parco stra- nlerl, 11 reintegro burocratico grazie a Luzzara padrone-padre della Cremonese, 11 farisaico referendum fra le squa-, dre di A, alla fine il si, purché Zmuda giocasse soltanto nel girone di ritorno. Dopo un minuto e mezzo ha toccato la prima palla, facilissima. Dopo neanche due minuti e mezzo ha rischiato l'autorete: entrata sballata su cross di Scanzianl, palla a candela, traversa. 'Cose che possono capitare a tutti-: cosi lui; dopo. Poi una partita normanna, facilina. Pochissimi colpi di testa, inutili i suoi 1 e 90. Primo fallo su Pari al 34'. Qualche cosa bellina, ma in tranquillità. Alla fine gli hanno regalato un violino in miniatura, la riproduzione dello Stradivario massimo, opera di Conia, ungherese liutaio a Cremona. Tante domande, sintetizziamo le sue risposte: •Prima volta che giocavo veramente con i miei compagni, da quindici giorni ci si prepara in palestra e prima c'era stata la sosta natalizia. Quando potremo allenarci insieme su campi veri sarà un'altra cosa, per me per loro per la Cremonese. Sto bene, la gamba tiene perfettamente. D'altra parte se mi convoca la Polonia è perché sono a posto: anche a Pescara, contro l'Italia, nella mia 81° partita internazionale, mi pare di averlo provato. No, nessuna preghiera speciale: sono credente, ma penso che il buon Dio sia già con me regolarmente, non debba essere scocciato in circostame speciali. Ringrazio si capisce tutti, a cominciare dal signor Luenara. Sono pronto per il futuro, anche stopper se il signor Mondonico vorrà. Non ho paura di nlentef adesso». cerà, insomma sarà un perfettissimo figlio di buona donna nel calcio forse più bello, sicuramente più gaglioffo del mondo. Ma Ieri è stato un suo inevitabile deamlclslzzare ed un nostro automatico vlspateresare intorno a lui. La sua vicenda, menisco al ginocchio destro, distorsione al piede lUrin '■ Milano. Grande giornata per Zenga e Tancredi: ecco il portiere dell'Inter esultare dopo aver salvato con un bell'intenerito il successo dei nerazzurri contro l'Atalanta parando il rigore di Magrin

Persone citate: Boniek, Conia, De Amicis, Facchetti, Magrin, Mondonico, Pari, Zenga