La rassegna canora di Sanremo è sempre seguita dal pubblico della tv

La rassegna canora di Sanremo è sempre seguita dal pubblico della tv La rassegna canora di Sanremo è sempre seguita dal pubblico della tv Questo è un festival da 24 milioni Favorevole anch Nino Manfredi nel film Operazione San Gennaro ruba un tesoro con la complicità di un gruppo di poco fidati americani. Questi nutrono molti timori relativi alla fuga: come si fa a scappare per le strade di Napoli con gioielli per miliardi nella borsa senza essere notati? Manfredi li rassicura: è la sera della finale del Festival di Sanremo, e per l'occasione in tutt'Italia la gente è davanti alla tv. Nessuno, a meno che non sia obbligato a farlo, si sognerebbe di perdere la finale dello spettacolo più amato dal telespettatori della Penisola. La fuga è indisturbata, e per strada i trafugatorl del tesoro non incontrano anima viva. Il film è del 1966. e le affermazioni che cita riguardo all'affezione che il pubblico riporta nel confronti del festival sono un po' Ingrandite, ina certamente veridiche. Sono valide ancora oggi? Probabilmente si. Sanremo In tv si è sempre collocato (almeno per quanto riguarda la serata finale) al primi tre posti nelle classifiche annuali delle trasmissioni più seguite, con un calo neanche troppo vistoso fra 11 1977 e il 1980, e un ristabilirsi delle precedenti vette d'ascolto negli anni successivi, cosa resa ancora più straordinaria dal fatto che in quel periodo iniziava a farsi sent!re la concorrenza delle private. Un milione di ascoltatori carpito nel 1983 è certamente più significativo di un milione di ascoltatori accalappiato Da Hollywood e il parere di Renzo Arbo nel 1975, quando ancora Canale 5 era nella mente di Berlusconi e la scelta cadeva su due canali con il festival da una parte e un telefilm qualunque dall'altra. Vediamo un po'dl dati. Nel 1970 la finale del Festival guadagna 25 milioni di ascoltatori. Nel 1971 ne raccoglie 24 milioni e 400 mila e su per giù continua a vantarne altrettanti fino al 1977 con punta massima nel 1972 (26 milioni e 300 mila) e punta minima nel 1977 con 18 milioni e mezzo. Nello stesso anno un varietà del sabato sera raccoglieva mediamente 20 - 21 milioni di persone davanti al video. Il film con Alberto Sordi Detenuto in attesa di giudìzio ne raggiungeva invece 24 milioni e 100 mila. Erano i tempi bui, ma già nel 1978 la finale risale la china e tocca quota 20 milioni e 900 mila. Nel '79 si attesta sui 22 milioni e 300 mila, mentre la Rai snobba la manifestazione mandandone in onda solo l'ultima serata, oppure giungendo a programmarla più tardi delle rituali 20,40. H pubblico però, nonostante la disaffezione della tv di Stato, nonostante i giornali parlino sempre meno del Festival, nonostante i nomi dei concorrenti siano quasi sconosciuti (nel 1979 il vincitore è Mino Vergnaghi, il secondo è Enzo Carella, mentre fra gli altri finalisti troviamo Lorella Pescarelli, e 1 Orim) e nonostante le private ne approfittino per mostrare la loro grinta, rimane con tutta evidenza fedele alla gara mu- od arriva la notizia bore che si rammarica Reu/o Arbore: (E* il massisicale: un milione di ascoltatori perduti, quando giriamo attorno ai venti sono effettivamente pochi. L'81 conferma che Sanremo continua a piacere e ad essere seguito. La prima sera la curiosità porta davanti al video 19 milioni e mezzo di persone. La seconda calano a 18 milioni, ma la terza è un piccolo trionfo, con 23 milioni di telespettatori. Il top d'ascolto di quell'anno era di poco superiore. Si trattava del film con John Wayne E'una sporca faccenda, tenente Parker, record con 24 milioni. Nell'82 la finale raccoglie 24 milioni e 300 mila persone, incalzata da Porto- che il popolare d per le assenze dei «gra mo dei festi>al di regime" bello che una sera prende 24 milioni e 200 mila telemaniaci, superata dalla finalissima di Fantastico (quasi 26 milioni) e dal mundial Italia - Germania che segna il record di tutti i tempi con 37 milioni. Il Festival '83 registra 22 milioni e 300 mila ascoltatori, secondo solo all'ultima sera di Fantastico 4 che ne vanta 27 e 400. Lo scorso anno sono cambiati i sistemi di rilevamento e l'introduzione del meter, l'apparecchio elettronico che sostituisce le statistiche elaborate tramite diari e interviste dalla Iste), fornisce innanzitutto un dato sorprendente: la tv è guardata da etective sta per in ndi» come Ornella V meno persone di quante si creda. Pertanto i dati andranno letti in modo differente e dove prima si diceva un milione, adesso si parlerà, certi di essere più realisti, di 800 mila spettatori. Nell'84 pertanto la Rai e stata euforica nell'annunciare che Sanremo aveva raggiunto una media di 18 milioni e 300 mila ascoltatori, con una punta massima di 28 milioni e 900 mila attorno alle 21 della serata finale e una percentuale di ascolto sul totale del 65 per cento in media Lo sceneggiato La piovra, record dell'anno, aveva toccato 11 72,1 per cento. Perché amiamo cosi tanto Sanremo? -Per il meccanismo della gara, per la festa che la circonda e perché nessun'altra manifestazione musicale vanta tante presenze cosi illustri', dice Gianni Ravera, organizzatore e ■papà» della manifestazione. E prosegue: •■Abbiamo fatto uno sforzo, noi, i discografici, la Rai, e l'abbiamo fatta tornare il più grande avvenimento musicale dell'anno, con canzoni scritte apposta per Sanremo, e col contorno della gara che fa sempre presa'. Sul fortissimo richiamo esercitato dalla competizione è d'accordo anche Renzo Arbore che, comunque, dal Festival prende qualche distanza: «Ho mai accettato tutte le proposte che tendevano a farmi coinvolgere nel suo meccanismo. Solo una volta ho fatto parte della giuria che selezionava le canzoni, ed effettivamente sono stato sorpreso della serietà con cut veniva iziare una nuova anoni o Lucio Dalla svolta ogni cosa-. Prosegue: • Peccato solo che a Sanremo non vadano i veri rappresentanti della canzone italiana, gente come Dalla o la Vanoni. Hanno paura della gara, ma forse non capiscono che è proprio la gara a fare di Sanremo il Festival più importante e seguito». Ma lei lo segue in tv? «Si. In fondo è il massimo dei festival per cosi dire di regime. Si dà al popolo quello che il popolo vuole, senza possibilità di critica. Mi ricorda un po' il motto borbonico "feste, farina e forca". Ecco, Sanremo è la festa. Senza remissione-. Come giudica oggi l'intervento di Benigni, presentatore insolito di uno dei festival della crisi? -Benigni era la persona giusta nel posto sbagliato. O viceversa-. I network privati hanno paura di Sanremo? Secondo il portavoce delle tre tv dì Berlusconi, Alberto Scandolara, in tutta sincerità si. Spiega: «La gara e l'alternarsi di cantanti sono una delle cose che il pubblico chiede di più in assoluto. Ma Sanremo ha il iwntagglo della diretta, che a noi è vietata. Pertanto in quel giorni ci è impossibile competere-, E conclude: •/ massimi ascolti noi li otteniamo con le trasmissioni musicali, ma farne una alternativa a Sanremo sarebbe impossibile per via della presa che ha la diretta sul pubblico. Sarebbe come una partita di calcio fra due squadre di uguale portata, ma una con le scarpe ai piedi, l'altra senza-. Stefano Pettinati serie televisiva