Mosca «rientra»

Mosca «rientra» Mosca «rientra» nel Medio Oriente C'è un fatto nuovo per il Medio Oriente ed e la disponibilità americana, affermata da Shultz a Gronvyko nell'incontro di Ginevra, a riconoscere un ruolo all'Unione Sovietica nel tentativo di riattivare il processo di pace. Le fonti di washington che hanno rivelato l'intesa ginevrina parlano di uno scambio di valutazioni e non di una vera trattativa tra le superpotenze, tanto meno di quella conferenza internazionale, sotto l'egida dell'Orni, clic resta l'obicttivo ufficiale di Mosca. Ma intanto cessa la politica di escludere l'Urss, in quanto mero elemento di disturbo, se non di sabotaggio, dall'azione di pace. 12' un bene ò un male? Il «'columnist» americano Drcw Middlcton ha riferito di una profonda irritazione del Pentagono e del segretario Wcinbcrger personalmente. Ma se Shultz ha preso quella posizione a Ginevra, vuol dire che è diverso il giudizio del Dipartimento di Stato e, bisogna immaginare, del presidente Rcagan. Per rispondere se sia un bene o un male, ed è una risposta molto difficile, occorre ricordare alcuni episodi passati. Nel 1977, sotto la presidenza Carter, il segretario di Stato Vancc c il solito Gromyko redassero un documento comune sulla pace in Medio Oriente, che avrebbe dovuto preludere a un'azione congiunta delle superpotenze. Il documento inconlrò l'aspra reazione di Israele e delta «lobby» ebraica americana, ma soprattutto fu (Segue a pag. 2 - 2" col.) di ALDO RIZZO

Persone citate: Gromyko, Shultz

Luoghi citati: Ginevra, Israele, Medio Oriente, Mosca, Unione Sovietica, Urss