Mercoledì al Comunale è in programma Juve-Liverpool

Mercoledì al Comunale è in programma Juve-Liverpool Mercoledì al Comunale è in programma Juve-Liverpool Salta pure la Supercoppa? Ecco la gioia Martina tiene Francini dell'Avellino è via libera per Pruzzo Molti timori dopo lo campo e le righe era di G. P. ORMEZZANO TORINO — Il mistero di mercoledì sovrasta i misteri di ieri domenica, a proposito del Comunale di Torino, dopo la sospensione di JuventusLazio per scarsa visibilità e per impraticabilità del campo. E cioè: non avendo potuto finire la partita di ieri, sarà possibile cominciare e magari anche finire quella di dopodomani, Juventus-Liverpool per la Supercoppa? Se si sta alla dichiarazione più esplicita fornita ieri dall' arbitro Casarin, si, dopodomani sera si può giocare: la partita infatti è stata sospesa anche e specialmente perché, parole sue, «non c'era più la completa padronanza visiva del perimetro del campo». E cioè la neve aveva coperto le righe rosse, 'peraltro tracciate ancora pochi minuti prima dell'inizio del match, come da mia richiesta». C'è stato anche altro a •■creare» la decisione: «Per esempio mi sono accorto che si commettevano tanti falli, e tutti apparivano involontari. Batista ha fatto un'entrata visivamente da ammonizione, ma come potevo giudicarla tale? Io sono responsabile dell'incolumità dei giocatori. A un certo punto ho dovuto ammettere che la partita non era più valutabile e quindi controllabile». Bisognava aspettare 22 minuti e rotti? 'SI, le ispezioni prima del match non potevano essere sufficienti. Alle 13,15 funzionavano le lampade riscaldanti, la situazione non sembrava ancora gravissima. Alle 13,45 le cose andavano peggio, ma si poteva sperare. Dopo 16 minuti di gioco ero perplesso, ho detto ai capitani che avrei provato ancora a tirare avanti per cinque minuti. E poi ho chiuso e tutti mi sono sembrati d'accordo». Potrebbe darsi che Pauli, I' arbitro tedesco occidentale di mercoledì sera, atteso a Torino domattina, decidesse sulla praticabilità del terreno: il criterio è soggettivo. Ieri sera non sono stati rimessi i teloni, troppa la neve caduta nella tarda mattinata e nel pomeriggio, sotto i teloni si formerebbe il ghiaccio. Stamani presto la neve dovrebbe essere riaggredita dagli spazzaneve e poi dalle lampade speciali, diventate rapidamente famose: più lampade (ieri stop di ieri - L'arbitro Casarin non vedeva più il perimetro del no nascoste dalla neve - Il «gioco» dei teloni e delle lampade data della Supercoppa: «Se per il campionato possiamo pensare al 23 - sempre Giuliano -, per la Supercoppa non si può ipotizzare un rinvio di 24 ore, visto che il Liverpool sabato sera deve giocare in campionato inglese, e a questo punto credo che difficilmente potrà essere reperita una data nuova». Non resta che attendere e che stendere (1 teloni), sperando nelle lampade ma soprattutto nella fine del maltempo. Ieri Casarin ha applicato 11 regolamento: -Mai avevo sospeso prima una partita in A».-Ha avuto l'arbitro esperienze all'estero di partitacce mandate comunque uin porto? 'Nei posti di maggior freddo si sospende il campionato». Una nostra sensazione: sette giorni prima, la stessa partita, sullo stesso terreno, con lo stesso tempo, sarebbe stata portata a termine. Gli arbitri sono stati sensibilizzati in settimana, dopo le scivolate del 6 gennaio, ad applicare il regolamento magari con attenzione speciale, severità spinta. Bene cosi, comunque. avrebbero fatto corpo col ghiaccio del terreno. Ma forse è necessaria un'azione più decisa, da studiare». Situazione complicata, con un miliardo incassato in prevendita, con le gradinate piene di neve (come «pulirle» se la precipitazione continua, a quel che dice la meteorologia?) e con la sensazione dell' impossibilità di recuperare la erano venticinque), spinte al massimo e direttamente su neve e ghiaccio (sabato e domenica mattina si aveva paura di sciogliere i teloni col calore). Nel tardo pomeriggio, di nuovo i teloni, e via con le preghiere. 'L'esperimento delle lampade - ha detto Giuliano, segretario generale della Juventus - è servito, nel senso die altrimenti i teloni Avellino. Esploha segnato e de la gioia della squadra di Angelillo: Colombo la capolista Verona è sconfitta (Tel. AI') Roma. L'incredibile «infortunio» della difesa granata: il portiere Martina trattiene involontariamente nella concita/ione del gioco Francini permettendo a Pruzzo di segnare il gol decisivo

Persone citate: Angelillo, Casarin, Francini, Pruzzo

Luoghi citati: Avellino, Liverpool, Roma, Torino, Verona