Polonia: quelle sporche azioni della polizia segreta

Polonia: quelle sporche azioni della polizia segreta Polonia: quelle sporche azioni della polizia segreta Il processo di Toru Il processo di Torun contro gli assassini di padre Popieluszko el rivela come uno degli episodi più Illuminanti e sconcertanti nella storia della Polonia di Jaruzelskl (e, (orse, qualcosa di più...). Innanzitutto, vediamo sul banco degli Imputati ufficiali di quella polizia politica «che di ogni regime comunista — dall'Uree alla Jugoslavia — costituisce II più fidato sostegno: In Urss, Il Kgb 6 per definizione e stemma, «spada e scudo del partito». In secondo luogo, un processo del genere si svolge con una pubblicità Inaudita per quel regimi: nell'aula del tribunale sono ammessi giornalisti occidentali; stampa, radio e tv polacche danno grande rilievo all'avvenimento, a cominciare dall'organo del poup «Tribuna Ludu», e non mancano di dar conto del passi n rivela all'opinione pubblica i terribili metodi d'azione della S gli oppositori. Cosi, padre Popieluszko, nelle Intenzioni del rapitori, avrebbe dovuto fare I nomi del «clandestini» di Solldarnosc, per poi essere pubblicamente smascherato come «delatore» del suol compagni di lotta; lo si sarebbe riempito a forza di wodka, per farlo apparire un ubriacone e provocare uno scandalo; sarebbero state Infine divulgate notizie su suol presunti legami amorosi con una donna sposata. SI tratta di metodi diffusi, nel Paesi comunisti, per discreditare dissidenti e uomini di chiesa Invisi a quel regimi. Gleb Jakunln, Il sacerdote ortodosso russo attualmente detenuto In un lager, parla apertamente di questi sistemi. Il tenente Khmellewskl, Il «pentito» di Torun ammette: «Sappiamo che nel nostro mestiere è pos¬ sibile fare cose che la legge vieta: noi del servizi di sicurezza abbiamo una sola legge: aver fiducia nel superiori e obbedire al loro ordini». E gli agenti della Sb alla sbarra si professano «marxisti», fino al fanatismo. Se I due subordinati (Pekala e Chmlelewskl) appaiono miserabilmente schiacciati da una vicenda troppo più grande di loro, I loro superiori non mancano di arroganza e sicurezza. Del resto, prima del delitto, Il capitano Plotrowskl era sicuro che tutto «sarebbe andato bene»; dopo l'omicidio, aveva afermato al suol sottoposti che nella commissione d'indagine sul rapimento di Popieluszko lavoravano «bravi ragazzi» del ministero degli Interni. In Plotrowskl, come nel suol diret¬ più scabrosi e scomodi delle testimonianze rese dagli Imputati. Il processo, poi, non appare preordinato, né In materia di ricostruzione del delitto (di cui non si sono taciuti I particolari più orribili, come le bastonate e I pugni a mani unite Inferii dal capitano Plotrowskl al- sacerdote, che avrebbero potuto «ammazzare un bue»), né per le aperte allusioni degli Imputati a «suggerimenti » e «coperture» dall'alto: dove per «alto» si devono Intendere I vertici amministrativi della IV sezione della Sb (polizia politica), che si occupa degli affari religiosi, e, addirittura, un vlcemlnlstro degli Interni (Waldemar Claston). Sono stati rivelati all'opinione pubblica I melodi d'azione «sporchi» della Sb: a cominciare dalle provocazioni ordite per screditare ,»d*»t ^».W*r — b - Provocazioni, calu ti superiori, pletruszke e Platek, è percepibile soltanto II rammarico che la «lezione» Inflitta all'abate sia stata eseguita troppo «maldestramente»: cosi, per Platek, Plotrowskl è «Imbecille», mentre per Pletruszka è un «Idiota», un «pessimo capo», anche se «leale»; per Il capitano Plotrowskl, Il «cretino» è, Invece, Pekala, Il tenente colpevole di aver assicurato al piedi dell'abate II cappio che strìngeva Il suo collo, fino a soffocarlo. Sesta, Infine, l'aspetto più sconcertante dell'Intero aflare: l'omicida Plotrowskl lancia avvertimenti alla Chiesa: contro alcuni vescovi («radicali», naturalmente) sarebbero stati raccolti scottanti dossier; al suol superiori, con allusioni sluggentl, quasi In codice; Infine al ministro degli Interni Kl- nnie e tanti ricatti szczak, apertamente accusato di favorire II clero e annullare l'opera più che trentennale della polizia politica «a favore della patria socialista». Attaccare Klszczak significa attaccare Jaruzelskl e la sua politica di compromesso con la Chiesa certo non gradita a Mosca. L'esito del processo di Torun è tutt'altro che scontato: certo è che se Jaruzelskl ha sfidato la polizia politica con questo pubblico e Impietoso dibattimento, significa che lo scontro tra lui e I suol sostenitori da una parte, e, dall'altra, l'ala cosiddetta dura del poup (che ha nella Sb un punto di forza) ò ormai drammaticamente frontale. Mosca si limiterà al ruolo di spettatrice? Piero Sinatti

Persone citate: Piero Sinatti, Waldemar Claston

Luoghi citati: Jugoslavia, Mosca, Polonia, Torun, Urss