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llsinda€0 di Roma tra le polemiche €€Abbiamo fatto il nostro dovere» llsinda€0 di Roma tra le polemiche €€Abbiamo fatto il nostro dovere» Un bilancio dopo sette giorni di neve, ghiaccio e freddo - «La città non si è piegata, anche se ci sono stati problemi che avremmo potuto risolvere meglio» - Situazione quasi normale ROMA — «Mm siamo dei mostri di efficienza, ma abbiamo fatto il nostro dovere, e la città ha potuto contare su di noi-. Dopo sette giorni di neve, ghiaccio e freddo polare, il sindaco di Roma si presta ad un primo bilancio, con un occhio alle polemiche che hanno investito (In particolare su aicuni giornali del Nord) l'operato del Campidoglio. Ma Ugo Vetere preferisce dedicare l'attenzione al fronte concreto del problemi della sua città, al disagi eccezionali piovuti addosso ai romani. 'Roma non si è piegata — dice il sindaco Vetere — e chi ha scritto che nulla ha funzionato nella capitale, non ha detto il vero. I romani lo sanno-. Anche Ieri si è riunito il comitato di emergenza, e tutti gli uffici pubblici sono stati nuovamente messi in stato di allarme, perché nonostante la schiarita domenicale (la colonnina di mercurio è salita sopra lo zero, e 11 sole ha fatto capolino tra le nuvole), le previsioni meteorologiche non sono buone. E anche ieri il sindaco ha fatto il suo consueto giro dei quartieri, spingendosi sino alla estrema periferia romana. Signor sindaco, come è ora lo stato dell'emergenza? «JVotì posso ancora dire che tutto è tornato normale — risponde Vetere — ma ormai non ci siamo lontani. Una cosa, però, vorrei fosse chiara: 7ioi ci siamo messi in moto subito, sin dal momento di più grave difficoltà, pur non avendo grandi attrezzature per la neve; l'ultima nevicata a Roma, è bene ricordarlo, c'era stata quindici anni fa. Ma la mattina dell'Epifania, tremila uomini del Comune erano già al lavoro, e il 60 per cento dei mezzi pubblici già circolava con le catene: Il Campidoglio, dunque, tiene la situazione sotto con¬ CHE TEMPO FARA' trollo? 'Non è mai sfuggita al controllo, sin da domenica scorsa; e abbiamo affrontato tutti i problemi, via via risolvendoli, pur se tra mille difficoltar,. «Chi ha memoria della nevicata del 1971, che fu ben poca cosa rispetto a questa, può valutare la differenza dell'intervento. Quest'anno solo 17 alberi sono rimasti danneggiati seriamente, perché l'intervento è stato rapidissimo, mentre 15 anni fa si registrò una moria di piante. Abbiamo reperito e utilizzato 1300 tonnellate di sale, mentre allora il traffico restò davvero paralizzato. Senza troppi clamori ma rapidamente, abbiamo ricoverato in Ricordando chi pensioni più di 600 tra barboni e indigenti. Non è vero che Roma è rimasta paralizzata-. Perché, allora, le polemiche e le accuse all'amministrazione comunale, che sono rimbalzate addirittura in Parlamento? «Siamo alla vigilia della campagna elettorale, e ogni argomento può risultare utile. Ma questa volta hanno sbagliato, perché accusare migliaia e migliata di persone che si sono messe al lavoro subito, giorno e notte, è un'azione quantomeno gratuita, che si ritorcerà contro chi l'ha messa in atto». Signor sindaco, la sua amministrazione è dunque da assolvere in pieno? Il Campi¬ Lupa ucc soffre doglio ha dimostrato il massi mo dell'efficienza? -Siamo stati efficienti, nel limite dei mezzi a disposizione, ma tutta Roma ha dimostrato grande forza e buona volontà. Ciò non significa che non ci sono stati problemi die avremmo potuto risolvere meglio». •Ed è altrettanto vero die c'è bisogno di un serio piano di protezione civile anche nella nostra area, basta pensare a quanto è successo alle ferrovie. A noi occorre un'attrezzatura, da utilizzare seppur ogni quindici anni; un'attrezzatura non dispendiosa ma necessaria, e a questo punto Roma la vuole». Gianni Pennacchi ccisa presso Potenza

Persone citate: Gianni Pennacchi, Vetere

Luoghi citati: Potenza, Roma