Ieri mattina un'altra vittima della guerra di spie che si svolge nel nostro Paese di Giuseppe Zaccaria
Ieri mattina un'altra vittima della guerra di spie che si svolge nel nostro Paese Ieri mattina un'altra vittima della guerra di spie che si svolge nel nostro Paese Diplomatico libico assassinato a Roma prima di soccombere ha ferito il killer .'attentatonferma L conferma .'attentato rivendicato a Londra con unonferma con l'accusa che i mandanti L onferma ROMA — Magkjun Farg, trentuno anni, responsabile dell'ufficio stampa all'ambasciata di Libia, è l'ultima vittima della guerra che spie dì tutto 11 mondo continuano a combattere nel nostro Paese. Ieri mattina, poco dopo le 8, un killer l'ha atteso sotto casa, e ha sparato senza esi¬ tazione. Il diplomatico è riuscito a rispondere al fuoco, ha ferito l'attentatore, ha trovato anche la forza di inseguirlo per pochi metri: poi è crollato. Un'ora e mezzo dopo, a Londra, la rivendicazione: .■Siamo del gruppo Al Boulkan», ha detto per telefono Roma. Il diplomatico libico Magkjun Karg ucciso: impug Sta forse per concludersi una seco a telefonata ad un'agenzia di stampa: «Siamo del gruppo Al Boulkan» • appartengono ad un gruppo di fuorusciti «collegati ai servi/i segreti l)a Tripoli la statunitensi» come addetto culturale e poi da pochi mesi come responsabile dell'ufficio starnila Farg abitava con la moglie e i tre figli in un modesto appartamento di via Massalongo. una stradina in discesa del quartiere di Pietralata. Il killer lo ha atteso dietro l'angolo: una donna, che ha assistito alla scena dalla finestra di casa sua. lo ha descritto come un giovane sui trent'anni, dall'aspetto chiaramente mediorientale. Impugnava una pistola .Walter., munita di un lungo silenziatore. Anche 11 diplomatico però era armato: raggiunto dal primi colpi. Farg ha fatto In tempo ad estrarre una -38 special» e a sparare due volte. Il killer, ferito, ha gettato l'arma nella neve ed è fuggito. Pochi attimi dopo, l'assassino ha però cambiato bruscamente direzione: da via di Pietralata si udiva la sirena di una «volante» della polizia, i cui uomini, attirati dagli spari, avevano dato immediatamente l'allarme, Lo sconosciuto è tornato verso la stretta via in salita, l'ha imboccata, ha scavalcato un muretto, è riuscito a dileguarsi. Ancora pochi secondi, e si sono udite le urla della moglie di Farg: anche lei, da casa, aveva udito 1 colpi, ed era corsa fuori. Più tardi, superato in parte lo choc, la donna avrebbe spiegato che da qualche tem- uno sconosciuto all'agenzia «Ap.; La sigla, appartenente ad un gruppo di fuorusciti libici, è la stessa che esattamente un anno fa, venne usata per «firmare» un altro mortale agguato, sempre a Roma: quello contro Animar Koktar El Taggazy, anche lui funzio- natio libico. Da Tripoli la conferma è venuta dall'agenzia .Jana» che accusa i mandanti di essere: -sicari dei gruppi Abu Ammar e Nabih narri e elementi criminali dei Fratelli Mussulynani, gruppi strettamente legati ai servisi segreti americani». A Roma da tre anni, prima po suo marito riceveva minacce per telefono. Questo però non l'aveva spinto ad assumere particolari precauzioni, se non quella di armarsi. Un ragazzino ha raccontato di aver visto una «Giulietta' bianca allontanarsi a grande velocità, sbandando sulla neve. Poco dopo, una segnalazione è giunta anche da un benzinaio della via Olimpica: l'uomo raccontava di aver rifornito di carburante intorno alle 10 una «Golf, verde guidata da un giovane che sembrava ferito a una spalla. Particolarmente accurata anche la descrizione del guidatore: ma la circostanza non sembra collegata all'assassinio. Anche a voler credere alli|X)tesi di un killer che si reca ad uccidere con un'auto in «riserva», la Golf secondo la testimonianza del benzinaio era diretta verso via Salaria, in pratica, cioè, proprio verso il luogo in cui si era svolto poco prima l'agguato. L'assassino, al contrario, ha dimostrato di essere un autentico professionista: a testimoniarlo sono I segni di cui il corpo del diplomatico è disseminato. I colpi mortali sono stati almeno tre: al collo, al torace, all'addome. Ma prima di crollare. Magkjun Giuseppe Zaccaria (Segue a pag. 2 - V col.) na la pistola con la quale ha tentato di difendersi (lei. AI') lare rincorsa tra le monete leader INFORMAZIONE PUBBLICITARIA UNA CASSETTA TUTTA D'ORO REGALATA Al LETTORI
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