Falchi negli aeroporti? Non servono

Falchi negli aeroporti? Non servono Falchi negli aeroporti? Non servono Lettera ai consiglieri -La Regione tutela la fauna selvatica quale patrimonio naturale per la salvaguardia dell'ambiente, disciplina l'attività venatoria-, attuando un piano di recupero dell' equilibrio amblentale-faunlstico. Cosi recita il primo articolo della legge regionale approvata nel 1979 sulla caccia che aveva fatto del Piemonte una delle «isole» all' avanguardia nella difesa delle specie minacciate. Ma, 11 30 novembre dell' anno scorso, la IV Commissione ha votato una serie di modifiche che hanno suscitato l'Immediata reazione delle associazioni protezionistiche. La Llpù (Lega protezione uccelli) ha inviato nei giorni scorsi una lettera ai consiglieri regionali, firmata dal presidente della sezione piemontese, Paolo De Nigris. •Si tenta d'introdurre — spiega il dottor De Nigris — inammissibili norme peggiorative, tali da stravolgere gli stessi principi sanciti dulia legge. Questi tentativi di modificare l'attuale legislazione venatoria comprovano, infat¬ i regionali contro le modifi ti, la volontà di gestire la fauna selvatica ad esclusivo uso e consumo di privati e a scapito della maggioranza stessa dei cacciatori-. Relatore del documento contestato è Claudio Simonelli, socialista, ex assessore, dimessosi in seguito allo scandalo delle tangenti, ma tuttora consigliere regionale. La lettera che la Lipu ha spedito al Consiglio fa riferimento, in particolare, ad alcuni punti. •L'articolo 14 — dicono i protezionisti — sottrae al controllò della Regione le zone di osservazione faunistica, demandando alle Province,.ia.ioro,gestione e la stipulazione di convenzioni che regolino i mezzi e le modalità di "cattura"di uccelli " a scopo di rilevazione o inanellamento". Ossia un furbesco tentativo di ripristinare l' ignobile pratica dell'uccellagione, mascherata da scopi pseudoamatoriali.. Polemiche ancora più aspre suscitano l'articolo 19, -che propone, addirittura, di autorizzare in tutto il periodo dell' anno la caccia, mascherando¬ la come abbattimento di capi a scopo alimentare-, e l'articolo 26, -che consente di uccidere anche caprioli, daini e mufloni». Sotto accusa, poi, il tentativo di autorizzare -per comprovate ragioni di pubblica utilità- l'uso di falchi negli aeroporti per impedire a stormi di uccelli di mettere in pericolo il volo degli aerei. «iVon si tiene nemmeno conto — dice la Lipu — dell'attuale legislazione nazionale ed internazionale che regola il commercio, la detenzione e l' identificazione del falchi-. A questo proposito va rilevate.,cl}e .r.implegq..di falchi •salva-aerei» è sconsigliato da più parti. All'aeroporto di Heatrow, a Londra, considerano il metodo «old fashion», superato e di scarsa utilità pratica. Nell'aeroporto londinese usano lasciar crescere 1' erba ai bordi delle piste per Impedire l'atterraggio dei gabbiani e girano con una camionetta attrezzata con altoparlante che irradia i versi d' angoscia delle specie da allontanare. che alla legge region echi dì cronaca Pianoforti Yamaha Pianoforti Kawal Prima di decider» Informatevi sul nostri prezzi, la noalra assisterne, le nostre condizioni di pagamento. Magazzino muticele Bra (Cn> trazione Roreto tel. 0172 49.55.02. PRETURA DI CESENA n. 4140/84 B.Q Il Pretore di Cesena, con sentenza in data 8-11-1984, ha condannato CASALI Emilio Renato nato ad Aosta il 91-1938, res. ivi in via Piccolo S. Bernardo IMPUTATO di emissione di un assegno a vuoto dell'importo di L. 1.680.000. In Gambettola il 16-7-1984. Con recidiva specifica, reiterata e recente. CONDANNA a mesi uno di reclusione e L. 100.000 di multa. Spese. Pena sospesa. Pubblicazione su «La Stampa» e divieto di emettere assegni bancari o postali per un anno. Estratto per uso pubblicazione. Cesena, 27-12-1984. RE IL CANCELLIERE Bissi ale sulla caccia del '79 •Anche l'International Civil Aviation Organization e V Aviazione degli Stati Uniti — precisano alla Lipu — sconsigliano l'uso di falconi-. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso dell'indignazione, per i protezionisti, è l'ulteriore sanatoria proposta per chi detiene esemplari di fauna protetta, dopo la strenua lotta al bracconaggio condotta dai volontari per la natura e dai carabinieri negli ultimi mesi. Molti imbalsamatori di pochi scrupoli e non pochi cacciatori di frodo avevano dimostrato di alimentare un lucroso traffico di esemplari protetti che allunga 1 suoi rami anche in Liguria e in Lombardia. Il timore delle associazioni protezionistiche è che ora tutto questo lavoro venga vanificato e che in Piemonte si facciano grandi passi indietro. «Se queste norme verranno approvate si potranno uccidere animali protetti fino al 30 giugno di quest'anno-. Per i bracconieri una vera pacchia. d. dan.

Persone citate: Claudio Simonelli, De Nigris, Emilio Renato, Paolo De Nigris