Cento famiglie al freddo da ottobre

Cento famiglie al freddo da ottobre Cento famiglie al freddo da ottobre Metà dei condomini ha E' difficile crederci, ma è assolutamente vero: cento famiglie di Mlrafiori Sud stanno lottanto dall'ottobre scorso per ottenere l'accensione dell'impianto di riscaldamento nelle loro case, ex Iacp a riscatto, ed a tutt'oggi non ci sono riuscite. Sono al freddo, si arrangiano con sistemi di fortuna e, in questi giorni di gelo, alcune persone sono finite all' ospedale, Intossicate da esalazioni di bracieri a carbone nelle stanze. Questa situazione assurda si trascina nonostante le ingiunzioni del pretore che ha intimato all'amministratore di attivare l'impianto e le proteste delle famiglie costrette a vivere in condizioni estremamente disagiate, come è facile Immaginare. Tutto è cominciato nel luglio scorso, quando l'iacp ha ceduto la gestione delle case di via Negarville e strada del Drosso. Sono due complessi, con un unico impianto di riscaldamento (ha funzionato per quindici anni), che ospitano in totale 288 persone. installato caldaie autonom Contestualmente ha assunto l'incarico di amministratore il signor Felice Giampietro. Durante l'estate, per motivi che non sono ancora del tutto chiari, una gran parte dei titolari dei vari alloggi ha installato (con quanta regolarità non è dato sapere, visto che le due costruzioni non hanno camini), delle caldaie autonome a metano, ognuna con scarico libero sul balcone. I proprietari di caldaie sono, a tutt'oggi, 185. Ma le altre 103 famiglie che non hanno adottato la caldaia vogliono usufruire, come negli anni scorsi, del riscaldameni te> centralizzato. Alcuni di essi hanno già addirittura pagato la prima rata, poco meno di 300.000 lire. Il 15 ottobre, data fissata per l'accensione, l'impianto resta spento. A fine mese un gruppo di titolari di alloggio fa notificare all'amministratore un atto stragiudizlale che arriva il 2 novembre. C'è scritto: -L'impianto è l'unico che per legge compete all'immobile in questione, quindi le intimiamo di predisporre ogni e - Due ingiunzioni giudiziatto idoneo all'immediata funzionalità». Lettera morta. Le famiglie si rivolgono al pretore e. per ben due volte, egli -dispone che il dott. Felice Giampietro, amministratore dello stabile di via Negarville 20-26, provveda nel più breve tempo possibile alla attivazione dell'impianto di riscaldamento centralizzato.. L'ordinanza è del 13 dicembre, previa discussione il giorno 5. Venerdì 7 dicembre l'amministratore convoca un'assemblea di condominio, con all'ordine del giorno «Relazione dell'udienza pretorile del giorno 5; lavori di sistemazione della centrale termica; preventivo gestione riscaldamento '84/85-. Ma l'assemblea «salta» perché nascono dubbi sull'effettiva competenza, quale amministratore, del Giampietro. Tre giorni fa i condomini al freddo, esasperati, scrivono al procuratore generale della Repubblica: -Nonostante due ordinanze del pretore relative alla situazione anomala creata da caldaie autonome abu¬ arie all'amministratore sive, creando una situazione tesa e drammatica, l'impianto di riscaldamento centralizzato non è stato ancora attivato dall'amministratore Felice Giampietro». La parola passa alla magistratura e, magari, anche ai vigili del fuoco per verificare sia le condizioni dell'impian-to centralizzato, sia la sicurezza delle singole caldaie. Appare insensato che più di cento famiglie debbano essere costrette al gelo in presenza di un impianto che fino all'anno scorso ha funzionato regolarmente. La situazione, di giorno in giorno, diventa più critica. Si parla ,an.erTVa; mente di sabotaggi all'ira pianto, per metterlo in condizioni di non poter essere attivato. Sarebbe bene che vi fosse un intervento deciso da parte delle autorità competenti prima che la tensione sfoci come ha già rischiato di sfociare nei giorni scorsi, in aggressioni non solo verbali fra i due gruppi, i «centralisti» e gli «autonomi». Mauro Benedetti

Persone citate: Felice Giampietro, Mauro Benedetti