I Paesi della Nato spettatori della trattativa tra Usa e Urss di Arrigo Levi

I Paesi della Nato spettatori della trattativa tra Usa e Urss I Paesi della Nato spettatori della trattativa tra Usa e Urss Speranze ma anche p BRUXELLES — L'Incontro di oggi e di domani a Ginevra fra George Shultz, segretario di Stato americano, e Andrej Gromyko, ministro degli Esteri sovietico, è motivo di speranza ma anche di profonda preoccupazione per l'Alleanza atlantica. Il caso del missile sovietico SS N3, che il 28 dicembre è penetrato nel cieli della Norvegia e della Finlandia, è servito a dimostrare la precarietà di un equilibrio strategico basato sul terrore e 1 pericoli di un confronto armato, dovuti a errori tecnici o umani. La speranza della Nato è dunque che l'incontro fra Shultz e Gromyko rappresenti l'Inizio di un processo distensivo che, in virtù del controllo delle armi strategiche sia difensive che offensive, possa stabilizzare la pace e 1 rapporti Est-Ovest. Ma il negoziato fra Usa e Urss sulle armi strategiche e sugli euromissili, ed eventualmente sul progetti di difese spaziali, metterà duramente alla prova la solidarietà atlantica. Questa potrebbe essere infatti l'occasione per una spaccatura, anche grave, tra i membri (Segue dalla 1 ' pagina) oggi la necessità di trattati impegnativi ed equilibrati, sui sistemi offensivi come su quelli difensivi, e su questi è pronto a negoziare, nel nuovo quadro globale da concordarsi a Ginevra, o dopo Ginevra. Ma sarebbe assurdo che l'Urss respingesse questa proposta di trattare su tutto, ed esigesse in anticipo una rinuncia americana alle ricerche sui sistemi difensivi, che non sono vietate dal trattato «A.B.M.». Del resto, la stessa Unione Sovietica svolge ricerche di questo tipo ed anzi possiede oggi 11 solo sistema difensivo antimisslllstico (consentito dal trattato «A.B.M.») attorno a Mosca. Circa la struttura del futuri negoziati, gli americani dicono di essere assolutamente flessibili: a loro parere il reoccupazioni fra gli alleati europei dell'Alleanza e gli Stati Uniti. I sovietici hanno già capito che 1 negoziati offriranno loro due obiettivi alternativi: un accordo sugli armamenti oppure una divisione senza precedenti tra gli alleati. E tra i due fini, non è detto che per Mosca il primo sia più importante del secondo. Tale opportunità per Mosca deriva dalla linea americana per 1 negoziati ma anche dall'obiettiva complessità delle trattative, che è aumentata straordinariamente a causa delle armi spaziali che si profilano all' orizzonte. II cardine del futuro negoziato è Infatti la cosiddetta «iniziativa per la difesa strategica» del presidente Reagan, nota anche come «scudo spaziale» o «guerre stellari». Se gli Stati Uniti vorranno avere le mani libere per realizzare sistemi strategici difensivi, è infatti estremamente improbabile che 1 sovietici possano accettare di ridurre 11 numero del loro missili strategici e a medio raggio, perché queste armi acquisterebbero una nuova importanza per Mosca. ti: c'è il rischio di una fratt Al momento, l'Urss ha 6273 missili intercontinentali con basi terrestri contro 1 2137 degli Usa. Sul sommergibili, però, gli Stati Uniti hanno 5344 missili e 1' Urss solo 2533. Nel missili a medio raggio, l'Urss dispone di 1152 testate atomiche contro le 274 della Nato. Gli Stati Uniti temono soprattutto i missili strategici con basi terrestri e l'Unione Sovietica non 11 ridurrà Bensa ottenere in cambio qualche concessione sugli euromissili, Oppure, viceversa, farà concessioni sugli euromissili in cambio di adeguate contropartite sulle armi strategiche, soprattutto su quelle spaziali. A questo punto, entra in scena l'Europa, con 1 suoi interessi politici, con le sue paure, con la sua opinione pubblica divisa. Gli europei sono contrari alla «iniziativa per la difesa strategica» di Ronald Reagan soprattutto, ma non soltanto, perché temono una nuova corsa al riarmo tanto costosa quando pericolosa e in questo caso le loro paure coincidono con quelle del Cremlino. Ora, dal momento che sugli euromissili (a causa della ttura con Washington dislocazione sul loro territorio) i governi europei hanno una voce in capitolo, essi si trovano coinvolti per la prima volta anche nel dibattito Usa-Urss sulle armi strategiche. Il risultato del nuovi rapporti di interdipendenza tra l'Europa e gli Stati Uniti che si sono venuti a creare potrebbe essere negativo (una spaccatura senza precedenti nella Nato) o positivo (un'influenza moderatrice su Washington). E' vero che 1 due negoziati (armi strategiche e tattiche) saranno separati ma alla fine un accordo dipenderà necessariamente da una correlazione tra essi, compresi, per volontà sovietica, quelli sulle armi difensive spaziali americane. Si profilano quindi negoziati di un'estrema difficoltà, complessità e durata. SI parla di alcuni anni. L' inizio è anche incerto perché alla Nato si sa che — su ordine di Reagan — Shultz, oggi e domani, comincerà con 11 tentare di convincere Gromyko dell' intrinseca validità delle armi difensive spaziali come elemento stabilizzatore. Renato Proni che conduca a una seconda conferenza nella quale si definisca il quadro del negoziato futuro. L'obiettivo stesso di una nuova trattativa globale capace di condurre a un nuovo equilibrio strategico, esteso dal grandi missili ai missili Intermedi e al sistemi difensivi, è estremamente ambizioso. L'obiettivo di Reagan è di «liberare l'umanità dall'in cubo atomico», cambiando radicalmente le basi dell'attuale equilibrio del terrore. Il rischio è che si scateni invece una nuova gara militare. Non sappiamo se 1 sovietici accetteranno l'impostazione americana o se torneranno a rompere 11 dialogo ristabilito. Ma se cosi facessero si assumerebbero una grave responsabilità verso il mondo inter0- Arrigo Levi

Persone citate: Andrej Gromyko, Bensa, George Shultz, Gromyko, Reagan, Reagan ? Shultz, Renato Proni, Ronald Reagan, Shultz