Servizi segreti, riferirà Craxi

Servizi segreti, riferirà Craxi Servizi segreti, riferirà Craxi Non si placa la polemica ROMA — Riprende l'attività politica dopo le vacanze natalizie, con i partiti di governo che hanno trovato un altro argomento di contrasto tra di loro. A quelli accumulati In precedenza (fisco, pensioni, equo canone, ecc.), e che tra breve dovranno essere affrontati in Parlamento, si aggiunge la vicenda del, servizi segreti e delle dichiarazioni del capo del deputati socialisti Formica. ■ Repubblicani e democristiani pretendono ora chiarimenti ufficiali dallo stesso Craxi contando sul fatto che 11 presidente del Consiglio potrebbe trovarsi in qualche ca Spadolini-Formica - Corsa contro il tempo per il fisco: solo 39 giorni utili decisivi per il governo alla Camera e al Senato. Giovedì prossimo la commissione Finanze del Senato comincerà ad esaminare il decreto VIsentlnl. li provvedimento dovrà essere approvato entro il 11 febbraio, per non decadere. Ci sono a disposizione solo 39 giorni, comprese sei domeniche, per convertire In legge 11 decreto sia alla Camera che al Senato. Pochi, se si ricorda che i socialdemocratici e parte dei democristiani insistono nel voler introdurre modifiche. Alberto Raplsarda (Segue a pag. 2 • 9" col.) Imbarazzo a smentire eventualmente le nette affermazioni di Formica sulla dipendenza del nostri servizi segreti dagli altri Paesi Nato. Craxi, per ora, sembra aver scelto la linea della equidistanza: Leggerà 1 documenti esistenti sugli accordi per i servizi segreti tra i Paesi Nato e — ha fatto annunciare ieri — «trasmetterà una esauriente Informativa» al comitato parlamentare di controllo. Il fatto che non abbia subito smentito 11 suo compagno di partito Formica, pare aver irritato il ministro della Difesa Spadolini, il quale ieri sera ha inviato una lettera a Craxi per chiedergli un pronunciamento ufficiale del governo sulla autonomia del servizi. Sono segnali di burrasca, che si aggiungono alla irritazione manifestata dal democristiani (secondo De Mita •viene coinvolta senza dubbio l'opero di direzione del presidente del Consiglio') e dal liberali. Zanone chiede, anzi, un nuovo dibattito sulla politica estera del governo, specie nel Mediterraneo. Mentre rimane aperta questa nuova fonte di diffidenze ed attriti tra i cinque alleati, si avvicinano appuntamenti

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