Novelli, tensione e qualche incertezza

Novelli, tensione e qualche incertezza Udienza molto attesa al processo-tangenti: l'ex sindaco racconta leorigini dello scandalo Novelli, tensione e qualche incertezza Smentito dal pm - «Dapprima non capivo cosa volesse Deleo, poi ho intuito che c'erano cose poco chiare e l'ho mandato in Procura» - Messo in imbarazzo dagli avvocati Chiusano e Mittone - La deposizione del presidente Viglione L'avv. Mittone (difensore di Scicolone ed Enzo Biffi Gentili) domanda a Novelli: «E' vero che lei parlando al telefono con l'ing. Deleo disse: 'C'è un magistrato al mio fianco, se vuole denunciare...'». L'ex sindaco risponde: -Penna siano fantasie. Credo proprio di no-. Il pm Vitari interviene: .Deleo ha ragione. Novelli ha veramente pronunciato quella frase. Il magistrato presente ero io. Ero andato nel suo ufficio per un'altra vicenda e gli chiesi:' S'è fatto ancora vivo l'ingegnere milanese?' Mi rispose di no. 'Allora vengo io con l'agenda e concordiamo la data della sua venuta per non fargli perdere un viaggio da Milano'. Non credo ci sia nulla di strano in tutto ciò, la Procura è a due passi dal Municipio». Novelli impallidisce, si agita, poi ammette: «Si, è vero quello che ha detto il dott. Vitari-. E' il momento più teso della 23' udienza del processo tangenti. Cade dopo due ore di testimonianza dell'ex sindaco: sin qui Novelli non era incappato in contraddizioni. Con tono calmo aveva ricordato gli incontri con l'ing. deìVIntergraph Antonio Deleo: • Venne da me alla fine di luglio '82. Mi parlò solo di un viaggio organizsato dalla sua società. Sperava di ottenere un parziale rimborso dal Comune. Gli dissi che non poteva accampare pretese-. Poi l'ingegnere tornò a fine estate. «Afi spiegò che voleva partecipare ad una gara d'appalto e lo mandai dall'assessore competente. Lui allora cominciò ad accennare-a-eer—\ te cose che non ho ben capito all'inizio, e cioè se erano lamentele di un postulante o di chi volesse ingraziarsi le simpatie dell'amministrazione. min quel periodo il clima era un po' strano, c'era una campagna di maldicenza, qualunquismo e anche qualcosa di più contro l'amministrazione. Ricordo che, nell'autunno '82, Quando andammo al Cto per inaugurare una sala operatoria, alcuni lavoratori innalzarono un cartello con la scritta 'Salutiamo gli uomini delle tangenti'. Io protestai duramente, poi la cosa si chiuse con le scuse dei sindacalisti-. Ha aggiunto: «Per farla breve, l'ingegnere tornò e solo allora mi resi conto, dalle sue parole, che c'era qualcuno in giro (l'allusione a Zampini è evidente, ndr) che millantava credito per fare affari alle spalle dell'amministrazione. Così, quando a metà dicembre incontrai per caso il dott. Vitari, che non vedevo da anni, all'inaugurazione del piazzale Ferruccio Parri, gli esposi il caso Deleo. Lui mi disse: 'Se torna, me lo mandi in Procura'. Cosi ho fatto». Interviene l'avv. Vittorio Chiusano: -Pare, da quello che sostiene Deleo, che Novelli sapesse che c'erano illeciti: perché allora fece passare le delibere a fine '82?-. Novelli replica: -Mi assumo tutte le responsabilità politiche, amministrative e giudiziarie delle delibere approvate. Ma insomma, rni si crede cosi stupido a far passare delibere sospette?-. Il presidente Capirossi domanda: «Conosce Zampini?». j Novelli risponde deciso: «.Vo. Zampini, che all'inizio ritenej ro un organizzatore di viaggi, venne fuori con chiarezza dopo che De'.co era andato in Procura. E'stato quando dall'Azienda elettrica municipale mi accennarono a certi sospetti su inghippi e voci sul vicesindaco Enzo Biffi Gentili. Allora si parlò di Zampini.. Ancora Capirossi: .Perché nelle intercettazioni la chiamano il Santo?.. Novelli sorride: «Per sfottermi'. Poi aggiunge duro: «Ora leggo sui giornali che c'è chi sentir® puzza di bruciato già nell' 'SI. Perché non l'hanno detto subito? E non è neppure vero, come ho letto in questi giorni, che abbia minacciato Zanonc di denunciarlo, lo invitai solo a parlare chiaramente-. Il pm Vitari domanda: «E' vero che suggerì a Quagliotti di avvertire i compagni di stare attenti a quello che firmavano?». .Cerro, fto invitato più i^olte i colleghi ad essere precisi, attenti. Quella volta, erano i giorni terribili de! cinema Statuto, il procuratore Caccia mi disse: 'In politica son tutti ladri: 'Esclusi i presenti' ribattei. E lui: 'Lei è un galantuomo, ma non basta'.. Torna a parlare di Deleo: • Ero convinto che non sarebbe andato in Procura. In quel caso avrei presentato io l'esposto. Con Deleo ho sempre avuto un rapporto di diffidenza, prendevo col beneficio d'inventario le cose che raccontava-. Aggiunge: -Non è nemmeno ivro che gli suggerii di registrare i colloqui con Zampini-. Interviene di nuovo l'avv. Chiusano, che assiste Enzo Biffi e Scicolone: -C'è agli atti un documento su accertamenti fatti alla Camera di Commercio su Zampini, il 24 gennaio '83, lo stesso giorno in cui Deleo andò a denunciare Zampini in Procura. Se è vero, come si è sempre detto, che i carabinieri furono incaricati da Vitari delle indagini solo il giorno 27 gennaio, chi può aver richiesto quei documenti tre giorni prima?-. E' una circostanza del tutto nuova che getta altre ombre sul processo: per questo il tribunale ha deciso di far compiere oggi degli accertamenti. In chiusura d'udienza viene sentito, come teste, il presidente della Regione. Aldo Viglione. Spiega: -Il Cartografico costò poco più di 5 miliardi, tra opere edili e attrezzature. I danni subiti per l'incendio, a valori attuali si aggirano sui 3 miliardi e 800 milioni. Il Cartografico potrebbe ripartire entro l'estate'. Nino Pietropinto I/ex sindaco Novelli sulla sedia dei testimoni. Sullo sfondo, il grande accusatore Zampini