Bambola, sempre regina di Giampaolo Dossena

Bambola, sempre regina Sono scarse le novità al salone del giocattolo di Milano Bambola, sempre regina Segni di stanchezza della rassegna che vede crescere le importazioni con danni alla bilancia dei pagamenti - Successo di un monopattino a pedali senza manubrio MILANO — Nei padiglioni della Fiera campionaria si è aperto il Salone internazionale del giocattolo. Giunto alla XXIII edizione, mostra molti segni di stanchezza. Ha cambiato tre presidenti negli ultimi tre anni, vede calare i visitatori stranieri, e rispecchia la situazione di un mercato dove crescono le importazioni rispetto alle esportazioni, con danni per la bilancia nazionale dei pagamenti. Le misure da prendere per ridargli vitalità sono allo studio. Forse già l'anno venturo si cercherà di renderlo meno caotico e di aprirne almeno una parte a tutti i possibili visitatori (mentre ancor oggi è aperto solo a produttori e commercianti). Tutti si lamentano che la gente non sa comprare ai bambini il giocattolo giusto, che i genitori fanno acquisti affrettati per le feste, una volta all'anno, e finiscono sempre per scegliare il regalo sbagliato: permettere a tutti di vedere quali tipi di giocattoli offre il mercato potrebbe essere un primo modo per farsi qualche idea chiara e concreta. Intanto, girando nei 42 mila metri quadrati del Salone (un migliaio di espositori) cosa si vede? Al cronista interessano le novità, ma gli articoli tradizionali sono sempre la spi uà dorsale di questo commercio. Le bambole fanno ancora la parte del leone, e si sono moltiplicati i tipi e sotlotipi. Ci sono le bambole ..belle» con mille sfumature dal bambolotto alla Barbie. Le bambole «brutte» hanno 11 loro modello vincente nei «Cabbage Patch Kids» americani, o CPK», detti anche in italiano, «i bamboli del Campo Incantato»; si difende bene la Camilla della Scbino. Poi c'è la «minidoll», il bambolino che la bambina regala alla sua bambola (una questione di proporzioni, ma anche un gioco di scatole cinesi). Poi c'è la bambola da regalare non alla bambina ma alla mamma o alla sorella maggiore della bambina. I «Cabbage Patch Kids» sono bambole da adottare. La stessa operazione fa ora la Harbert per un cane-trovatello, il .■Cercafamiglia», il • Pound Puppy», inventato dall'americano Mike Bowling. Passando a un'altra lascia d'età, dai 10 anni in su. la Editrice Giochi importa dall'America «Dungeons and Dragons», un gioco di ruolo, o gioco di proiezione, molto nuovo, molto difficile da spiegare; ma il successo che ha già avuto in tutto il mondo permette di scommettere che sarà il gioco del futuro. Un'imitazione nostrana di Dungeons and Dragons» era stata lanciata l'anno scorso dalla Berotoys di Mantova, col nome .Katakumbas». E' già stato tolto dal catalogo. Nello stesso catalogo della Berotoys è confinato ai margini il vecchio glorioso Mastermind, e è scomparso il Mastermind elettronico. Le note tristi si hanno non solo per giochi singoli ma anche per le aziende; non ci sono più i grandi stand della Mondadori Giochi e della International Team di Mazzo di Rho. In compenso cresce la vitalità della Clemtoys di Re-, canati, con molte novità, tra cui il bellissimo .Turbo Car» di Alex Randolph, un americano che vive a Venezia: simula un percorso automobilistico con piste modulari. E per fortuna sono ancora vitalissimi i piccoli artigiani: la Bottega di Mastro Geppetto di Torino, il Leccio di Induno Olona, la Condor Toys di Cinisello Balsamo, la Formonplast di Bientina (Pisa). Questa ha inventato un curiosissimo trabiccolo, una specie di monopattino a pedali senza manubrio, chiamato .Acrobatic 2». Ha già avuto una commissione Usa per due milioni e mezzo di pezzi. Giampaolo Dossena

Persone citate: Alex Randolph, Cabbage Patch, Mike Bowling, Pound, Toys