Per i killer delle carceri chiesti cinque ergastoli

Per i killer delle carceri chiesti cinque ergastoli La requisitoria del pm al processo di Novara Per i killer delle carceri chiesti cinque ergastoli NOVARA — L'ergastolo per cinque feroci killer delle carceri: Renato Vallanzasca, Antonino Faro, Mario Astorina, Vincenzo Andraus e Nunzio Conzales. Tre condanne a pene variabili: 22 anni per Luigi Miano; 20 per Cesare Chitl e 15 per Mauro Mereu. Sono queste le richieste formulate dalla pubblica accusa, sostenuta dal dott. Luciano Lamberti, alla corte d'assise di Novara nella quinta udienza del processo che vede imputati i responsabili della rivolta al supercarcere di Novara avvenuta nel marzo '81 e conclusasi con l'uccisione di due detenuti: Massimo Loi e Bozidar Vulicevic. Per nove imputati, la maggior parte dei quali rei confessi, l'accusa ha proposto una sola assoluzione: quella di Danilo Marigo. per insufficienza di prove. I rivoltosi, armati dì rudimentali coltelli e capeggiati da Faro, Anctraus, Astorlna e Conzales, presero in ostaggio otto agenti di custodia costrìngendoli ad aprire alcune celle per liberare i compagni. Or¬ mai padroni delle sezioni di massima sicurezza, i killer eliminarono le due vittime designate facendo scempio dei loro cadaveri. Si diressero poi verso la sezione «transito» dove intendevano giustiziare altri detenuti «pentiti», fra i quali pensavano di trovare anche Marco Barbone. La mancanza delle chiavi di queste celle e la reazione degli agenti, dopo l'allarme, costrinsero i rivoltosi a rientrare nelle sezioni. Qui, più tardi, scambiarono gli agenti in ostaggio con il direttore del supercarcere ed il comandante regionale degli agenti di custodia. Si arresero infine, dopo dieci ore, liberando anche gli ultimi ostaggi. Durante tutta la requisitoria ed al momento delle richieste anche quando il Pm ha chiesto cinque ergastoli gli imputati, in gabbia, hanno continuato a ridere e scherzare Nel corso di cinque udienze i maggiori imputati, già plurlcondannati, si sono assunti tutte le responsabilità cercando di scagiona¬ re i compagni meno compromessi. In particolare: Faro, Andraus, Vallanzasca ed Astorlna hanno chiarito, in aula, la strategia delle «esecuzioni» dietro le sbarre. Siamo ad una vera e propria pianificazione per eliminare tutti coloro che collaborano con la giustizia. Sfoggiando una logica aberrante hanno affermato: -Non uccidiamo su commissione. Non importa se gli "infami" hanno chiamato in causa le nostre singole responsabilità. Quando uno di noi si trova sulla sua strada un pentito, lo elimina nella consapevolezza di aver fatto un favore ad un amico che lo rleambierà alla prima occasione-. Si sono registrati anche momenti di grande tensione quando hanno ' testimoniato alcuni pentiti come Salvatore Sanfilippo, Salvatore Maltese e Saro La Porta. Dopo la requisitoria del p.ni. ieri sono iniziate le arringhe difensive che proseguiranno oggi. Per domani, o sabato, è attesa la sentenza. r. a.

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